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Women on fire
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27 Settembre 2024
18:00

Chi è Luisa Spagnoli, l’imprenditrice che ha lasciato il segno anche nella gastronomia

Una donna intelligente, caritatevole e intraprendente che ha cambiato l’Italia: Luisa Spagnoli è stata tutto questo e molto di più. Oggi il suo nome è associato soprattutto alla moda, ma lei è la mente dietro al cioccolato fondente Luisa e all’iconico Bacio Perugina.

A cura di Martina De Angelis
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Se fosse nata in quest’epoca Luisa Spagnoli spopolerebbe su tutti i social, invece è nata e vissuta all’inizio del Novecento e oggi il suo nome non viene ricordato abbastanza. O meglio: è associato a uno dei suoi due grandi imperi, quello della moda, ma forse non sai che è stata fondamentale anche per la gastronomia.

Ti dice niente il cioccolato fondente Luisa? E il Bacio Perugina? Sono entrambi prodotti ideati da Luisa Spagnoli, esempio splendente di successo imprenditoriale di una donna in un’epoca in cui le donne non avevano ancora rilevanza sociale.

Un esempio per le donne di oggi di un’imprenditrice che, dotata di un cervello sopraffine ma anche di tanta umanità, è riuscita ad avere successo in non uno ma ben due settori, creando prodotti così iconici da essere amati ancora oggi decenni dopo la sua scomparsa.

Le dolci intuizioni di Luisa: l’invenzione del cioccolato fondente Luisa

Luisa Sargentini, questo il suo nome di battesimo, nasce a Perugia nel 1877 in una famiglia molto povera e si sposa giovanissima con Annibale Spagnoli, di cui prende il nome. Da subito creativa e piena di idee, Luisa rileva con il marito una drogheria nel centro di Perugia e lì inizia il suo viaggio nella gastronomia tra confetture, confetti, caramelle e cioccolato.

Il 1907 è l’anno della svolta: con tre soci, tra cui Francesco Buitoni dell’omonimo pastificio, Luisa e il marito fondano Perugina e la gestiscono direttamente insieme a Giovanni Buitoni, figlio di Francesco. L’azienda si concentra sulla manifattura semi-artigianale e passa totalmente nelle mani di Luisa quando gli uomini vengono arruolati nella Prima guerra mondiale.

La prima grande idea arriva nel 1919 con il cioccolato fondente Luisa al 51% di cacao, ideato proprio dall’imprenditrice per non sprecare in quegli anni così difficili lo zucchero troppo caramellato. Lo mette sul mercato a prezzi competitivi e lo rende accessibile a tutti, e il resto è storia: il cioccolato fondente Luisa è diventato oggetto di brevetto e caratterizza tutt’ora il cioccolato Perugina.

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La nascita del Bacio Perugina

La vera idea geniale, quella che cambierà per sempre la storia dell’azienda, Luisa la ha nel 1922. Si accorge che, alla fine della giornata di lavoro, in fabbrica avanza tanto cioccolato e tante granelle di nocciole. Per non sprecarli inventa un cioccolatino con un cuore di gianduia e granella di nocciole: è nato il Bacio Perugina, di cui ti proponiamo la ricetta per provare a farlo in casa.

All’inizio lei chiama “cazzotto” perché le ricorda la nocca di una mano, poi interviene Giovanni Buitoni e propone il nome con cui oggi tutti identifichiamo uno dei cioccolatini più iconici d’Italia. A questo punto ormai l’azienda è tutta di Luisa: nel 1923 suo marito lascia la Perugina (si separa da lei, che inizia una relazione con il futuro compagno di vita Giovanni Buitoni) ed è lei a gestire la compagnia insieme ai suoi figli.

Qui Luisa dimostra anche la sua grande umanità e la sua difesa dei diritti sociali dei suoi dipendenti (per la maggior parte donne), per cui fonda un asilo nido nello stabilimento di Fontivegge e spacci aziendali dove le operaie possono fare la spesa dopo il lavoro, oltre a portare avanti una serie di opere di beneficienza che la rendono molto amata.

Secondo un racconto che sa di leggenda l'idea del messaggio tra l'incarto e il cioccolatino al direttore artistico dell'azienda all'epoca, Federico Seneca, ispirandosi ai messaggi brevi e segreti scritti da Luisa per il suo amore Giovanni, recapitati avvolti ttorno ai cioccolatini che poi gli mandava perché li controllasse.

Dal cioccolato alla moda

Luisa non si ferma e dopo aver conquistato il mondo dei dolci si lancia in un nuovo progetto negli anni del dopoguerra. Inizia ad allevare conigli d’Angora, accuditi e pettinati per creare scialli e boleri di lana d’angora senza che venissero uccisi o tosati. Il risultato furono capi eleganti, raffinati e made in Italy al 100%.

Preso la voce si diffuse, la produzione si ampliò e iniziò a comprendere varie tipologie di indumenti e il nome Luisa Spagnoli fece il giro del mondo, diventando un marchio sinonimo di eleganza e un brand indossato dalle stelle dell’epoca, tra cui Sofia Loren, Anna Magnani e Esther Williams.

Purtroppo Luisa non vedrà mai il successo delle sue creazioni: morirà prematuramente nel 1935 per malattia, e sarà suo figlio Mario  a trasformare l’azienda di abbigliamento nell’icona che conosciamo oggi, mentre il resto della famiglia continua a portare avanti l'eredità di uno dei cioccolatini più amati d'Italia, realizzato negli anni anche in varie edizioni speciali.

Tra moda e gastronomia Luisa Spagnoli ha segnato la storia dell’Italia con le sue idee e le sue invenzioni, prima tra tutti il mitico Bacio Perugina, rappresentano uno dei molti orgoglio dell’imprenditoria italiana. Una storia di successo tutta al femminile che può essere di grande inspirazione anche per le donne di oggi.

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A cura di
Martina De Angelis
Giornalista laureata e “tesserata”, amo prima di tutto mangiare: datemi un piatto di pasta e mi renderete una donna felice. Scrivere di cibo è la naturale conseguenza, l’unione di due grandi passioni. Soprattutto, amo raccontare le storie che ci sono oltre il piatto o l’ingrediente. Quando non scrivo, ho una passione viscerale per la lettura, adoro viaggiare, suonare il pianoforte e perdermi tra boschi e montagne.
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