Chiara Ferragni vuole prendersi anche il Natale dopo aver conquistato Pasqua: lancia il proprio pandoro e lo fa per beneficenza. Scopriamo com'è e quanto costa.
Dopo l'uovo di Pasqua arriva il pandoro di Chiara Ferragni: l'imprenditrice vuole prendersi la scena del Natale 2022 e presenta il dolce tipico di Verona, con il classico e immancabile logo dell'influencer. Anche questa volta però è per una buona causa: parte del ricavato sarà devoluta in beneficenza all'Ospedale Regina Margherita di Torino per aiutare la ricerca nelle cure terapeutiche per bambini con Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing.
L'annuncio è stato fatto con un breve video su Tik Tok da Chiara Ferragni stessa. Il produttore del dolce è Balocco che si occuperà della distribuzione in tutti i supermercati. Impossibile non notarlo perché il pandoro di Chiara Ferragni è inconfondibile: fiocco rosso, marchio con l'occhio azzurro e le ciglia allungate, c'è disegnata la CFMascotte, l’alter ego di Chiara Ferragni (una versione cartoon dell'imprenditrice) vestita da Babbo Natale sulla slitta con le renne magiche, packaging rosa (e qui forse andrà in contrasto con una celebre marca di dolci della grande distribuzione).
All'interno della confezione c'è la classica bustina di zucchero a velo che tanto classica non è: lo zucchero è infatti anch'esso rosa e c'è uno stencil per riprodurre il logo dell'influencer e rendere questo dolce unico anche nella decorazione.
Il pandoro di Chiara Ferragni non ha un costo unitario ma lo trovi a 9 o 10 euro per un prodotto da 750 grammi, a seconda del supermercato in cui vai a fare la spesa. Disponibile anche online sul sito ufficiale della Balocco, al momento non c'è traccia del pandoro sul sito della Ferragni. La speranza dell'imprenditrice è quella di colorare di rosa il Natale degli italiani e per l'occasione ha lanciato l'hashtag #pinkchristmas: sfruttare la passione dei fan per fare un'azione onorevole a favore dei bambini meno fortunati. Le vendite serviranno a finanziare un percorso di ricerca promosso dall’Ospedale Regina Margherita di Torino, attraverso l’acquisto di un nuovo macchinario che permetterà di esplorare nuove strade per le cure terapeutiche dei bambini affetti da osteosarcoma e sarcoma di Ewing.