Da un report condotto da Coldiretti emerge come il caro energia e la siccità abbiano spinto i prezzi della spesa alimentare del 10%. Si riducono i consumi, specialmente di frutta e verdura.
Caro energia e siccità alla base degli aumenti dei prodotti alimentari. Da una parte sale l'inflazione per quanto riguarda la spesa e, dall'altro lato, calano i consumi specialmente di frutta e verdura.
Questa la sintesi del report condotto da Coldiretti, su dati Istat, in riferimento ai prezzi del cibo e delle bevande. Quello registrato ad agosto è un aumento complessivo medio del +10,2% che ha portato gli italiani a dare un taglio ai propri consumi. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno si tratta di un balzo dell'8,4%, un livello che non si registrava dal 1985.
Alla base degli aumenti le conseguenze della guerra in Ucraina, con l'ormai tristemente noto balzo dei costi energetici, e il taglio dei raccolti a causa della siccità, secondo alcuni dati la peggiore in tutta Europa da mezzo millennio a questa parte. "Il balzo dell’inflazione costerà alle famiglie italiane 564 euro in più solo per la tavola nel 2022″ fa sapere Coldiretti nella sua nota, "… il risultato è che per effetto delle difficoltà economiche e del caro prezzi nel carrello della spesa gli italiani hanno tagliato gli acquisti di frutta e verdura che crollano nel 2022 dell’11% in quantità rispetto allo scorso anno". Si tratta di un valore minimo vicino a quelli già registrati a inizio secolo.
Alla base dei rincari anche l’aumento della dipendenza alimentare dall’estero. Solo nel 2022 le importazioni di prodotti agroalimentari da altri Paesi, dal grano per il pane al mais per l’alimentazione degli animali, sono cresciute del 29%, "… aprendo la strada anche al rischio di un pericoloso abbassamento degli standard di qualità e di sicurezza alimentare", avverte Coldiretti nel suo comunicato.
Come detto nel calo complessivo dei consumi nelle prime posizioni si assestano frutta e verdura. Secondo quanto spiega Coldiretti nella sua nota, infatti, le zucchine risultano tra gli alimenti più "tagliati" dalla spesa degli italiani nel primo semestre del 2022, con un -16% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
A seguire i pomodori con un -12%, patate (-9%), carote (-7%) e insalate (-4%). Importanti anche i cali in riferimento al consumo di arance, addirittura con un -16% rispetto ai primi 6 mesi del 2021.