Cuocere a vapore può rivelarsi vantaggioso in molteplici casi: se non disponi di una vaporiera, è possibile usare anche una ciotola piena d'acqua e metterla nel forno tradizionale, ricreando così un contesto umido e caldo perfetto anche per fare le baguette.
Vietato pensare che la cottura al vapore sia solo sana (e noiosa), perché oltre ad avere la capacità di mantenere intatte le proprietà nutritive può essere gustosa senza il bisogno di aggiungere condimenti in eccesso. A essere esaltato, infatti, è il sapore naturale degli alimenti: con qualche trucchetto – per esempio scegliere materie prime di qualità, puntare sulle spezie e non sul sale per insaporire, o su salse light per accompagnare – questa comune tecnica diventa l’alleato perfetto per le ricette di tutti i giorni. Come si fa? Solitamente con una vaporiera, che può essere elettrica, di bambù o sfruttando le potenzialità di un cestello posizionato sopra una pentola. Ma c’è di più: anche il forno diventa uno strumento utile alla causa. Come? Ti basta una ciotola con dell’acqua e il gioco è fatto.
Partiamo con il dire brevemente quali sono i vantaggi della cottura al vapore e come funziona: si tratta di un metodo molto popolare, considerato in parte poco sfizioso, che vede il trasferimento di calore attraverso il vapore acqueo, con l’acqua e i cibi che quindi non si toccano (niente immersione come nella bollitura). In questo modo si riduce la dispersione delle vitamine idrosolubili e si conserva al meglio la struttura degli alimenti, evitando che diventino stopposi o troppo asciutti. Le stesse condizioni che si creano all’interno di una vaporiera si possono riprodurre nella camera del forno tradizionale che non è dotato dell’apposita funzione. Come si fa? Quello che serve è una semplice ciotola, ovviamente di un materiale idoneo (dall’alluminio alla ceramica, passando per il vetro borosilicato): si riempie di acqua, si porta a temperatura e il calore generato farà evaporare gradualmente l’acqua, dando vita a un ambiente umido all’interno del quale i cibi cuociono.
Entrando nel dettaglio, ci sono delle accortezze da prendere al fine di ottenere degli ottimi risultati. Prima di tutto il contenitore va collocato alla base del forno o su una griglia posizionata sul livello più basso, dato che il vapore si sprigiona salendo verso l’alto. La quantità d’acqua consigliata si aggira sui 300-400 ml per una cottura che richiede dai 30 ai 40 minuti: se i tempi dovessero allungarsi, allora prevedine un po’ di più, circa 500-600 ml che corrispondono generalmente alle classiche quattro dita. Per quanto riguarda la temperatura dell’elettrodomestico, già tra i 160 °C e i 180 °C si raggiunge una situazione favorevole. Calcola che generalmente le cotture al vapore sono più lente, raggiungendo anche il doppio del minutaggio a parità di peso e spessore di un alimento.
Tra gli aspetti positivi della cottura al vapore c’è la sua versatilità: non fa eccezione questa declinazione nel forno tradizionale, che spazia dagli ortaggi alla panificazione. Senza dubbio le verdure, con le loro preziose proprietà nutrizionali, sono gli alimenti che più vengono valorizzati: carote, zucchine, cavolfiori, broccoli mantengono bene la consistenza, senza perdere di croccantezza, così come le patate, tagliate a spicchi o a fette, diventano tenere con meno rischio di sfaldarsi. Altri cibi che traggono diversi benefici sono i pesci: quelli bianchi, delicati e magri, resteranno con una polpa non secca, mentre quelli grassi come il salmone, diventano più light. Passando alla carne, punta su quella bianca, come il pollo e il tacchino: ne preserva la delicatezza e anche la leggerezza, senza contare che sia in questo caso sia per i prodotti ittici puoi optare su delle facili marinature (con olio, aceto, limone, erbe aromatiche), che aggiungono sapore e, “spezzando” le fibre, favoriscono la morbidezza. Last but not least, ecco che la ciotola d’acqua si può rivelare particolarmente utile nella cottura del pane, contribuendo nella fase iniziale alla formazione della piacevole crosticina esterna: tra le specialità da segnalare a riguardo c’è la famosa baguette, che per la sua caratteristica friabilità necessita proprio di un ambiente caldo e umido.