Di questo ortaggio autunnale e invernale non si butta via (quasi) niente: qui ti mostriamo come mantenere più a lungo possibile i suoi preziosi semi a seconda della destinazione d'uso.
Quando in tavola cominciano a fioccare le ricette con la zucca, c’è un precetto che non bisognerebbe mai dimenticare: vietato gettare i semi, perché possono essere facilmente conservati, sia che si voglia piantarli, sia per utilizzarli in cucina. Ebbene sì, chi ha un piccolo terreno a disposizione potrebbe approfittarne per seminarli o scambiarli con altri appassionati, favorendo così nel proprio piccolo la biodiversità. Chi ama seguire una dieta healthy potrà sfruttare al massimo tutti i benefici di questi semi oleosi, ricchi di omega-3, vitamine, minerali e antiossidanti – oltre che di cucurbitina, un amminoacido che favorisce la salute della prostata – guarnendo primi piatti, insalate e contorni, nonché consumandoli come snack. Senza dimenticare che di molte varietà di zucca si mangia anche la buccia, per realizzare piatti 100% anti spreco.
Se si ha a disposizione un orto, coltivare la propria zucca potrebbe dare grande soddisfazione, così come succede con altra frutta e verdura auto prodotta. Ricavare dei semi adatti per essere piantati l’anno successivo non è complicato: conservarli, infatti, è semplice, bisogna però avere molta pazienza – i tempi per l'essiccazione sono lunghi – e la cura di seguire alcuni accorgimenti. Ecco qui i passaggi da compiere, con qualche suggerimento utile.
Una breve nota a margine: la zucca appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee, che in natura sono facilmente soggette a ibridarsi. Può capitare, quindi, che il seme estratto da una varietà di zucca non dia come frutto la medesima, perché potrebbe essere stata potenzialmente "vittima" di un incrocio spontaneo: succede soprattutto quando ci sono più coltivazioni attigue. Nessun dubbio sul risultato quando invece il campo è isolato, quindi senza possibilità di contaminazioni.
Se i semi di zucca da conservare sono invece destinati a essere mangiati, non serve più predisporre le migliori azioni per favorire in seguito la germogliazione. Questo significa che, dopo averli puliti bene e selezionati, il processo di essiccazione può essere velocizzato, se praticato all’aria, ma anche compiuto con strumenti diversi, come il forno o l'essiccatore. In più, far seccare i semi non basta: il consiglio è quello di tostarli, sia per renderli facilmente masticabili diventando croccanti, sia per valorizzare gusto e aroma.
A questo punto i semi di zucca possono essere tostati in padella, in forno o al microonde: da sottolineare che è sempre importante privarli dei filamenti della polpa, che potrebbero bruciare. Essendo completamente disidratati, si conservano in un barattolo a chiusura ermetica per 2-3 mesi, sempre riposti in luogo fresco, asciutto e lontano da sbalzi termici.