Uno dei migliori pasticcieri d'Italia, il bolognese Gino Fabbri, chiude il locale a ora di pranzo per favorire i colleghi in un momento di difficoltà: "Abbiamo scelto di chiudere per solidarietà e aiuto nei confronti dei ristoratori". Fabbri dice che queste misure "andavano evitate in tutti i modi" e che "taglieranno le gambe a tante persone".
Gino Fabbri, presidente dell'Accademia Maestri Pasticceri Italiani, è uno dei migliori pasticcieri d'Italia. Stimatissimo da tutti i suoi colleghi, con la sua ultima scelta conquista ancora più punti tra i clienti e i ristoratori: chiudere la sua pasticceria a ora di pranzo.
Gino Fabbri Pasticciere – La caramella, questo il nome del suo locale a Bologna, in Via Cadriano, oltre a dolci meravigliosi e pluripremiati, ha un format molto solido a pranzo. A mezzogiorno la pasticceria salata diventa la protagonista, con calzoni prosciutto cotto e mozzarella o crema di spinaci e ricotta, croissants salati farciti con salumi, formaggi e affettati oppure, ancora, con i toast. Nonostante questo Fabbri chiude i battenti: "Queste chiusure, che andavano evitate in tutti i modi, taglieranno le gambe a tanti. Noi saremo aperti dalle 7.30 alle 13 e dalle 15.30 alle 18. Abbiamo scelto di chiudere in pausa pranzo per solidarietà e aiuto nei confronti dei colleghi ristoratori; ci fa male dirlo perché questa decisione è una sconfitta, ma per qualche settimana la pausa pranzo non si farà in pasticceria in modo da favorire colleghi che vengono penalizzati dal nuovo decreto pur avendo spazi perfetti per farvi accomodare e rilassare in totale sicurezza: ma, purtroppo, per i nostri comportamenti non possono più farlo. Siamo chiamati ad aiutarci tra noi e a usare il buon senso. Uscirne ora dipende da noi e dai nostri comportamenti, è ora di dimostrarlo!".
Ha iniziato a lavorare nel 1964 per necessità, quando era solo un adolescente. Gli esordi nella sua città d'origine, Castenaso, un piccolo comune in provincia di Bologna. Nel 1982 apre il proprio locale insieme alla moglie Morena che lo porta a un successo immediato grazie a uno stile unico, fatto di grande tecnica e rigore.
Oggi è presidente dell'Accademia Maestri Pasticceri Italiani, dopo aver vinto il concorso per la Torta del Giubileo del 2000 e dopo aver guidato l'Italia alla vittoria della Coupe du Monde de la Patisserie a Lione. Nella guida Pasticcerie e pasticcieri d'Italia del Gambero Rosso è onnipresente con le 3 Torte, il massimo punteggio della redazione romana. Un professionista del settore stimato e dal profondo senso del dovere, sia sul lavoro che nella vita.
La decisione di chiudere la pasticceria a pranzo, per favorire i colleghi ristoratori costretti al solo turno giornaliero, è un ulteriore segnale del suo spessore. "Abbiamo la nostra realtà, quella della pasticceria. Non è necessario pestare i piedi laddove non ce n'è bisogno" dice a èTv, "pensavo di aver fatto un gesto così, un post su Facebook come tanti. Sono contento dell'attenzione, ma mi fa pensare: il clamore è dovuto alla rarità di questi gesti e non va bene. Vorrei che questa fase venisse gestita in maniera diversa, perché abbiamo fatto tutti dei sacrifici. In pasticceria abbiamo già perso la Pasqua, se dovessimo perdere anche il Natale non avremmo le risorse per stare in piedi. Spero di festeggiare la fine della pandemia in Piazza Maggiore a Bologna con una bella torta e una bottiglia di champagne".