Renad Atallah è una bimba nata e cresciuta nella Striscia di Gaza che a causa dei bombardamenti non può andare a scuola. Coltiva la sua passione per la cucina facendo video tutorial con i pacchi alimentari.
Mentre tutto brucia i bambini fanno ciò che devono fare i bambini: vivere la loro infanzia. Questo è il bellissimo messaggio che lancia Renad Atallah, piccola palestinese di 10 anni, che è diventata una delle influencer più apprezzate dell'anno raggiungendo 850 mila follower su Instagram e 500 mila su TikTok. Ma cosa rende questa bambina così speciale? Cucina splendide ricette con il cibo degli aiuti umanitari.
La bambina, nativa di Deir el-Balah, nella parte centrale di Gaza, ha un seguito immenso sia nel mondo sia nella stessa Gaza. La sua resilienza, il suo sorriso contagioso e luminoso sono visti come un raggio di speranza per i bambini palestinesi intrappolati nel caos brutale di questi ultimi 10 mesi. Ad Al Jazeera la piccola dice che ha sempre amato cucinare, anche prima che iniziasse la guerra, e seguiva con passione i video sui social. Quando è cominciato il massacro "ha iniziato a cucinare con la sua famiglia usando qualsiasi ingrediente fosse disponibile, spesso quelli delle cassette degli aiuti umanitari, contenenti principalmente prodotti secchi e cibo in scatola".
Renad ora dovrebbe essere in quinta elementare ma non mette piede a scuola da quasi un anno a causa dei bombardamenti israeliani. In questa impresa viene aiutata da Nourhan Ataullah, la sorella di 25 anni, una farmacista che a causa dei bombardamenti si è ritrovata a fare la social media manager per la sorella minore. La sua difficoltà più grande, dice, è quella di creare contenuti che tengano ben presente un fattore che sottovalutiamo: non tutti a Gaza hanno accesso a cibo e acqua, soprattutto nella parte del Nord, isolata dal resto dell'enclave dalle forze israeliane, quindi i suoi video devono essere comunque morigerati.
Le due sorelle ricordano i primi giorni della guerra di Israele a Gaza, quando a Deir el-Balah finirono completamente la farina, i prodotti in scatola e le verdure; tutti i panifici erano stati bombardati. Tutto ciò che restava loro per cucinare era un po' di farina per fare da sole delle pagnotte. Le persone hanno dovuto imparare l'arte del razionamento molto in fretta. "Tutti cuocevano il pane in un forno di fango e lo dividevano", dice Nourhan. "Siamo una famiglia di 10 persone. Se ci sono 20 pezzi di pane, ogni persona ne avrebbe due e per quel giorno o li mangiavi tutti in una volta o li mangiavi durante il giorno".
L'arrivo dei primi aiuti alimentari è stato "come un tesoro" dice la farmacista e ora la maggior parte dei video pubblicati sfruttano gli aiuti umanitari. I contenuti della bambina sono molto importanti anche perché raccontano i problemi che devono affrontare gli sfollati di Gaza, come la carenza di acqua e di generi alimentari essenziali, tutte cose che spesso ignoriamo o fingiamo di ignorare.
Secondo un recente rapporto di Refugees International, a novembre le autorità israeliane hanno isolato la striscia di Gaza settentrionale da quella meridionale e hanno limitato l'accesso al nord per le Nazioni Unite e altre agenzie umanitarie. La carenza di cibo a Gaza ha raggiunto livelli insopportabili, secondo l'Integrated Food Security Phase Classification, con oltre due milioni di persone che affrontano un'insicurezza alimentare acuta: tradotto in parole povere significa che spesso non hanno accesso a beni alimentari basilari. A giugno un gruppo di esperti indipendenti delle Nazioni Unite ha detto che la carestia è già arrivata a Gaza, sono passati 4 mesi e le cose sono solo peggiorate. Quasi il 45% dei decessi dei bambini sotto i cinque anni in tutto il mondo è legato alla malnutrizione, secondo l' Organizzazione Mondiale della Sanità, una cifra che sta aumentando a causa del conflitto in Medio Oriente.
I video di Renad Atallah stanno umanizzando questa guerra assurda e mostrano come i bambini cercano, in ogni istante libero dalla morte, di provare a vivere la loro infanzia, continuando a sorridere.