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16 Ottobre 2022
15:00

Come conservare il vino in casa per l’invecchiamento ideale. I consigli del sommelier

Come si può conservare nel miglior modo possibile a casa un vino? Come ovviare all'assenza di una cantina per far invecchiare il nostro rosso (ma anche un bianco)? I consigli del sommelier per chi ne sa poco o nulla.

A cura di Alessandro Creta
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Come possiamo conservare nel miglior modo possibile una bottiglia in casa pur non essendo esperti di vino? Come garantire un invecchiamento ideale senza avere a disposizione una cantina? I consigli del sommelier per mantenere al meglio un rosso (ma anche un bianco) senza apparentemente essere in condizione di farlo.

Ci hanno regalato una bottiglia di vino, magari un rosso dal nome altisonante, e vogliamo tenercela da parte per un'occasione importante? Desideriamo far invecchiare il vino per poter gustare un prodotto più strutturato, di carattere? Oppure è capitato che ci venisse donata una bottiglia e noi, non sapendo come poterla conservare nel modo giusto, abbiamo deciso di aprirla quasi subito?

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Esistono alcuni vini, seppur messi in commercio dopo qualche anno dalla loro produzione, che con un periodo di tempo più o meno lungo di ulteriore invecchiamento si ammorbidiscono, diventano più rotondi rispetto alle spigolosità e vivacità della giovinezza. Brunello e Barolo sono due di questi, così come un Chianti Classico o un Barbaresco solo per fare un altro paio di esempi. I rossi soprattutto, specialmente quelli più tannici, ma anche alcuni bianchi col tempo riescono a caratterizzarsi di note più complesse e mature date dall'invecchiamento.

Come conservare una bottiglia di vino in casa

Peccato, però, come non sappiamo esattamente dove e come far riposare la nostra bottiglia che ci è stata appena regalata, oppure che abbiamo comprato in enoteca così come al supermercato. Quale può essere un rimedio casalingo per garantire a questi vini un ideale invecchiamento? Come possiamo ovviare e sopperire la mancanza di una cantina? Se non vogliamo acquistare una delle tante cantinette frigo elettriche in commercio, possiamo ugualmente assicurare al nostro vino un invecchiamento in grado di farci assaporare, a distanza di tempo, un prodotto diverso, dai tannini più morbidi e sentori più amalgamati?

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Abbiamo sottoposto questi quesiti al sommelier Marzio Taccetti (tra i collaboratori della guida vini del Gambero Rosso) che ci ha suggerito alcuni accorgimenti da adottare per un invecchiamento ideale, e home made, pur senza essere esperti. Non sarà, ovviamente, come avere una cantina a temperatura costante e controllata, ma comunque con questi piccoli consigli possiamo tenere la nostra bottiglia nelle migliori condizioni possibili.

I vini più adatti all'invecchiamento

Come detto, ci sono vini e vini. Quelli, cioè, per caratteristiche più adatti all'invecchiamento, e quelli consigliabili invece da bere subito. Facendo una veloce rassegna tra rossi e bianchi, quali sono i prodotti che possiamo tentare di far invecchiare?

Solo per fare alcuni esempi Barolo, Barbaresco, Brunello di Montalcino, Chianti Classico, Barbera, Aglianico, Amarone sono vini rossi capaci di invecchiare egregiamente. Anche alcuni i bianchi tuttavia sono in grado di stupire per la loro potenziale longevità: Cervaro della Sala di Antinori, Verdicchio di Matelica o dei Castelli di Jesi, Soave Classico Superiore, Timorasso, Riesling, i grandi bianchi della Borgogna (per chi se li può permettere) Etna bianco, Fiano. Analogamente anche uno spumante millesimato, con una lunga permanenza sui lieviti, può essere adatto.

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Non ci sarebbe bisogno di specificarlo ma lo facciamo lo stesso: per acquistare un buon vino, ben fatto e adatto all'invecchiamento serve spendere. Non necessariamente centinaia di euro, ma difficilmente si trova qualcosa di adatto a meno di venti o trenta euro a bottiglia.

Cosa permette un ideale invecchiamento?

Un rosso come un bianco, insomma, può essere invecchiato. Tutto dipende dalle caratteristiche del vino, dall’uva, la sua lavorazione, l’affinamento o meno in legno, la potenzialità del territorio e, non in ultima analisi, la bravura del produttore. Ciò garantisce le qualità di un prodotto adatto all'invecchiamento come, per esempio, un'elevata acidità, buona presenza di tannino e alcol, prerogative indispensabili per conservare il vino permettendogli, poi, di evolvere, maturare e mutare.

Come invecchiare un vino in casa: le condizioni

Abbiamo già detto come un vino per poter invecchiare e maturare al meglio abbia bisogno di precise condizioni: fondamentalmente una temperatura controllata tra i 10 e i 15°, umidità al 70% e poca luce. Prerogative tipiche delle cantine: sotterrate, umide e buie. Cosa possiamo fare se non abbiamo a disposizione uno spazio del genere? Come adattarsi e come cercare di conservare al meglio la nostra bottiglia da tenere da parte per un'occasione speciale?

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In casa si può optare per un ripostiglio, oppure una stanza in cui non batte direttamente il sole e lontana per quanto possibile da fonti di calore. Magari un locale in cui entriamo poco. Per l'illuminazione meglio usare una lampadina a bassa intensità e scegliamo una stanza in linea di massima intorno ai 18-22 gradi, con un po’ di approssimazione accettabili senza eccessivi sbalzi. L'umidità la possiamo creare, invece, con un umidificatore.

Da evitare la cucina e il bagno: la prima è caratterizzata da troppi sbalzi di temperatura (inadatti per conservare un vino) mentre il secondo è eccessivamente umido. Non è consigliabile nemmeno conservare la bottiglia nel frigo. Sembra perfetto: umido, buio e a temperatura costante, ma il cibo può irrimediabilmente contaminare il profumo del vino. Meglio usarlo per raggiungere, eventualmente, l'ideale temperatura di servizio.

Come posizionare le bottiglie di vino

Non è un caso che nelle cantine, dalle più piccole alle più importanti, il vino sia perlopiù conservato orizzontalmente. E anche per la casa il discorso non cambia, in particolar modo per le bottiglie con il tappo in sughero. Quelle invece con la chiusura a vite, il tappo di vetro o in sughero sintetico invece possono essere tenute in orizzontale o in piedi.

Il contatto tra vino e sughero è fondamentale: se non venisse bagnato il tappo si seccherebbe e, restringendosi, farebbe passare aria che andrà a ossidare il nostro vino. Una raccomandazione specifica per i tappi in sughero. Quelli a vite o in materiali plastici non richiedono questa accortezza, per quanto nella maggior parte dei casi non sono tanti i grandi vini con tappi diversi dal sughero, per una questione di estetica e di tradizione.

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Se la bottiglia ci viene venduta o regalata in una confezione, per esempio una cassetta di legno, meglio lasciarla lì. Ulteriore buio, ulteriore isolamento, ulteriore protezione dai fattori esterni. Per quanto possibile inoltre meglio posizionarle in basso. Lì rimarranno più fresche: l’aria calda tende a salire.

Considerazioni finali

Come specifica il nostro amico sommelier, comunque, senza l'ausilio di una cantina l'invecchiamento ideale rimane un po' una scommessa dall'esito incerto. Meglio non aspettarsi quindi di poter fare maturare alla perfezione ogni bottiglia, o che quel vino segua il ciclo vitale dell’invecchiamento ideale.

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Il consiglio più importante, probabilmente, è quello di non rimanere ossessionati dall'idea dell'invecchiamento. Qualche anno (3-7 in linea di massima, a seconda del vino) è sufficiente a darci i tanto agognati sentori terziari o comunque un'evoluzione olfattiva, quindi le bottiglie è meglio lasciarle un anno in meno rispetto a uno in più. L'importante, dopotutto, è bere un buon prodotto, non tanto fare la collezione delle figurine. O, in questo caso, delle bottiglie.

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A cura di
Alessandro Creta
Laureato in Scienze della Comunicazione prima, Pubblicità e Marketing poi. Giornalista gastronomico per professione e mangiatore seriale per passione, mi piace navigare tra le pieghe del cibo, perché il food non è solamente cucina, ristoranti e chef. Appassionato di olio evo ma anche di viaggi, sono particolarmente incuriosito da cibi strani e sconosciuti. Mi fate felice con un Verdicchio. Mi trovate su Instagram: @cretalex
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