Cibi crudi e cotti: ecco come cambia il peso e come si calcola
Pasta, carne, pesce, verdure, legumi da cotti non hanno più lo stesso peso: per molti alimenti diminuisce, per altri aumenta. Vediamo come si calcola e come ci si regola nelle porzioni, soprattutto quando si è a dieta.
Qualcuno se lo sarà già chiesto, altri invece potrebbero non averci mai fatto caso: il peso del cibo da crudo a cotto cambia. E, oltretutto, non si modifica allo stesso modo, perché i fattori che concorrono a questa variazione dipendono dal cibo stesso (pasta, carne o verdura), dal suo stato, se è fresco o surgelato, da come viene trattato (privato o meno delle parti non edibili) e dal tipo di cottura a cui viene sottoposto, se bollito, arrostito o fritto. A cosa può essere utile capire a quanto corrisponde una quantità di un alimento crudo in proporzione a quella cotta? Per farla ancora più semplice: cosa serve capire quanto equivalgono in grammatura, per esempio, 70 grammi di pasta cruda una volta cotti? Detto così il motivo risulta subito chiaro: saper convertire il peso dei cibi da cotti a crudi è di grande aiuto nel momento in cui si sta seguendo una dieta, con specifiche porzioni da rispettare. Non sempre, infatti, si cucina da soli, e quindi può essere pratico sapere una volta pronto quanto cibo è destinato a se stessi e quanto agli altri, che siano membri della propria famiglia oppure ospiti. Vediamo come si fa.
Perché nelle diete si parte dal calcolo del cibo da crudo?
Prima di passare a tabelle di conversione e formule matematiche (in realtà molto semplici da applicare) bisogna sapere che – se non è indicato diversamente – il peso degli alimenti consigliato dall’esperto nel comporre pasti sani e bilanciati a seconda del regime alimentare che si deve seguire (non esistono solo quelli dimagranti) corrisponde sempre alla grammatura a crudo. Questo proprio perché il cibo cotto subisce delle trasformazioni, che vanno dall’alterazione delle sue proprietà e relativi benefici a quelle riguardanti il peso che avrà dopo la cottura, dato che dipende dalle tempistiche e dalle modalità, come visto in precedenza. Significa quindi semplificare una cosa che sarebbe molto complessa, dando delle indicazioni universali, ovviamente corrette e funzionali, approvate dai comitati scientifici.
Le differenze di peso crudo/cotto a seconda della tipologia di alimento e di cottura
A venire in aiuto nella determinazione della quantità di cibo da assumere una volta cotta, esistono delle tabelle redatte dall’INRAN, ovvero l’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione che ci danno delle regole generali da cui partire per il nostro calcolo. Sostanzialmente vedremo che gli alimenti si dividono in due gruppi: quelli che con la cottura acquistano peso e quelli che lo perdono.
La pasta secca e fresca e ilrisotendono ad aumentare del doppio il loro peso, a volte triplicandolo, come nel caso della pasta all’uovo. Questo perché la cottura avviene per bollitura, dove l’alimento assorbe l’acqua prendendo non solo grammatura, ma anche volume. Per esempio, 100 grammi di pasta di semola corta cruda corrispondono a 200 grammi da cotta, 100 grammi di pasta di semola lunga 240 grammi da cotta e 100 grammi di riso crudo a 250 grammi da cotto.
Le verdure e gli ortaggi, invece, a differenza di pasta e riso perdono peso. I valori vanno da un 10% per gli asparagi bolliti al 60% dei funghi arrosto. La media, quindi si attesta attorno a una perdita del 25%-30% del loro peso nel passaggio da crudi a cotti.
Il pesce diminuisce di peso, con quello azzurro che si modifica maggiormente arrivando a perdere anche 35 grammi, come nel caso dello sgombro, mentre merluzzo e orata arrostiti da 100 grammi si attestano sui 70 grammi arrosto e 85 grammi bolliti.
La carne da cruda a cotta perde peso e volume in quanto rilascia i suoi succhi e si restringe: 100 grammi di bovino adulto una volta cotti diventano 65 o 60 a seconda se è bollito o arrostito, mentre pollo e tacchino subiscono una minore diminuzione, dal 10% al 20%.
Per i legumi, la grande differenza è tra freschi e secchi. I legumi freschi da crudi a cotti diminuiscono di peso (dal 10% al 15%), mentre i legumi secchi ne acquistano più del doppio o il triplo. Tipo: 100 grammi di piselli crudi passano a 87 grammi da cotti, 100 grammi di ceci crudi arrivano a pesare 250 grammi da cotti.
Come fare il calcolo a seconda delle proprie esigenze
Passiamo alla parte pratica, ed è qui che entra in scena una formula matematica che, nessuna paura, muniti di calcolatrice, è molto facile eseguire, in quanto si tratta di una proporzione. Va da sé che se nella tabella redatta dall’INRAN il peso raddoppia, l’operazione è una basilare moltiplicazione per 2. Gli elementi che abbiamo in mano al momento del calcolo devono essere:
Il peso del cibo crudo secondo il nostro piano dieta (es. 70 gr di pasta secca lunga).
Il peso del cibo crudo della tabella generale (sempre 100 gr).
Il peso del cibo cotto della tabella generale (che corrisponde a 240 gr).
A questo punto non dobbiamo fare altro che trovare il dato mancante facendo la proporzione: 100:240 = 70:X (cento sta a duecentoquaranta come settanta sta a X, che è il nostro dato mancante). Si prosegue moltiplicando240×70 e poi dividendo il risultatoper 100, così da ottenere: 168, quindi il peso da cotto.
Come fare il calcolo con il fattore di conversione
Alcune tabelle facilitano l’operazione indicando il fattore di conversione che si ottiene dividendo il peso da cotto (es. 240) per il peso da crudo (100). Il risultato è 2,4: basterà quindi moltiplicare il fattore di conversione che trovi già scritto per la quantità del tuo piano dieta (70) ottenendo il medesimo esito, ovvero 168. Che si proceda in un modo o nell’altro il valore finale non cambia e si applica a tutti gli alimenti.
Tabella per la conversione degli alimenti con bollitura
Naturalmente il fattore di conversione cambia a seconda della tecnica di cottura, oltre che agli altri fattori già citati. In questo caso ecco le tabelle di conversione del peso degli alimenti da crudo a cotto
Pasta, riso e cereali vari
alimento
fattore di conversione
esempio per 100 grammi
peso cotto in grammi
Farro
2,28
100
228
Orzo
2,50
100
250
Pasta di semola corta
2,00
100
200
Pasta di semola lunga
2,40
100
240
Pasta all'uovo secca
3,00
100
300
Pasta ripiena fresca
2,00
100
200
Riso
2,50
100
250
Verdure e ortaggi
alimento
fattore di conversione
esempio per 100 grammi
peso cotto in grammi
Agretti
0,80
100
80
Asparagi
0,90
90
Bieta
0,80
100
80
Broccoletti a testa
0,90
100
90
Broccoletti di rapa
0,90
100
90
Carciofi
0,75
100
75
Cardi
0,60
100
60
Carote
0,85
100
85
Cavolfiore
0,90
100
90
Cavoli di Bruxelles
0,90
100
90
Cavolo broccolo verde ramoso
0,60
100
60
Cavolo cappuccio verde
1,00
100
100
Cavolo verza
1,00
100
100
Cicoria di campo
1,00
100
100
Cicoria di taglio coltivata
0,80
100
80
Cipolle
0,70
100
70
Finocchi
0,85
100
85
Funghi
0,60
100
60
Patata con buccia
1,00
100
100
Patata pelata
0,85
100
80
Porri
1,00
100
100
Rape
0,90
100
90
Spinaci
0,80
100
80
Topinambur
1,00
100
100
Zucca e zucchina
0,90
100
90
Legumi freschi e secchi
alimento
fattore di conversione
esempio per 100 grammi
peso cotto in grammi
Ceci secchi
3,00
100
300
Fagioli secchi
2,50
100
250
Fagiolini
0,95
100
95
Fave
0,80
100
80
Lenticchie secche
2,50
100
250
Piselli
0,87
100
87
Carne
alimento
fattore di conversione
esempio per 100 grammi
peso cotto in grammi
Bovino adulto
0,65
100
65
Maiale
0,74
100
74
Pollo (petto)
0,90
100
90
Pollo (coscia)
0,75
100
75
Tacchino (petto)
1,00
100
100
Tacchino (coscia)
0,70
100
7
Pesce
alimento
fattore di conversione
esempio per 100 grammi
peso cotto in grammi
Alici
0,65
100
65
Cefalo
0,75
100
75
Cernia
0,80
100
80
Dentice
0,75
100
75
Merluzzo
0,70
100
70
Orata
0,70
100
70
Pesce spada
0,70
100
70
Sgombro
0,70
100
70
Sogliola o rombo
0,70
100
70
Spigola
0,70
100
70
Tonno
0,70
100
70
Pesce surgelato
alimento
fattore di conversione
esempio per 100 grammi
peso cotto in grammi
Cernia
0,80
100
80
Dentice
0,80
100
80
Filetti di platessa
0,70
100
70
Merluzzo
0,80
100
80
Spigola
0,80
100
80
Orata
0,80
100
80
Tabella per la conversione degli alimenti con cottura arrosto