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26 Giugno 2024 12:30

Come conservare le pesche per farle durare a lungo

Dolci, succose, gustosissime: le pesche sono i frutti più attesi dei mesi estivi. Ma sono anche frutti che si deteriorano facilmente e dopo qualche giorno iniziano a non essere più buone. Come fare a conservarle a lungo? Ti sveliamo alcuni metodi per mantenerle fresche o per trasformarle in preparazioni squisite.

A cura di Martina De Angelis
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Estate vuol dire pesche: sono tra i prodotti estivi più attesi per la loro bontà quando mangiate da sole, ma anche per la loro versatilità nell’essere ingredienti di torte golose, dolci, piatti salati e decine di altre ricette invitanti. Di pesche ne esistono tante varietà diverse una più buona dell’altra, ma tutte condividono lo stesso problema: come la maggior parte dei frutti si deteriorano facilmente e dureranno solo qualche giorno prima di iniziare a guastarsi.

Niente paura però, esistono dei metodi per conservare le pesche più a lungo, sistemi che ti permetteranno di avere a disposizione più a lungo i frutti interi oppure di lavorarli ottenendo preparazioni versatili e deliziose.

1. Conservare le pesche in frigo

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La soluzione più facile e immediata è conservare le pesche intere nel frigorifero, un ottimo sistema se vuoi mangiare le pesche dopo qualche giorno dal loro acquisto. Il freddo all’interno dell’elettrodomestico, infatti, ne rallenta la maturazione e permette di ritardare il processo di deterioramento. Per avere una conservazione ottimale (fino a 6-7 giorni) riponi le pesche nei cassetti e non metterle a contatto con altra frutta perché altrimenti avrai l’effetto opposto, ovvero velocizzare la maturazione. Se invece hai già tagliato le pesche a fettine puoi comunque conservarle in frigo qualche giorno ed evitare così che si anneriscano, ricorda però di coprirle prima con uno strato di pellicola per alimenti.

2. Congelare le pesche nel freezer

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Se hai comprato troppe pesche e sai già che non potrai mai consumarle entro una settimana dall’acquisto la soluzione migliore è congelarle. Sì, le pesche possono essere conservate nel freezer come il resto della frutta: in questo modo si manterranno fino a 2-3 mesi. L’unica accortezza da avere è non riporle intere ma eliminare il nocciolo, tagliarle a spicchi o a tocchetti, inserirle in un sacchetto e poi congelarle. Una volta scongelate le puoi consumare al naturale oppure usarle come cubetti di ghiaccio per aromatizzare l’acqua o preparare uno smoothie rinfrescante.

3. Le pesche sciroppate

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Frigo e congelatore non sono gli unici sistemi per conservare le pesche: ci sono delle ricette che puoi utilizzare per trasformarle e consumarle più avanti in una forma diversa ma ugualmente gustosa. Uno dei metodi migliori è creare le pesche sciroppate. Preparare questa conserva è facilissimo (servono solo pesche, zucchero, acqua e limone) e il risultato è un alimento succoso e dolcissimo, da gustare da sole come dessert oppure da impiegare come guarnizione di gelato, yogurt, torte, crostate e ciambelloni.

4. Confettura di pesche

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Un altro metodo gradito per conservare le pesche è trasformarle in una deliziosa confettura. Sì, non marmellata. Anche se sei abituato a usare questo nome per tutte le conserve a base di frutta, in realtà non sono la stessa cosa: la marmellata è solo di agrumi, tutte le altre si chiamano confettura. Preparare la confettura di pesche è molto semplice, le puoi dare una consistenza più vellutata oppure lasciarla a pezzi per un risultato più corposo e poi usarla nei modi più viari. La confettura si può fare con qualsiasi varietà di pesche se sono ben mature e puoi personalizzarla aromatizzandola con spezie come la cannella o lo zenzero.

5. “Pesconcello”, il liquore alla pesca

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La frutta estiva si presta molto bene alla preparazione di liquori casalinghi e le pesche non fanno eccezione. Un liquore realizzato con pesche fresche è un’ottima soluzione di conservazione di questo frutto, un po’ diversa dal solito ma che ti farà fare un figurone con i tuoi ospiti. Il “pesconcello” – così viene chiamato il liquore alla pesca – è facile da preparare, lo puoi aromatizzare con di garofano, come nella nostra ricetta, oppure con una stecca di cannella o anice stellato, per renderlo ancora più profumato. Ricorda solo che richiede un po’ di attesa: la frutta e gli aromi, infatti, devono macerare per 40 giorni prima di poter aggiungere lo sciroppo a base di acqua e zucchero e imbottigliare il liquore pronto.

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