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29 Ottobre 2024 18:00

Come conservare il finocchietto selvatico

Se ami il finocchietto selvatico sappi che ci sono diversi modi per conservarlo e averlo così a disposizione tutto l'anno: ecco quali sono i più efficaci.

A cura di Redazione Cucina
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Il finocchietto selvatico, con il suo aroma intenso e le sue proprietà benefiche, è un'erba aromatica molto apprezzata in cucina: immancabile in piatti e prodotti tradizionali come la pasta con le sarde alla palermitana o la ‘nduja calabrese, apporta una nota aromatica decisa e fresca ai nostri piatti. Si tratta però di un'erba di stagione, quindi la sua disponibilità è limitata: per poterlo gustare tutto l'anno, è importante sapere come conservarlo al meglio.

Come conservare il finocchietto selvatico

Disponibile dall'estate fino alla fine dell'autunno – il periodo varia di zona in zona e anche a seconda delle temperature – il finocchietto selvatico è un'erba aromatica dal carattere unico: o la sia ama o la si odia. Se sei fra quelli che amano il finocchietto, sappi che puoi conservarlo e averlo a disposizione tutto l'anno, che si tratti dei semi, che in realtà sono dei frutti ma vengono volgarmente chiamati così, o delle foglie.

Quando parliamo di finocchio selvatico, ci riferiamo a una pianta aromatica spontanea, mentre quando parliamo di finocchio, intendiamo la varietà coltivata, con un bulbo più grande e un sapore più delicato. Sebbene appartengano entrambi alla famiglia delle Ombrellifere e condividano un aroma simile, ci sono alcune differenze significative: il finocchio è una pianta coltivata, con bulbo grande e carnoso, sapore dolce e un utilizzo versatile in cucina; il finocchietto selvatico è una pianta spontanea, con un bulbo piccolo e legnoso, sapore intenso, utilizzo principalmente per aromatizzare.

Consigli preliminari

Per conservare più a lungo possibile il tuo finocchietto, prima di scegliere il metodo che preferisci, fai attenzione a:

  • Scegliere un finocchietto fresco: per ottenere un prodotto conservato al meglio, scegli finocchietto selvatico con foglie verdi e brillanti.
  • Lavarlo accuratamente: prima di procedere alla conservazione, lava accuratamente il finocchietto sotto acqua corrente fredda.
  • Asciugarlo bene: un passaggio fondamentale perché l'umidità favorisce la formazione di muffe.
  • Utilizzare contenitori ermetici: scegli contenitori di vetro o plastica a chiusura ermetica per evitare che il finocchietto entri in contatto con l'aria e si ossidi.
  • Ricordati di conservarlo in un luogo fresco e buio: la luce e il calore possono alterare il sapore e il colore del finocchietto.

Esistono diversi metodi per conservare il finocchietto selvatico, ognuno con i suoi vantaggi e svantaggi: scegli quello che meglio si adatta alle tue esigenze e alle tue preferenze.

1. Come conservare i semi (fiori)

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I semi di finocchietto selvatico sono particolarmente aromatici e possono essere conservati a lungo: si tratta di una parte della pianta fra le più durature. I semi interi possono essere utilizzati per aromatizzare pane, biscotti, marmellate e composte, possono essere aggiunti anche a carni in cottura o a salse, mentre i semi macinati sono perfetti per insaporire carni, pesci, zuppe e sughi: possono essere utilizzati anche per preparare marinature e condimenti. Il metodo migliore per conservarli è essiccarli, cosa che puoi fare in diversi modi.

  • All'aria aperta. Dopo la raccolta, disponi i semi su un vassoio o un foglio di carta da forno in un luogo fresco, asciutto e al riparo dalla luce diretta del sole. Mescolali di tanto in tanto per garantire un'essiccazione uniforme.
  • In forno a bassa temperatura. Preriscalda il forno a 50 °C e disponi i semi su una teglia rivestita con carta da forno. Lasciali essiccare per qualche ora, controllandoli di tanto in tanto per evitare che brucino.

Una volta essiccati, conserva i semi in barattoli di vetro a chiusura ermetica, in un luogo fresco e buio. In questo modo manterranno il loro aroma per 10-12 mesi.

2. Come conservare le foglie

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Le foglie fresche di finocchietto selvatico sono perfette per insaporire insalate, zuppe, minestre e contorni di verdure, sia intere sia tritate: peccato che siano la parte più deperibile e che durino davvero poco tempo. In compenso, però, le foglie essiccate possono essere utilizzate per preparare tisane digestive, per aromatizzare carni e pesci, oppure per creare miscele di erbe aromatiche personalizzate.

Le foglie di finocchietto selvatico possono essere conservate in diversi modi:

  • In frigorifero. Elimina le parti eventualmente macchiate o deperite, quindi metti le foglie in un barattolo in cui avrai inserito un foglio di carta assorbente. Riponi le foglie in frigo, chiudendo il barattolo: dureranno circa 2-3 giorni.
  • Congelate. Lava accuratamente le foglie, asciugale tamponandole con carta assorbente e dividile in porzioni; mettile in sacchetti per congelatore, togliendo l'aria, e riponile nel freezer. In questo modo dureranno 10-12 mesi circa.
  • Essiccate. Procedi come per i semi, disponendo le foglie su una teglia o un vassoio e lasciandole essiccare all'aria o in forno a bassa temperatura. Una volta essiccate, conservale in barattoli di vetro. Anche in questo caso dureranno circa un anno, ma dipende anche dalla tua rigidità nel conservarle in un luogo fresco, asciutto e magari non esposto alla luce diretta

3. Finocchietto sott'aceto o sott'olio

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Per una conservazione più duratura e un gusto leggermente acidulo, puoi conservare il finocchietto sott'aceto. Lava foglie e semi, asciuga e taglia le foglie a pezzi; metti tutto in vasetti sterilizzati, alternando strati di finocchietto e di aceto bianco; aggiungi qualche spicchio d'aglio e un rametto di timo. Chiudi ermeticamente e sterilizza i vasetti in acqua bollente per circa 15 minuti.

Se non ami molto l'aceto, puoi preparare il finocchietto selvatico sott'olio: lava accuratamente semi e foglie, asciuga e taglia le foglie finemente, come nella preparazione precedente. Metti tutto in vasetti di vetro sterilizzati, alternando strati di finocchietto e di olio extravergine d'oliva, aggiungendo aglio e peperoncino, se li gradisci. Chiudi ermeticamente e conserva in luogo fresco e buio.

4. Pesto di finocchietto

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Se vuoi una preparazione veloce che ti permetta di conservare il finocchietto ma anche di usarlo in modo facile e rapido, puoi preparare un pesto con finocchietto fresco, pinoli, parmigiano, aglio e olio extravergine d'oliva. Una volta pronto, versa il pesto in vasetti di vetro sterilizzati e conserva in frigorifero per qualche giorno oppure congelalo, porzionandolo, così da averlo a disposizione per 10-12 mesi.

5. Liquore al finocchietto

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È vero, non si tratta di un metodo di conservazione ma di una preparazione che ti permetterà di godere del sapore e del profumo del finocchietto in un digestivo davvero ottimo. Il liquore al finocchietto selvatico è un distillato a base di erbe fresco e digestivo, ottimo da servire come dopo pasto. Per realizzarlo a casa vi occorreranno finocchietto selvatico fresco – foglie e steli – alcol puro, zucchero e acqua. La preparazione è semplice, bisognerà solo attendere i tempi di infusione e di riposo: circa 30 giorni. Una volta pronto, fallo raffreddare a temperatura ambiente e in luogo buio e poi riponilo in frigorifero o in freezer.

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