Come e dove conservare il burro per preservarne gusto e proprietà. Per quanto tempo si conserva in frigo o in freezer e come riciclarlo in modo creativo una volta scaduto.
Ingrediente fondamentale per ricette dolci e salate, alimento spesso sottovalutato e perfino demonizzato, il burro è un prodotto antichissimo, apprezzato già al tempo di Greci e Romani. Ottenuto dalla lavorazione della panna, simbolo indiscusso della tradizione francese, il burro in Italia viene usato soprattutto nelle zone più a Nord, fuori dalla tradizione olivicola. Si tratta di un latticino ricco di grassi e povero di liquidi, caratteristiche che lo rendono difficilmente deperibile a patto però che sia conservato correttamente. Ecco come conservarlo al meglio e come riutilizzarlo una volta scaduto in modo creativo.
Il burro va conservato in frigo ma, come vedremo, non dappertutto esiste questa consuetudine: in alcuni Paesi dal clima freddo si usa conservarlo a temperatura ambiente. Per il clima e le condizioni ambientali del nostro specifico contesto, però, ti consigliamo di metterlo comunque in frigo.
Il modo migliore per conservare il burro preservandone sapore, proprietà e facendolo in sicurezza è quello di riporlo in frigo. La confezione originale del burro, spesso in carta cerata, è già progettata per preservarlo ma, se preferisci, puoi trasferire il burro in un contenitore ermetico di vetro o plastica: lo scopo è evitare che il burro si ossidi, per cui assicurati che il contenitore sia ben chiuso per evitare che il burro assorba gli odori del frigorifero. Puoi anche avvolgere il burro nella pellicola trasparente per proteggerlo dall'aria e dagli odori.
Contrariamente a quanto pensano in molti, la posizione migliore dove riporlo è la zona centrale, dove la temperatura si aggira intorno ai 4 °C: non è dunque lo sportello, soggetti a troppi sbalzi termici, e neanche in alto, una parte troppo calda. In queste condizioni, il burro si conserva anche per 1-2 mesi, a seconda della data di scadenza.
Tradizionalmente, in molte culture, il burro veniva conservato a temperatura ambiente, soprattutto nelle zone più fredde. Negli Stati Uniti per esempio è consuetudine, soprattutto negli stati più a nord. Tuttavia, ti sconsigliamo di farlo, per diversi motivi:
Fatte queste considerazioni, noi consigliamo sempre di riporlo in frigo, anche per evitare che si irrancidisca presto e quindi di sprecarlo.
Il burro si può congelare senza problemi: è un ottimo modo per conservarlo a lungo e averlo sempre a disposizione quando ne hai bisogno. Per farlo taglia il burro in porzioni più piccole, ad esempio in cubetti o bastoncini: questo ti permetterà di scongelare solo la quantità necessaria, evitando sprechi.
Avvolgi ogni porzione individualmente nella pellicola trasparente o nella carta da forno, così da impedire al burro di assorbire gli odori del freezer e facilitare lo scongelamento. Riponi le porzioni di burro avvolte in un contenitore ermetico o in un sacchetto per congelatore e indica sulla confezione la data di congelamento per tenere traccia della freschezza del prodotto. Il burro scongelato può essere utilizzato come quello fresco, sia per cucinare che per spalmare sul pane. Evita di ricongelare il burro già scongelato, per una questione di sicurezza, e scegli un burro di buona qualità: se conservato correttamente in congelatore, può durare fino a 6-8 mesi.
Anche se il burro ha superato la data di scadenza, non è detto che debba finire direttamente nella spazzatura. Con un po' di creatività, puoi trovare diversi utilizzi per questo alimento, soprattutto per le faccende domestiche.