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16 Ottobre 2024 13:00

Come conservare le castagne crude e cotte

Le castagne sono un prezioso frutto autunnale, ma come fare per gustarle anche il resto dell’anno? Devi solo imparare alcuni metodi per conservare intatte le castagne crude o anche cotte, dalle tecniche più antiche come il famoso “metodo della novena” fino a preparazioni più moderne come le composte di castagne.

A cura di Martina De Angelis
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Autunno vuol dire castagne: niente più di questo prezioso frutto proveniente dall’albero spontaneo del castagno (i marroni invece vengono da alberi coltivati) indica che l’autunno è arrivato. Ricche di proprietà e gustosissime, le castagne sono anche molto versatili in cucina, ottime da consumare arrostite o bollite ma anche protagoniste di tantissime ricette dolci e salate.

Puoi raccogliere le castagne nei boschi o comprarle nei negozi di frutta e verdura, ma solo per il periodo autunnale, perché il frutto cresce esclusivamente durante questi mesi. Questo vuol dire che devi rinunciare alla loro bontà il resto dell’anno? Assolutamente no! Le castagne possono essere conservate crude o cotte, in modo da averle a disposizione anche fuori stagione.

Esistono diverse tecniche e numerosi accorgimenti per far durare le castagne a lungo, dai più antichi come il “metodo della novena” ai più moderni, come per esempio la conserva di castagne: ecco alcuni dei metodi casalinghi più efficaci per conservarle al meglio.

Usare il “metodo della novena” per le castagne crude

Uno dei metodi più antichi, ma ancora oggi molto diffuso, per conservare le castagne crude è la concia, detto anche “metodo della novena”. È una tecnica contadina ideale in particolare per mantenere intatto il sapore delle castagne fresche appena raccolte e permette di conservarle per circa 3 mesi. Tutto quello che devi fare è immergere le castagne in acqua fredda, dove rimarranno a riposo per 9 giorni in totale. Per i primi 4 giorni non dovrai toccare nulla, a partire dal quinto giorno dovrai sostituire l’acqua quotidianamente ed eliminare le castagne che vedi essere salite all’acqua perché sono quelle non mature o non mangiabili. Passati i nove giorni dovrai scolare le castagne rimaste, asciugarle con cura, inserirle in sacchi di juta e conservarle o in frigorifero o in congelatore.

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Conservare le castagne crude in frigorifero

Non lo sanno in molti, ma le castagne crude si possono conservare tranquillamente in frigorifero quando il guscio esterno è ancora intatto. In questo caso non inciderle, inseriscile in un sacco traspirante (per esempio quelli di juta sono ideali) e mettile in frigorifero a una temperatura i 2° e i 3 °C: si conserveranno per un mese, mentre se le hai lavorate in precedenza con il metodo della novena dureranno anche tre mesi.

Conservare le castagne crude o cotte in congelatore

Il congelatore è un ottimo alleato dal punto di vista della conservazione e può aiutarti a conservare a lungo le castagne crude e cotte. Congelare le castagne crude è facilissimo: le puoi congelare intere se poi le vorrai bollire oppure già incise se intendi mangiarle come caldarroste, poi in entrambi i casi devi riporle negli appositi sacchetti per gli alimenti e riporre nel freezer, dove dureranno fino a 12 mesi. Quando le vorrai gustare dovrai solo scongelarle e cuocerle come preferisci. Le castagne si possono congelare anche già cotte, sia arrostite sia bollite: in questo caso dovrai usare la tecnica di cottura che preferisci, sbucciarle in caso siano caldarroste, lasciarle freddare nei sacchetti per freezer e riporle nel congelatore, dove dureranno 6 mesi. Puoi anche decidere di non lasciarle intere ma schiacciarle prima di congelarle, soprattutto se hai intenzione di usarle come purea nelle ricette dolci.

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Conservare le castagne crude nella sabbia

È un metodo arcaico, ma chi ancora lo usa giura che funziona alla perfezione: conservare le castagne crude nella sabbia ti permette di mantenerle fresche e fragranti per qualche mese. Per provare l’efficacia della tecnica dovrai prendere un contenitore di legno e alternare all’interno strati di sabbia fine e asciutta e strati di castagne, poi dovrai riporre il tutto in un luogo fresco e asciutto.

Essiccare le castagne crude

Le castagne secche sono buonissime, quasi quanto le castagne fresche: le puoi usare per ottenere la farina di castagne oppure le puoi impiegare in diverse ricette dopo averle fatte rinvenire in acqua, latte o in un mix dei due e poi utilizzarle come fossero fresche. Seccare le castagne è un ottimo metodo di conservazione perché, disidratate e riposte in un contenitore con chiusura ermetica, possono durare fino a un anno (infatti era il metodo più usato in antichità). Hai due opzioni per seccare le castagne: puoi usarle la luce del sole, ma è una tecnica che richiederà qualche mese di pazienza, oppure puoi sfruttare il forno, più veloci da preparare. In entrambi i casi, una volta pronte, dovrai inserirle in contenitori ermetici e farle riposare in un luogo fresco, asciutto e lontano dalla luce del sole.

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Preparare le castagne al rum

Le castagne possono anche essere conservate in modi diversi: le puoi usare, per esempio, per ottenere ottime conserve gustosissime. Una delle più particolari sono le castagne al rum, un metodo di conservazione efficace (durano fino a 5 mesi) ma anche buonissimo come coccola di fine pasto. Per preparare le castagne al rum devi sbucciare e lessare il frutto, realizzare uno con acqua e zucchero, unire il rum e versare il preparato ancora caldo sulle castagne. A questo punto inserisci il tutto in vasetto di vetro ben sterilizzato, chiudi ermeticamente e ribaltalo per creare il sottovuoto. Una volta pronto riponi il barattolo a riposare in luogo fresco e asciutto per 1 mese, passato il quale le castagne al rum saranno pronte per essere gustate.

Preparare una crema di castagne

Un’altra conserva molto golosa che puoi usare per conservare le castagne oltre l’autunno è la crema di castagne, una preparazione base da abbinare a pane e fette biscottate, ma anche da usare in ricette dolci come farcitura. Per prepararla devi sbollentare le castagne, sbucciarle e poi cuocerle in uno sciroppo di acqua e zucchero aromatizzato alla vaniglia. Una volta pronte le unisci al cioccolato fondente spezzettato e frulli tutto con un mixer a immersione: il risultato è una crema liscia, vellutata e dolcissima che puoi conservare in un barattolo di vetro sterilizzato chiuso ermeticamente (dura fino a 7 giorni), oppure puoi praticare anche il sottovuoto e allungare ulteriormente la durata (fino a 12 mesi).

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