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10 Ottobre 2023 15:00

Come conservare i semi di zucca per piantarli e per utilizzarli in cucina

Di questo ortaggio autunnale e invernale non si butta via (quasi) niente: qui ti mostriamo come mantenere più a lungo possibile i suoi preziosi semi a seconda della destinazione d'uso.

A cura di Federica Palladini
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Quando in tavola cominciano a fioccare le ricette con la zucca, c’è un precetto che non bisognerebbe mai dimenticare: vietato gettare i semi, perché possono essere facilmente conservati, sia che si voglia piantarli, sia per utilizzarli in cucina. Ebbene sì, chi ha un piccolo terreno a disposizione potrebbe approfittarne per seminarli o scambiarli con altri appassionati, favorendo così nel proprio piccolo la biodiversità. Chi ama seguire una dieta healthy potrà sfruttare al massimo tutti i benefici di questi semi oleosi, ricchi di omega-3, vitamine, minerali e antiossidanti – oltre che di cucurbitina, un amminoacido che favorisce la salute della prostata – guarnendo primi piatti, insalate e contorni, nonché consumandoli come snack. Senza dimenticare che di molte varietà di zucca si mangia anche la buccia, per realizzare piatti 100% anti spreco.

Come conservare i semi di zucca per piantarli

Se si ha a disposizione un orto, coltivare la propria zucca potrebbe dare grande soddisfazione, così come succede con altra frutta e verdura auto prodotta. Ricavare dei semi adatti per essere piantati l’anno successivo non è complicato: conservarli, infatti, è semplice, bisogna però avere molta pazienza – i tempi per l'essiccazione sono lunghi – e la cura di seguire alcuni accorgimenti. Ecco qui i passaggi da compiere, con qualche suggerimento utile.

  • Per prima cosa bisogna estrarre i semi da una zucca che abbia raggiunto la completa maturazione per poter essere gustata in cucina (meglio non usare le varietà prettamente ornamentali): il periodo opportuno è dalla fine di settembre, inizio ottobre, quando avviene la raccolta di questi ortaggi. Nulla vieta, ovviamente, di prendere i semi dalle zucche che ci sono a disposizione per tutto l’inverno: in quel caso, il tempo di conservazione sarà più breve, visto che di solito la semina avviene tra aprile e maggio.
  • Una volta aperta a metà la zucca, con un cucchiaio o uno scovolino da gelato riponi in un colino i semi e gli scarti della polpa.
  • Sciacqua bene i semi sotto l’acqua corrente, così che perdano più polpa possibile e la parte gelatinosa in superficie. Il residuo che avanza eliminalo con un coltellino o con le mani: è importante che il seme non presenti residui di materia organica, in quanto questa durante l'essiccazione all'aria può essere facilmente attaccata da funghi e sviluppare muffe.
  • Distribuisci i semi di zucca su un panno assorbente e tamponali per asciugarli, togliendo l’acqua in eccesso. A questo punto selezionali: solo quelli più grandi e panciuti sono adatti sia a essere seminati, perché al loro interno contengono la riserva di nutrienti utile a far crescere il germoglio. Se i semi sono rotti, molto piccoli o composti solo dal loro involucro (si riconoscono perché molto piatti e vuoti) buttali via.
  • Trasferisci i semi su dei vassoi di carta o su strofinacci, efficaci per assorbire l’umidità, e lasciali seccare naturalmente in casa, in un luogo caldo e asciutto, riparati dalla luce diretta del sole per un tempo compreso tra le 2 settimane e il mese, a seconda delle condizioni ambientali. Durante questo periodo, girali a più riprese per assicurare un’essiccazione omogenea.
  • Una volta constatato che i semi di zucca sono completamente asciutti e che non siano stati attaccati da funghi, mettili in un una busta di carta (tipo quella del sacchetto del pane) e chiudili ermeticamente in un barattolo di vetro, indicando la data e la tipologia di zucca da cui originano. Riposti al buio e al fresco, lontano da fonti di calore e sbalzi termici, si conservano al massimo per due anni.

Una breve nota a margine: la zucca appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee, che in natura sono facilmente soggette a ibridarsi. Può capitare, quindi, che il seme estratto da una varietà di zucca non dia come frutto la medesima, perché potrebbe essere stata potenzialmente "vittima" di un incrocio spontaneo: succede soprattutto quando ci sono più coltivazioni attigue. Nessun dubbio sul risultato quando invece il campo è isolato, quindi senza possibilità di contaminazioni.

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Come conservare i semi di zucca per usarli in cucina

Se i semi di zucca da conservare sono invece destinati a essere mangiati, non serve più predisporre le migliori azioni per favorire in seguito la germogliazione. Questo significa che, dopo averli puliti bene e selezionati, il processo di essiccazione può essere velocizzato, se praticato all’aria, ma anche compiuto con strumenti diversi, come il forno o l'essiccatore. In più, far seccare i semi non basta: il consiglio è quello di tostarli, sia per renderli facilmente masticabili diventando croccanti, sia per valorizzare gusto e aroma.

  • Essiccazione all’aria: fai asciugare i semi al sole per almeno 8 ore. Arriva a 12 se non hai la possibilità di sistemarli sotto la luce diretta.
  • Essiccazione in forno: disponi i semi ben distanziati l’uno dall’altro su una teglia foderata di carta forno e imposta la temperatura al minimo: lascia riposare all’interno per 3-4 ore, capovolgendo ogni tanto i semi per evitare che si brucino.
  • Essiccazione in essiccatore: dipende dal modello che si possiede, ma solitamente si sistemano i semi di zucca senza sovrapporli nelle diverse vaschette e si inseriscono nell’elettrodomestico regolando una temperatura compresa tra i 45 °C e i 50 °C, per 1 o 2 ore.

A questo punto i semi di zucca possono essere tostati in padella, in forno o al microonde: da sottolineare che è sempre importante privarli dei filamenti della polpa, che potrebbero bruciare. Essendo completamente disidratati, si conservano in un barattolo a chiusura ermetica per 2-3 mesi, sempre riposti in luogo fresco, asciutto e lontano da sbalzi termici.

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