Quel vasetto di verdure sottaceto ha reso la vostra cena speciale, la marmellata fatta in casa allieta le vostre colazioni, ma una volta aperte, come e dove vanno riposti questi prodotti? Dentro o fuori dal frigo e, soprattutto, per quanto tempo? Ecco una piccola guida per imparare a conservare nel modo corretto.
Dolci marmellate da gustare a colazione, profumati sottoli e sottaceti da servire come antipasto o chutney dal gusto deciso ottimi per accompagnare salumi e formaggi: che siano dolci o salate, le conserve raccontano la nostra tradizione e averle sempre a portata di mano è un'ottima abitudine in cucina. Con l'arrivo dei mesi freddi in particolare, ci cimentiamo in conserve e confetture da tenere in dispensa durante tutto l'anno, ma sappiamo davvero come conservarle senza che perdano di gusto o, peggio, si deteriorino? Una volta aperti i nostri vasetti pieni di meraviglie, dove riporli e per quanto tempo? Scopriamolo insieme.
Perfette per merende, colazioni e spuntini, le marmellate fatte in casa sono delle vere e proprie chicche di dolcezza e profumo: ma, una volta aperte, come e per quanto tempo possiamo conservarle? Iniziamo con il dire due cose molto importanti: per una buona conservazione è importante che marmellate e confetture siano riposte in barattoli di vetro precedentemente sterilizzati e chiusi in modo ermetico; il tempo di conservazione dipende dalla quantità di zucchero utilizzato nella preparazione.
Detto questo, come le conserviamo? La risposta è semplice: le marmellate si conservano in frigorifero, avendo cura di richiudere bene i barattoli.
Per quanto tempo? Se la vostra marmellata contiene zucchero e frutta in eguali proporzioni, potete conservarla in frigo per 2 o 3 mesi. Se nella ricetta avete usato più frutta e meno zucchero, i tempi si riducono a un massimo di 3 settimane. In ogni caso, osservate sempre eventuali muffe o imperfezioni: in quel caso la vostra marmellata, ahimè, non sarà più buona.
I sottolio sono conserve di verdura conservati, nella gran parte dei casi, in olio extravergine d'oliva: ideali per gustare i vostri alimenti preferiti tutto l'anno.
Come comportarsi con i sottoli? Anche in questo caso la conservazione deve seguire delle piccole regole:
Che sia per un antipasto, per un aperitivo sfizioso o per uno spuntino agrodolce, avere un barattolo di verdure sottaceto lì a disposizione è sempre una buona idea. Se a cena avete gustato i vostri carciofini ma non avete finito il barattolo, sappiate che potete conservarlo semplicemente in dispensa, a patto che le verdure siano completamente ricoperte di aceto e che il tappo sia ben chiuso.
Tempi di conservazione decisamente lunghi: se avete seguito i nostri consigli, i sottaceto rimarranno a vostra disposizione anche per tre mesi. Fate sempre attenzione, però, alla formazione di eventuali muffe o cattivi odori, segno che i sottaceti sono purtroppo da buttare.
Il chutney è una salsa di accompagnamento agrodolce a base di frutta o verdura, condita con aceto e zucchero: una ricetta di origine indiana ma sempre più amata anche nelle nostre cucine. Se ne avete preparata un po' in più e volete conservarla avete due opzioni: