Il riso è un alimento a lunga durata, che può rimanere nella tua dispensa per molti mesi. A patto, però, che sia conservato bene: se la confezione è aperta e il prodotto si trova in un luogo troppo umido o caldo, può rovinarsi sviluppando alcuni insetti infestanti. Come fare per evitare questo spiacevole fenomeno? Ecco tutti i metodi più efficaci per conservare il riso al meglio.
Il riso è uno degli alimenti più diffusi, amati e utilizzati al mondo, non solo per la sua bontà e la sua grande versatilità in cucina, ma anche perché un alimento dalla lunga conservazione, che può resistere anche molti mesi nella tua dispensa. Per far sì che il riso rimanga intatto per tutto il periodo in cui non lo usi, però, devi imparare a conservarlo in condizioni adeguate che permettano di mantenere intatti la qualità e le caratteristiche organolettiche del prodotto.
Il riso, una volta aperta la confezione, diventa particolarmente sensibile alla temperatura e all’umidità dell’ambiente in cui si trova, motivo per cui richiede una serie di accortezze che riducano l’esposizione all’umidità e agli infestanti. Ecco quali sono le più efficaci per conservare il riso alla perfezione.
Ti sarà sicuramente capitato più di una volta di trovare la dispensa dove conservi i pacchi di riso aperti, ma anche quelli di pasta o di farina, infestati da insetti solitamente noti come “farfalline del cibo”, o ancora peggio trovare insetti all’interno delle confezioni noti come punteruolo del grano. È proprio il rischio maggiore che corri quando non conservi il riso e gli altri prodotti citati a dovere, perché se non perfettamente isolato è molto probabile che insetti indesiderati lo contamino.
Anche perché, a volte, può succedere che questi insetti possono essere nei silos del grano, dove depositano le uova che rimangono vitali durante tutte le fasi della lavorazione fino alla produzione finale. Il pacco di riso aperto, magari esposto al caldo e all’umidità tipici dell’ambiente della cucina, non permettono la morte definitiva di quelle uova, che si sviluppano fino a formare le farfalline o il punteruolo.
Ovviamente, per sicurezza, è meglio buttare i pacchi infestati per evitare di ingerire gli animaletti o le loro larve, ma ancora meglio è imparare come evitarne la formazione: conservare il riso in modo corretto è facile e hai tante opzioni a tua disposizione, e ti permette anche di preservarne il sapore. Il riso, infatti, assorbe molto facilmente gli odori e quindi un pacco aperto potrebbe impregnare i chicchi del sapore di quello che cucini, andandone a rovinare le caratteristiche.
Quando hai acquistato il tuo pacco di riso e non lo hai ancora utilizzato puoi mantenerlo nella sua confezione originale. Il riso, infatti, viene venduto in sottovuoto quindi devi solo assicurarti che il sacchetto non presenti eventuali lesioni e che il riso sia ben compatto all’interno: questo vuol dire che il prodotto è ben isolato dall’ambiente esterno e non corre rischi.
Il discorso cambia quando vai ad aprire la confezione perché il riso, come accennato, risente tantissimo dell’ambiente in cui si trova e l’aria, soprattutto se umida e calda, può rovinarlo nei modi che abbiamo elencato. Il modo migliore per conservare il riso, quindi, è ricreare una sorta di isolamento mettendolo all’interno di contenitori che garantiscono una chiusura perfettamente ermetica, così da non lasciare il prodotto a contatto con l’aria. In questo caso ricordati di etichettare i contenitori con la data di apertura e la data di scadenza originale del riso, in modo da tenere traccia della freschezza del riso.
Molto importante anche il luogo dove andrai a riporre i tuoi barattoli, anche se sono chiusi. Il riso deve essere conservato in un luogo buio, non solo per la questione dei parassiti ma anche perché può degradare la qualità del riso e favorire lo sviluppo di muffe. Inoltre, mantenere il riso in un ambiente fresco, lontano da fonti di calore come stufe o termosifoni o i fornelli della cucina, aiuta a conservare la sua integrità.
Un’altra tecnica utile per la conservazione è rimettere il riso sottovuoto, una pratica possibile grazie all’uso dei sacchetti sottovuoto domestici che ormai di trovano facilmente in commercio. In questo caso ricorda, però, che il sottovuoto non sterilizza il cibo e quindi, prima di sigillarlo, ricorda di controllare che sia ancora in condizioni ottimali.
In alternativa il riso può essere anche congelato, ottimo sistema per conservarlo a lungo termine. Da congelato, soprattutto se imballato sottovuoto, può conservato per lunghi periodi senza deteriorarsi, grazie alla bassa attività dell’acqua nei chicchi che impedisce la formazione di cristalli di ghiaccio dannosi. Anche in questo caso ricorda di etichettarlo con le date in modo da sapere quando lo hai riposto e quando dovrebbe scadere.