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31 Luglio 2023 16:41

Come coltivare l’origano in vaso sul balcone: consigli e trucchi

Avere sempre a disposizione le erbe aromatiche è un grande vantaggio, soprattutto quando sono facili da curare come l'origano, dall'aroma inconfondibile, che si può usare sia fresco sia secco.

A cura di Federica Palladini
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L’origano è una delle erbe aromatiche più amate in cucina. Il suo inconfondibile profumo caratterizza tantissime ricette dal mood mediterraneo, dal pesce spada al salmoriglio alla feta al forno, anche se è impossibile non collegarlo alla pizza e a tutte quelle preparazioni definite “alla pizzaiola”, dove una generosa spolverata è d’obbligo. Un ingrediente jolly, da usare fresco o secco dopo averlo raccolto ed essiccato, facile da coltivare in un vaso sul proprio balcone, insieme a basilico, menta, prezzemolo, alloro. L’origano è una pianta antichissima della famiglia delle Lamiaceae – come la maggiorana –  e ha un’ottima resistenza al calore: i suoi rami arrivano a misurare 50-60 cm e in estate sono ornati da rigogliose infiorescenze bianche o rosate. Si adatta a diversi tipi di terreno, per questo può durare 5, 6 anni nello stesso vaso: l’unica cosa che teme è il ristagno d’acqua, perché farebbe marcire le radici. Vediamo come prendersene cura al meglio.

Come si coltiva l’origano a partire dal seme

Iniziare a coltivare l'origano acquistando i semi, significa seguire lo sviluppo della pianta partendo da zero. I semi di origano sono piccoli e marroni, devono essere piantati in superficie, ricoperti da un leggero strato di terriccio. Il momento migliore per la semina in vaso è l'inizio della primavera, quando il clima è temperato: meglio piantare 2-3 semi, per avere più opportunità. Una volta che le piantine iniziano a crescere (ci vorranno circa 10 giorni), hanno bisogno di spazio per svilupparsi ed è quindi bene procedere con un rinvaso. Ecco qualche consiglio per avere origano forte, rigoglioso e profumatissimo.

  • Il vaso: il vaso dev'essere di medie dimensioni, dai 20 ai 50 cm, e deve avere un fondo drenante, per far sì che non vi siano accumuli d'acqua.
  • La posizione: l'origano non sopporta il freddo e l'ombra, quindi ha bisogno di un balcone soleggiato, areato e con esposizione diretta alla luce del sole.
  • Il terreno: basta un buon terriccio universale fertilizzato.
  • L'annaffiatura: il seme per svilupparsi necessita che il terreno sia costantemente umido, quindi l'annaffiatura deve essere costante, ma non abbondante, in quanto è da evitare assolutamente l'accumulo d'acqua sulle radici.
  • La potatura: in questa fase si può procedere allo sfoltimento della parte superiore, per favorire la ramificazione, ma non è obbligatorio. L'origano in generale non ha bisogno di essere potato.
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Come si coltiva l’origano dopo aver acquistato la piantina

Per avere il proprio origano subito a disposizione si può comprare la piantina in un vivaio oppure si trova facilmente anche al supermercato. Una volta portata a casa, è bene seguire queste indicazioni:

  • Se è stata venduta nel piccolo vasetto di plastica è bene trapiantarla in un altro vaso di terracotta, dove verrà messa sul fondo dell’argilla espansa drenante, poi ricoperta da uno strato di terriccio universale. A questo punto si inserisce la piantina al centro, facendola aderire bene e si aggiunge ancora terriccio fino a parificare l’altezza.
  • Si eliminano con delle forbici eventuali rami rinsecchiti.
  • Se il terriccio è buono non serve alcuna concimazione, ma per rafforzare la piantina si può aggiungere appena travasata del concime liquido o del concime a lenta cessione.
  • Va sempre posizionata in pieno sole, possibilmente in un luogo arieggiato. D’inverno è bene mettere al riparo la piantina in casa, perché non sopporta il freddo, o se lasciata all’aperto protetta da tessuto non tessuto.
  • La pianta di origano non ama i ristagni d’acqua, quindi si annaffia quando il terreno è completamente asciutto.
  • In inverno è bene procedere alla potatura dei rami che si sono rinsecchiti durante l'estate, eliminandoli con una cesoia. In questo modo i nuovi rami hanno lo spazio necessario per crescere.
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Quando raccogliere e come essiccare l’origano

L’origano si raccoglie quando il suo aroma è al massimo, ovvero in estate. I mesi che vanno da giugno a settembre – specialmente agosto –  sono quelli in cui le foglie sprigionano tutto loro inconfondibile profumo: si possono utilizzare fresche, prelevandole di volta in volta quando servono, oppure essiccarle, per ottenere l’origano secco. Con delle cesoie o delle forbici si asportano i rami, tagliandoli nella parte bassa, senza sradicarli. A questo punto si può procedere in tre modi differenti a seconda delle disponibilità:

  • Essiccazione naturale: se si ha disposizione un balcone con un angolo riparato come una veranda o una tettoia è possibile lasciare seccare all’aperto l’origano, disponendo i rametti uno accanto all’altro. Il luogo ideale è ombreggiato, areato e non umido. In condizioni ottimali nel giro di 20-25 giorni l’origano si asciuga completamente. Si può svolgere la stessa operazione anche in casa, in uno spazio con le medesime caratteristiche, raccogliendo i rametti in mazzetti e appendendoli a “testa in giù”.
  • Essiccazione con il forno: è un metodo alla portata di tutti, si allineano i rametti su una leccarda foderata con carta forno, ben distanziati tra loro e si infornano in modalità statica alla temperatura più bassa, lasciando il forno leggermente aperto. A seconda della tipologia di quest’ultimo ci vorrà più o meno tempo, dai 30 minuti alle 2 ore. Il consiglio è controllare a intervalli regolari le condizioni dell’origano, per evitare che si bruci.
  • Essiccazione con l'essiccatore: un elettrodomestico che si sta diffondendo nelle case, utile per essiccare anche le erbe aromatiche. I rametti di origano si dispongono nelle apposite vaschette, senza sovrapporli, e si lasciano disidratare secondo le istruzioni suggerite dal modello che si possiede.
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Come conservare l’origano secco

Una volta secco, l’origano si può conservare in due modi:

  • Mettendo i rametti secchi interi all’interno di un sacchetto di carta chiuso all’estremità da un elastico o da una molletta.
  • Sfilando dai rami le foglioline e preservarle in un barattolo di vetro sterilizzato e chiuso ermeticamente.

L’origano secco può durare così diversi mesi: ti accorgerai che è venuto il momento di cambiarlo quando perderà completamente il suo caratteristico aroma.

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