Sempre di più i poveri nel nostro Paese. 3 milioni di persone costrette a chiedere aiuto per mangiare: 600 mila sono bambini e oltre 300 mila gli anziani.
Un trend tristemente al rialzo quello degli italiani in stato di povertà che si ritrovano costretti a chiedere aiuti per mangiare. Informa infatti la Coldiretti in una nota, diffusa in occasione dell'ultima Giornata dei poveri, come siano 3 milioni le persone in difficoltà, in aumento del 12% rispetto allo scorso anno.
Una situazione inasprita dai rincari registrati negli ultimi mesi, capaci di colpire direttamente anche gran parte del settore alimentare. Il cibo al supermercato costa sempre di più, in tanti si rivolgono alle catene di discount pur di spendere qualche euro in meno ma un numero crescente di persone si reca presso le mense dei poveri o fanno ricorso ai pacchi alimentari pur di sfamarsi. Sarebbero 3 milioni di persone, stando ai dati comunicati da Coldiretti, di cui 600 mila sono bambini e ragazzi di età inferiore ai 15 anni.
"Un’emergenza sociale senza precedenti dal dopoguerra la cui drammaticità – sottolinea Coldiretti nella sua nota– è evidenziata dal fatto che il numero dei bambini sotto i 15 anni bisognosi di assistenza per cibarsi hanno superato quota 600mila, praticamente un quinto del totale degli assistiti, ai quali vanno aggiunti 337 mila anziani sopra i 65 anni, e 687 mila migranti stranieri".
Chi sono i nuovi poveri? Persone che negli ultimi mesi hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani costretti a chiudere la loro attività oppure dipendenti a tempo determinato di imprese colpite dalle misure contro la pandemia Covid e dal balzo costi dell’energia. La maggior parte di questa gente, informa Coldiretti, per lo più fa ricorso alla consegna di pacchi alimentari, preferendo per vergogna questa forma di sostegno al consumo di pasti gratuiti presso mense caritatevoli.
All'aumento dei nuovi poveri corrisponde anche una crescita di iniziative solidali da parte dei cittadini. Sempre più diffuse le iniziative della Spesa sospesa organizzata da Campagna Amica, dove (proprio come il caffè sospeso di Napoli) si possono lasciar pagati alimenti destinati a chi è in difficoltà. “Con la Spesa sospesa abbiano voluto dare un segno tangibile della solidarietà degli agricoltori verso le fasce più deboli della popolazione più colpite dalle difficoltà economiche – ha spiegato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, spiegando come – … questa esperienza è diventata un fenomeno strutturale presente in tutti i mercati contadini nel Paese”.