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6 Settembre 2024 18:00

Come conservavano il cibo le prime civiltà? Un metodo di 10.000 anni che usiamo ancora oggi

Dei resti in Africa ci confermano che già nella preistoria si conservavano gli alimenti in eccesso con il metodo della salatura. Una tecnica fondamentale che usiamo tutt'oggi, nonostante le tecnologie avanzate.

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Il frigorifero è stato inventano nel 1851 ed è stata una delle innovazioni più importanti nella storia dell'umanità. Prima della sua diffusione come si conservava il cibo? Per migliaia di anni la tecnica di conservazione è rimasta pressoché invariata ed è ancora attuale per certi versi: la salatura. I nostri antenati si erano accorti che il sale disidratava gli alimenti impedendo ai microrganismi di utilizzare l’acqua di cui avevano bisogno per vivere. Questo processo evitava al cibo di marcire. La salatura viene utilizzata ancora oggi (per il baccalà ad esempio) ma uno studio pubblicato sul Journal of Archaeological Science del 2018 ha addirittura confermato che la tecnica era già nota nella preistoria.

Il sale era un alleato per i nostri avi

Diecimila anni fa i nostri antenati erano già in grado di conservare le eccedenze di cibo. L'abilità di conservare il cibo in eccesso è stata un punto di svolta fondamentale nello sviluppo della civiltà moderna. Prima della conservazione, le società erano costrette a consumare tutto il cibo immediatamente dopo la raccolta o la caccia. Ciò significava periodi di abbondanza alternati a periodi di carestia, con un impatto significativo sulla salute e sulla sopravvivenza delle popolazioni. La conservazione ha permesso di creare riserve alimentari, garantendo una maggiore sicurezza alimentare e riducendo il rischio di malnutrizione e carestie, due cose davvero spiacevoli.

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Grazie ad alcuni resti di pesce rinvenuti nel sito preistorico di Al Khiday (Sudan Centrale, sulla sponda occidentale del Nilo Bianco vicino a Khartoum) abbiamo scoperto che già nella preistoria si conservavano gli alimenti sotto sale, in un recipiente in ceramica. Era già cosa nota che i nostri antenati usassero la salatura come metodo di conservazione, basta vedere gli scavi in Grecia e in Italia ma nessuno poteva già immaginare che questa tecnica fosse già conosciuta 10 mila anni fa: al momento sono le testimonianze più antiche giunte fino a noi.

Immagazzinare questi avanzi garantiva sussistenza per mesi, soprattutto quando le risorse scarseggiavano o era difficile pescare: grazie alle riserve sotto sale le persone potevano integrare l'alimentazione e non morire di stenti. Inoltre questa pratica rafforzava le attività comunitarie, contribuendo a creare nuove società.

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