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27 Marzo 2023 12:04

Cibo a base di insetti: in arrivo 4 tipi di farine. Quali sono e come riconoscerle

In arrivo anche nella grande distribuzione quattro diverse farine a base di insetto. Si tratta di quelle ricavate dal grillo, dalle larve, dalla locusta migratoria e dalle tarme. Il Governo cerca di applicare le strette.

A cura di Alessandro Creta
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Quattro diverse tipologie di farina a base di insetto saranno a breve commercializzate in Italia. Si tratta di quella derivata dal grillo, la farina di Alphitobius diaperinus (larve), la farina di Tenebrio molitor (tarme) e la farina di locusta migratoria. E in tutto ciò il Governo ha già fatto sapere di voler tener lontani questi derivati dalla produzione di pasta e pizza.

Da inizio anno è scoppiata la polemica e la discussione sull'incombente commercializzazione di prodotti a base di insetto. Nelle prossime settimane anche i supermercati italiani si popoleranno, progressivamente, di questo tipo di alimenti. Non sarà difficile immaginare le reazioni di gran parte dei consumatori, anzi già sappiamo come due italiani su tre non saranno disposti (almeno nelle intenzioni) ad acquistare cibi di questo tipo. A scatenare una sorta di panico nemmeno così giustificato la preoccupazione di mangiare inconsapevolmente insetti, sebbene (come abbiamo già spiegato) questi novel food saranno facilmente riconoscibili rispetto ai prodotti tradizionali.

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Ora sappiamo come, tra gli altri prodotti, arriveranno in commercio quattro farine a base di insetti. Il Governo italiano però ha dichiarato di voler mettere dei paletti per difendere la tradizione gastronomica italiana. Come? Per esempio tenendo lontano dalla produzione di pizza e pasta, due simboli della nostra cucina, le farine di grillo, locusta migratoria, verme della farina e larva gialla.

"Vigileremo con i Nas sul pieno rispetto delle disposizioni annunciate oggi, sia per quanto riguarda il divieto dell'utilizzo di farine di insetti in alimenti tipici della dieta mediterranea come pizza e pasta, sia per quanto riguarda la conformità dell'etichettatura dei prodotti che li contengono e che dovrà esser visibile e chiara", ha detto in conferenza stampa il ministro della Salute Orazio Schillaci

Un provvedimento in più, oltre a un'etichettatura specifica dei prodotti e l'utilizzo di scaffali dedicati, per ‘tutelare' i consumatori dall'eventualità di cibarsi di prodotti a base di insetto. Che, ci teniamo a sottolinearlo, rimangono un'alternativa alimentare e non certo un'imposizione.

Consumo di insetti: in 400 milioni entro il 2030

Mentre in Italia si cerca ogni modo per limitare l'utilizzo di alimenti del genere uno studio condotto per Cia- Agricoltori italiani ha calcolato come, entro i prossimi 7 anni, in tutta Europa ci saranno circa 400 milioni di consumatori di prodotti a base di insetto. Non solo, il mercato si dimostra anche in grande spolvero: è stata infatti stimata una crescita di 180 volte dal 2019 fino al 2025, con una previsione di 260 mila tonnellate complessive prodotte entro il 2030.

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