Se ami il finocchietto selvatico sappi che ci sono diversi modi per conservarlo e averlo così a disposizione tutto l'anno: ecco quali sono i più efficaci.
Il finocchietto selvatico, con il suo aroma intenso e le sue proprietà benefiche, è un'erba aromatica molto apprezzata in cucina: immancabile in piatti e prodotti tradizionali come la pasta con le sarde alla palermitana o la ‘nduja calabrese, apporta una nota aromatica decisa e fresca ai nostri piatti. Si tratta però di un'erba di stagione, quindi la sua disponibilità è limitata: per poterlo gustare tutto l'anno, è importante sapere come conservarlo al meglio.
Disponibile dall'estate fino alla fine dell'autunno – il periodo varia di zona in zona e anche a seconda delle temperature – il finocchietto selvatico è un'erba aromatica dal carattere unico: o la sia ama o la si odia. Se sei fra quelli che amano il finocchietto, sappi che puoi conservarlo e averlo a disposizione tutto l'anno, che si tratti dei semi, che in realtà sono dei frutti ma vengono volgarmente chiamati così, o delle foglie.
Quando parliamo di finocchio selvatico, ci riferiamo a una pianta aromatica spontanea, mentre quando parliamo di finocchio, intendiamo la varietà coltivata, con un bulbo più grande e un sapore più delicato. Sebbene appartengano entrambi alla famiglia delle Ombrellifere e condividano un aroma simile, ci sono alcune differenze significative: il finocchio è una pianta coltivata, con bulbo grande e carnoso, sapore dolce e un utilizzo versatile in cucina; il finocchietto selvatico è una pianta spontanea, con un bulbo piccolo e legnoso, sapore intenso, utilizzo principalmente per aromatizzare.
Per conservare più a lungo possibile il tuo finocchietto, prima di scegliere il metodo che preferisci, fai attenzione a:
Esistono diversi metodi per conservare il finocchietto selvatico, ognuno con i suoi vantaggi e svantaggi: scegli quello che meglio si adatta alle tue esigenze e alle tue preferenze.
I semi di finocchietto selvatico sono particolarmente aromatici e possono essere conservati a lungo: si tratta di una parte della pianta fra le più durature. I semi interi possono essere utilizzati per aromatizzare pane, biscotti, marmellate e composte, possono essere aggiunti anche a carni in cottura o a salse, mentre i semi macinati sono perfetti per insaporire carni, pesci, zuppe e sughi: possono essere utilizzati anche per preparare marinature e condimenti. Il metodo migliore per conservarli è essiccarli, cosa che puoi fare in diversi modi.
Una volta essiccati, conserva i semi in barattoli di vetro a chiusura ermetica, in un luogo fresco e buio. In questo modo manterranno il loro aroma per 10-12 mesi.
Le foglie fresche di finocchietto selvatico sono perfette per insaporire insalate, zuppe, minestre e contorni di verdure, sia intere sia tritate: peccato che siano la parte più deperibile e che durino davvero poco tempo. In compenso, però, le foglie essiccate possono essere utilizzate per preparare tisane digestive, per aromatizzare carni e pesci, oppure per creare miscele di erbe aromatiche personalizzate.
Le foglie di finocchietto selvatico possono essere conservate in diversi modi:
Per una conservazione più duratura e un gusto leggermente acidulo, puoi conservare il finocchietto sott'aceto. Lava foglie e semi, asciuga e taglia le foglie a pezzi; metti tutto in vasetti sterilizzati, alternando strati di finocchietto e di aceto bianco; aggiungi qualche spicchio d'aglio e un rametto di timo. Chiudi ermeticamente e sterilizza i vasetti in acqua bollente per circa 15 minuti.
Se non ami molto l'aceto, puoi preparare il finocchietto selvatico sott'olio: lava accuratamente semi e foglie, asciuga e taglia le foglie finemente, come nella preparazione precedente. Metti tutto in vasetti di vetro sterilizzati, alternando strati di finocchietto e di olio extravergine d'oliva, aggiungendo aglio e peperoncino, se li gradisci. Chiudi ermeticamente e conserva in luogo fresco e buio.
Se vuoi una preparazione veloce che ti permetta di conservare il finocchietto ma anche di usarlo in modo facile e rapido, puoi preparare un pesto con finocchietto fresco, pinoli, parmigiano, aglio e olio extravergine d'oliva. Una volta pronto, versa il pesto in vasetti di vetro sterilizzati e conserva in frigorifero per qualche giorno oppure congelalo, porzionandolo, così da averlo a disposizione per 10-12 mesi.
È vero, non si tratta di un metodo di conservazione ma di una preparazione che ti permetterà di godere del sapore e del profumo del finocchietto in un digestivo davvero ottimo. Il liquore al finocchietto selvatico è un distillato a base di erbe fresco e digestivo, ottimo da servire come dopo pasto. Per realizzarlo a casa vi occorreranno finocchietto selvatico fresco – foglie e steli – alcol puro, zucchero e acqua. La preparazione è semplice, bisognerà solo attendere i tempi di infusione e di riposo: circa 30 giorni. Una volta pronto, fallo raffreddare a temperatura ambiente e in luogo buio e poi riponilo in frigorifero o in freezer.