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Cinghiale alla cacciatora: la ricetta del secondo rustico e succulento

Preparazione: 15 Min
Cottura: 85 Min
Riposo: 12 ore
Difficoltà: Media
Dosi per: 4 persone
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A cura di Ilaria Cappellacci
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ingredienti

Polpa di cinghiale
800 gr
Passata di pomodoro (o polpa di pomodoro)
500 gr
Olio extravergine di oliva
4 cucchiai
Peperoncino fresco
1
Aglio
1 spicchio
Cipolla
1/2
Sale
q.b.
Per la marinatura
Vino rosso
1 l
Ginepro
4 bacche
Olio extravergine di oliva
2 cucchiai
Alloro
2 foglie
Sedano
2 coste
Rosmarino
1 rametto
Cipolla
1
Carota
1

Il cinghiale alla cacciatora è una preparazione tipica Toscana, più precisamente della zona della Maremma, diffusa in molte regione italiane, in particolare Lazio, Campania, Sicilia e Sardegna. Si tratta di un secondo rustico e succulento, da portare in tavola con fette di pane sciocco per l’immancabile scarpetta finale, ideale per il pranzo della domenica in famiglia o per una cena ricca e sostanziosa in compagnia di amici.

Per prepararlo a regola d’arte, il primo passaggio da compiere è quello della marinatura: operazione fondamentale per ammorbidire le carni fibrose dell’animale e per eliminare il caratteristico sapore selvatico. Ti basterà sistemare il cinghiale in un recipiente, tagliato in pezzi e coperto con il vino rosso, aggiungere quindi le erbe aromatiche e un soffritto di odori, e trasferire poi tutto in frigo per una notte intera.

Trascorso il tempo, si scola la carne, si lascia rosolare in una casseruola dai bordi alti senza aggiunta di grassi, e si porta poi a cottura dolcemente con un sughetto a base di passata di pomodoro, olio extravergine di oliva, aglio, cipolla e peperoncino fresco, allungato con il liquido della marinatura filtrato: il risultato sarà una portata succulenta e scioglievole in bocca, da accompagnare con un calice di Barolo o altro vino rosso strutturato.

Scopri come preparare il cinghiale alla cacciatora seguendo passo passo procedimento e consigli. Se ti è piaciuta questa ricetta, cimentati anche con il pollo, il coniglio o l'agnello alla cacciatora.

Come preparare il cinghiale alla cacciatora

Prepara la marinatura: taglia la carne di cinghiale in pezzi e raccoglila in una ciotola 1.

Trita grossolanamente il sedano, la carota e la cipolla 2.

Versa l'olio extravergine di oliva in una padella 3.

Aggiungi il trito di odori 4 e lasciali appassire per qualche minuto.

Trasferisci quindi il soffritto nel recipiente con il cinghiale 5.

Profuma con le bacche di ginepro, il rosmarino e le foglie di alloro 6.

Versa il vino rosso 7, fino a ricoprire completamente la carne, e mescola con un cucchiaio.

Copri la ciotola con un foglio di pellicola trasparente 8 e lascia marinare il cinghiale in frigo per una notte intera. Trascorso il tempo, scola la carne e tamponala con della carta assorbente da cucina, quindi filtra il liquido della marinatura e tieni da parte.

Disponi la carne in una padella rovente 9, senza aggiunta di grassi, e lasciala rosolare su fiamma bassa, girandola di tanto in tanto, fino a quando perderà tutti i liquidi in eccesso.

Nel frattempo, scalda in un pentolino l'olio extravergine di oliva insieme al peperoncino a rondelle, aggiungi l'aglio e la cipolla tritati, e lasciali insaporire per qualche istante; unisci quindi la passata di pomodoro 10 e fai cuocere su fiamma bassa per una decina di minuti.

Trasferisci la carne di cinghiale nel tegame con il sugo 11.

Aggiusta di sale 12.

Versa il liquido della marinatura filtrato 13 e lascia cuocere il cinghiale dolcemente, coperto con un coperchio, per circa 1 ora.

Quando la carne risulterà tenera, e il sughetto denso e ristretto 14, leva dal fuoco.

Disponi il cinghiale alla cacciatora su un piatto da portata 15, portalo in tavola e servilo ben caldo.

Consigli

Per una resa impeccabile, oltre a prediligere un esemplare di cinghiale giovane, sarà importante, dopo la fase di marinatura, sigillare per bene la carne in padella senza olio d’oliva: in questo modo perderà il liquido in eccesso e si eliminerà completamente il sentore di selvaggina. Operazione consigliata anche quando si ha fretta e non si ha tempo di marinare la carne per una notte intera.

Se preferisci, puoi cuocere il cinghiale in bianco, sfumandolo semplicemente con il vino e aggiungendo poi qualche fogliolina di alloro e una manciata di olive nere, oppure puoi sostituire la passata di pomodoro con dei piccadilly tagliati in spicchi.

Trattandosi di un piatto che richiede diverse ore di preparazione, il nostro suggerimento è di non lesinare con le quantità e di utilizzare poi il giorno seguente il sughetto, insieme alla carne sfilacciata, per condire una polenta morbida o delle pappardelle fatte in casa.

Conservazione

Il cinghiale alla cacciatora si conserva in frigo, in un contenitore a chiusura ermetica, per 2 giorni massimo.

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