Ha riposato in una botte di quercia per 81 anni, prima di essere imbottigliato in soli 288 decanter realizzati ad hoc. Si tratta del whisky più invecchiato del mondo ed è venduto a una cifra record.
Era il 1940, si era nel bel mezzo della Seconda guerra mondiale e l'azienda scozzese The Macallan metteva in botte quello che sarebbe diventato il whisky più vecchio del mondo. È, in estrema sintesi, la storia di uno Scotch whisky lasciato riposare addirittura per 81 anni e in vendita alla cifra record (di partenza) di 125 mila dollari a bottiglia.
Nello specifico si chiama The Reach e trattasi di un distillato messo a invecchiare in una singola botte di sherry (in legno di quercia e dalla capienza inferiore ai 750 litri) pochi mesi prima che l'azienda si ritrovasse costretta a chiudere per le vicissitudini belliche. Nessuno probabilmente avrebbe immaginato che quel prodotto sarebbe stato imbottigliato oltre 8 decenni dopo, venduto a tiratura limitatissima e a un prezzo da primato. Il che rende questo whisky, oltre al più invecchiato del mondo, anche il più caro.
L'età, la qualità e la caratura del whisky richiedono non una bottiglia qualsiasi. Per l'occasione infatti è stata pensata e realizzata una vera e propria opera d'arte: un'ampolla dedicata in vetro soffiato a bocca e retta, quasi cullata, da tre mani in bronzo a firma della scultrice scozzese Saskia Robinson. Il tutto è appoggiato su una piastra realizzata con il legno di un olmo caduto, ma probabilmente presente già nel 1940 nella tenuta della ditta produttrice. Dal whisky fino alla "confezione", ogni cosa è insomma frutto di estrema artigianalità. In tutto sono stati realizzati 288 decanter e il primo di questi è stato venduto a Hong Kong dalla case d'aste Sotheby's alla cifra di 193 mila dollari.
La stessa azienda produttrice ha voluto condividere le peculiarità del whisky più vecchio e costoso del mondo, Come si presenta, all'occhio, al naso e al palato, un distillato lasciato a riposare per oltre 80 anni in una botte di quercia?
La gradazione alcolica si attesta attorno al 41,6%, all'olfatto esprime note di cioccolato fondente, cannella dolce, torba aromatica, prugne, cuoio, pompelmo rosa, gelatina di ribes rosso e una ricca nota resinosa. Il gusto richiama sentori di caramella di melassa, confettura di rovo, liquirizia, zenzero cristallizzato, noce moscata, ananas carbonizzato, noci pecan e note affumicate, con un finale intensamente ricco e dolce. Prima del The Reach il primato di whisky più invecchiato del mondo apparteneva a un altro prodotto della stessa ditta scozzese, imbottigliato però dopo "appena" 78 anni di botte.