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7 Novembre 2024 9:00

Chi ha inventato il cappuccino? Origini e storia

È una delle bevande più amate del mondo, cremoso e gustoso, e globalmente ha il marchio italiano impresso sulla sua schiuma: a livello internazionale se dici cappuccino dici Italia. Molti non sanno, però, che la storia del cappuccino è molto più complessa, mischia storia e leggende metropolitane e, soprattutto, non riguarda solo l’Italia ma anche l’Austria.

A cura di Martina De Angelis
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Esiste una bevanda calda amata tanto quanto il cappuccino? La squisita preparazione schiumosa a base di caffè e latte montato è certamente in cima alla lista delle più consumate al mondo, insieme a tè e caffè tradizionale. Globalmente è automaticamente associata all’Italia e non c’è dubbio che il nostro sia il Paese dove è più amato e consumato.

Ma sai che, pur avendo contribuito a diffondere il mito del cappuccino moderno, questa bevanda non è del tutto italiana? Le sue origini  sono un particolare miscuglio di leggende metropolitane ed eventi storici, ma tutte le storie portano a un fatto comune: le radici originarie del cappuccino non sono italiane, ma austriache. E lo è anche il suo nome.

Dov'è nato il cappuccino e chi lo ha inventato?

Facciamo subito chiarezza: la nostra vita non è una menzogna e il cappuccino è davvero strettamente legato all’Italia, o almeno lo è il cappuccino come lo conosciamo oggi. La bevanda immancabile nella colazione di molti italiani, infatti, deve la sua nascita nella versione moderna che siamo abituati a consumare all’avvento delle macchine da espresso del XX secolo.

Quello che invece non è risaputo è che molto probabilmente l’idea di questo tipo di bevanda non è nata in Italia ma è stata solo importata diverso tempo dopo la sua invenzione, che invece sarebbe avvenuta in Austria e in particolare a Vienna. Non è un caso, dato che gli austriaci hanno giocato un ruolo chiave nella divulgazione della coffee culture in tutta Europa e di conseguenza in tutto il mondo.

Esistono diverse teorie riguardo alla nascita del cappuccino, nessuna certa al 100%, ma le più accreditate dagli storici concordano che venne inventato a Vienna nel tardo XVII secolo e ha che fare con l’ordine dei frati cappuccini.

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La storia del cappuccino: le versioni più accreditate

Dopo che il caffè si diffuse in Occidente grazie al commercio dei veneziani con l'Oriente si iniziarono a diffondere anche tutta una serie di varianti della bevanda, comprese le primissime versioni di caffellatte che cominciarono ad apparire intorno al del XVII secolo.

La bevanda antenata del cappuccino è stata identificata proprio in una di queste varianti: si chiama kapuziner ed era molto diversa dal cappuccino moderno, composta da caffè infuso mescolato a una piccola quantità di crema o latte e a volte zucchero. Sembra piuttosto certo che si sia diffusa a Vienna proprio nel corso del XVII secolo, ma su chi l’abbia inventata e come circolano diverse storie e leggende.

Una delle versioni più diffuse attribuisce l’invenzione del primo kapuziner al frate cappuccino Marco d’Aviano, inviato a Vienna nel 1683 Vienna come diplomatico da Papa Innocenzo XI per sostenere la formazione di un'alleanza anti-turchi. Sembra che in una caffetteria il frate bevve il caffè ma lo trovò troppo amaro, così chiese latte o panna per addolcirlo: così sarebbe nata la nuova bevanda, chiamata “kapuziner” in onore dell’ordine monastico di appartenenza dell’uomo.

Il locale dove si recò Marco d’Aviano era, secondo la storia, proprietà di Franciszek Jerzy Kulczycki, un nobile e soldato polacco noto come uno dei primissimi caffettieri d’Austria. Proprio lui è protagonista di un’altra versione molto diffusa dell’invenzione del cappuccino: secondo questa leggenda fu proprio Franciszek Jerzy Kulczycki ad aggiungere latte, miele e spezie al suo caffè per addolcirlo e a bevanda "kapuziner" solo per via del colore, simile al saio dei frati cappuccini.

Una terza versione vuole che la paternità del cappuccino sia di un terzo personaggio, Johannes Theodat, l’armeno che secondo nuove scoperte è stato colui che ha aperto la prima "casa del caffè" a Vienna nel 1685, primato che fino a poco fa veniva attribuito a Kulczycki. Secondo questa versione della storia il primo ideatore del kapuziner sarebbe proprio lui.

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L'arrivo in Italia e la trasformazione nel moderno cappuccino

All’epoca del territorio austroungarico la versione austriaca del kapuziner arriva nel nord Italia e in particolare nel Friuli Venezia Giulia dove inizia a diffondersi a partire dal 1700. Dura poco nella sua versione originale: a Trieste, infatti, viene arricchita con nuovi aromi, spezie e panna montata, ma ancora non diventa il cappuccino moderno.

La bevanda moderna che conosciamo noi inizia a prendere forma solo nel XX secolo, quando arrivano in Italia le macchine per l’espresso. Proprio questi macchinari, infatti, permettevano di estrarre il caffè sotto pressione, ottenendo un gusto più intenso e una crema densa sulla superficie del caffè.

La primissima attestazione di cappuccino moderno la abbiamo negli anni Trenta, sempre a Trieste, dove compare questo caffellatte montato col vapore e servito con cannella e cioccolato in scaglie. La bevanda ha subito un grandissimo successo e si diffonde in pochissimo tempo in tutte le piazze italiane più appassionate di caffè, tra cui Torino, Venezia, Milano, Roma, Firenze, Napoli e Reggio Calabria.

Sempre in questo periodo i ristoranti, approfittando dell’enorme diffusione della nuova bevanda, iniziano a servirla anche a pranzo, trasformando il cappuccino in una preparazione da consumare sempre prima durante la giornata, fino a diventare un must esclusivo della colazione. Possiamo affermare quindi che il cappuccino non è solo italiano, solo austriaco o solo arabo, ma è frutto delle tradizioni di tutte e tre le culture che, in modo o nell’altro, ne hanno influenzato la nascita e la diffusione.

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Tipologie di cappuccino

Il cappuccino ne ha fatta di strada da quando si chiama kapuziner e oggi, non c’è dubbio, è una bevanda simbolo dell’Italia: nel nostro Paese, come tutto ciò che consideriamo tradizionale, deve essere preparato rigorosamente in modo classico. Ma ormai il cappuccino è diffuso in tutto il mondo e questo lo ha portato a evolversi in tantissime varianti diverse.

Tra le più semplici puoi trovare il cappuccino chiaro o scuro, due tipologie che si differenziano per la minore o maggiore quantità di espresso, il cappuccino d’orzo preparato con orzo al posto di caffè o il cappuccino con panna, decorato con un ciuffo di panna, del cacao o delle scaglie di cioccolato.

Soprattutto nella stagione autunnale o in quella invernale puoi incontrare il cappuccino speziato, la cui preparazione viene completata con l’aggiunta di spezie quali cannella, noce moscata o polvere di anice stellato, oppure il cappuccino aromatizzato ai gusti più vari, dalla nocciola, al pistacchio, al caramello. L’estate, invece, è il periodo del cappuccino freddo, che si differenzia per l’aggiunta di ghiaccio e per la montatura del latte effettuata tramite il mixer.

La variante più particolare, e anche più detestata da tantissimi italiani, è l’iconico frappuccino americano, una bevanda dolce e cremosa ideata e brevettata dalla della catena di caffetterie Starbucks e che si ispira proprio al nostro cappuccino. Il nome della bevanda deriva dall’unione delle parole “frappè” e “cappuccino”, mentre la ricetta preveda un’unione particolare di cappuccino freddo e frappè.

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