L'anguria è un frutto tipicamente estivo dal gusto zuccherino e la consistenza soda: ecco come preservarla al meglio, soprattutto una volta che è stata tagliata, in quanto deve essere necessariamente messa in frigorifero.
L’anguria è uno dei frutti simbolo dell’estate: è composta principalmente da acqua, è ricca di vitamina C, sali minerali, uno fra tutti il potassio, e carotenoidi, come licopene e beta-carotene. Perfetta mangiata a fette o a cubetti, in cucina si rivela molto versatile, in quanto la sua polpa dolce si presta a essere protagonista di frullati, sorbetti e gelati, ma anche utilizzata in chiave più insolita e originale in antipasti e insalate, accompagnata da formaggi freschi ed erbe aromatiche. Sceglila con la buccia integra, senza ammaccature e graffi: puoi mangiarla nell’arco di un giorno, ma è possibile conservare l'anguria per più tempo in frigorifero, così da mantenerla fresca, ma anche in barattolo, per farla durare fino a Natale.
Fresca e succosa, l’anguria è un frutto disponibile solo durante la bella stagione. Si caratterizza per il suo gusto zuccherino e per la sua consistenza soda: due aspetti fondamentali che devono essere preservati nel momento in cui si decide di non mangiarla subito. Di seguito, ecco modalità e consigli su come conservarla al meglio.
L’anguria quando è ancora intera non ha bisogno di essere riposta in frigorifero, lasciando così libero dello spazio prezioso per altri alimenti. Si può conservare a temperatura ambiente, in un luogo fresco e asciutto della casa, fino al momento del consumo, anche per una settimana. Se si vuole gustare fredda, la si può mettere in frigorifero per mezz’ora prima di tagliarla, ma non è un’operazione obbligatoria. In ottica antispreco, evita di tenerla “al fresco” sotto l’acqua corrente.
Se l’ambiente domestico è soggetto a calore o umidità eccessivi, allora è meglio riporre in frigorifero l’anguria intera nel ripiano più basso, si manterrà bene per 7 giorni. Una volta affettato, invece, il frutto va necessariamente refrigerato: per evitare l’ossidazione e che assorba odori di altri cibi, avvolgi le fette nella pellicola alimentare trasparente oppure opta per un contenitore a chiusura ermetica. Mangia l’anguria tagliata nel giro di un paio di giorni, perché tenderà a perdere gusto e consistenza.
Vista la grandissima presenza d’acqua nell’anguria (supera il 95% della sua composizione), è un frutto di cui sarebbe meglio evitare il congelamento, in quanto durante le prime 24 ore necessarie per arrivare a temperatura (tra i -15 e i -18°C) si formano grossi cristalli di ghiaccio che rompono le fibre degli alimenti: al momento dello scongelamento, le proprietà organolettiche dell’anguria sono alterate, risultando insapore e molle. Se non si riesce a consumare l’anguria già tagliata nel giro di pochi giorni, il freezer può comunque essere un buon alleato per fare dei rinfrescanti ghiaccioli all’anguria, a base di polpa frullata e yogurt greco, oppure uno smoothie: in questo caso le fette di anguria si privano della buccia e dei semi, si tagliano in tocchetti e si mettono in congelatore all’interno degli appositi sacchetti per 12 ore, per poi procedere a frullare con succo di limone e latte.
Un modo per preservare l’anguria facendo rimanere intatto il suo squisito gusto zuccherino fino a sei mesi esiste: metterla in un barattolo. La prima versione che ti suggeriamo è un grande classico, ovvero preparare una confettura semplicemente con polpa di anguria, zucchero e limone, aromatizzando a piacere con altri agrumi, come l’arancia, o con una golosa bacca di vaniglia. Perfetta da spalmare sul pane, ma ancora meglio per farcire crostate e realizzare cremose cheesecake. La seconda idea è quella dell’anguria sciroppata. I passaggi sono facili: taglia l'anguria a fette senza semi, falle riposare per 15 minuti all'interno dei barattoli con acqua bollente e poi filtra l’acqua. A questo punto aggiungi zucchero, acido citrico e un pizzico di sale e unisci l'acqua filtrata in precedenza. Chiudi tutto ermeticamente. Una fettina di anguria a Natale sarà un vero sfizio.