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15 Ottobre 2023 13:00

Cinque cose che forse ancora non sai sul caffè

Sapevi che smettere di bere caffè all'improvviso può generare fastidiose controindicazioni? E che il decaffeinato non è del tutto privo di caffeina? Ecco alcune cose sul caffè che probabilmente non sai ancora.

A cura di Redazione Cucina
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Tutti (o quasi) amano il caffè, ma non molti conoscono questa specialità a fondo. Per esempio sapevi che smettere di bere caffè all'improvviso può provocare alcuni effetti collaterali? E che la sensazione di sete che ti viene dopo il caffè è sinonimo di un prodotto scadente? Ecco alcune cose che ancora non sai sul caffè ma che dovresti sapere.

1. L’acqua si beve prima o dopo il caffé?

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Partiamo da come si beve, il dubbio che affligge noi italiani Come ci spiega Simone Amenini, di Ditta Artigianale e Scuola del Caffè di Firenze, sarebbe meglio berla prima, perché aiuta a pulire la bocca e prepararla ad assaporare il nostro caffè. Se dopo il caffè senti il bisogno di bere, significa solo che non era di qualità, e che ha quindi lasciato acido e secchezza in bocca.

2. Cosa succede se smettiamo di bere caffè?

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Se sei molto abituato a berlo, smettere da un giorno all’altro potrebbe non essere una buona idea. Il caffè è un eccitante naturale, smettere di assumerlo all’improvviso potrebbe modificare il ritmo del sonno e causare molta stanchezza. Di conseguenza poi può portare anche a fastidiosi mal di testa. E non solo: altre possibili conseguenze sono un calo della concentrazione e un aumento dell’ansia e dell’irritabilità.

Non preoccuparti però, questi effetti sono temporanei. Smettere di bere caffè, o ridurne il consumo, porta anche molti benefici: migliora la digestione e la salute intestinale. Inoltre il caffè contiene tannini, delle sostanze che macchiano i denti quindi 0 rischi per il tuo sorriso bianco. Potrai dire anche addio alla pressione alta.

3. Quanti caffè posso bere al giorno?

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Qual è la quantità di caffè massima da bere al giorno? Un adulto medio, secondo l’efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare), non può superare i 400 mg, circa 4 tazzine al giorno. Se hai esagerato potresti lamentare una fastidiosa acidità di stomaco o, peggio, tremori, aritmie, tachicardie e palpitazioni. Ma stai tranquillo, anche in questo caso si parla di effetti temporanei.

Chi soffre di osteoporosi o anemie farebbe bene a non bere più di 2 o 3 tazzine al giorno: il caffè infatti può ridurre il normale assorbimento di calcio e ferro. Se stai affrontando una gravidanza, il consiglio è di ridurre al minino il consumo di caffè che potrebbe risultare nocivo per la crescita del feto.

4. Ma allora meglio il caffè decaffeinato?

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Credere che il decaffeinato non contenga tracce di caffeina è sbagliato: eliminare completamente la caffeina dalla bevanda è praticamente impossibile ma, per legge, il decaffeinato deve subire una riduzione di contenuto pari al 97-98%. Quindi il decaffeinato non è privo di caffeina, ma passiamo dai 100 mg contenuti in una tazzina di espresso tradizionale a solo 5 mg per il decaffeinato.

5. Quanto deve costare un caffe?

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Secondo esperti del caffè come Andrej Godina e Mauro Illiano, due dei più grandi assaggiatori d’Italia, il caffè non può costare meno di 1,50 o 2 euro. La variazione di 50 centesimi deriva dalla qualità del prodotto e del servizio offerto. Questo perché un prezzo inferiore non genera un profitto sufficiente per pagare i costi di gestione dei bar e i suoi dipendenti.

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