video suggerito
video suggerito
13 Febbraio 2025 17:28

Chi è Hélène Darroze: la chef francese che ha stravolto la tradizione esaltandola

Hélène Darroze, classe 1967, è una delle più importanti chef del mondo. Titolare di ben 6 Stelle Michelin, è l'erede di una leggendaria famiglia di osti ma lei ha saputo rinnovare quella tradizione pur restando fedele a se stessa. La cuoca francese è ospite di MasterChef 14.

54
helene-darroze

Una narratrice di sapori, una custode delle tradizione gastronomiche francesi e una donna che ha saputo costruire un'identità culinaria unica, basata sull'emozione e sulla memoria. Questa è Hélène Darroze, molto più di una chef stellata. Nata il 23 febbraio 1967 a Mont-de-Marsan, nelle Landes, una regione nel sud-ovest della Francia, Hélène Darroze è l'erede di una dinastia di cuochi che hanno plasmato la gastronomia francese per generazioni. La sua storia è un intreccio di tradizione, passione, talento e impegno, che l'ha portata a conquistare le cucine più prestigiose del mondo e a diventare un'icona della cucina contemporanea.

Chi è Hélène Darroze

Hélène Darroze rappresenta la quarta generazione di una famiglia di chef. Il suo bisnonno, nel 1895, fondò l'Auberge Le Relais a Villeneuve-de-Marsan, dando il via a una tradizione culinaria che si è tramandata di padre in figlio. I suoi nonni, Jean e Charlotte, e poi suo padre, Francis, hanno continuato a portare avanti l'eredità di famiglia, insegnando a Hélène l'amore per la cucina e il rispetto per gli ingredienti. Suo cugino Alain è uno chef molto famoso in Francia, cuoco ufficiale dell'Eliseo.

helene-darroze-masterchef

Fin da piccola Hélène è stata immersa in un mondo fatto di profumi intensi, di pentole che borbottavano sul fuoco e di clienti abituali che si sedevano ai tavoli per assaporare piatti preparati con dedizione. Eppure, nonostante questa vicinanza al mondo della ristorazione, il suo destino sembra altrove, ben lontano alle orme familiari, per "colpa" della giovane donna. Hélène è infatti portata per lo studio, ha il massimo dei voti e la famiglia le dice che se non fosse stata una brava studentessa, sarebbe potuta entrare in cucina ma essendo così portata per questo percorso, sarebbe stato un peccato sprecare questo talento, soprattutto per un lavoro così usurante. La giovane si fida e si laurea in economia presso la prestigiosa ESSEC Business School. La sua intenzione è comunque quella di entrare nell'attività di famiglia e infatti si specializza nella gestione alberghiera.

helene-darroze-chef-stellata

Il richiamo della cucina è però troppo forte: invece di seguire una carriera strettamente amministrativa va da Alain Ducasse a chiedere la possibilità di fare uno stage. Lo chef, già allora uno dei più rinomati al mondo, la prende nel suo indirizzo principale: il leggendario ristorante Le Louis XV di Montecarlo. In seguito la Darroze dirà che quella con Ducasse è stata una scuola dura e rigorosa, che le ha insegnato l'importanza della disciplina, del perfezionismo e della valorizzazione degli ingredienti. In realtà Ducasse la prende per lavorare in ufficio e occuparsi della gestione del ristorante, la vede come potenziale braccio destro di un impero in espansione, ma la passione della giovane è davvero genuina e così proprio Ducasse la incoraggia a entrare in cucina, intravedendo un grande talento. Dopo l'apprendistato, nel 1995, Hélène Darroze torna nel ristorante di famiglia e prende in mano le redini della brigata. Un momento cruciale della vita sua e della famiglia Darroze: da una parte c'è la volontà di rispettare la tradizione familiare, dall'altra c'è la necessità di esprimere la propria identità. Il suo approccio pragmatico colpisce subito il bersaglio: propone una cucina autentica, profondamente legata ai prodotti della terra, così come la tradizione familiare le ha insegnato ma al contempo introduce una visione più moderna e delicata, come le ha insegnato Ducasse. Viene eletta "Giovane Chef dell'Anno" dalla Guida Champérard a dicembre, dopo pochi mesi, e "Grande Chef di Domani" nel 1996 dalla Guida Gault-Millau, "antagonista" della Michelin.

helene-darroze-piatti

Dopo quattro anni la vita in provincia comincia a starle stretta, sente anche il bisogno di trovare una propria strada e staccarsi dall'ingombrante pressione di una tradizione familiare secolare, così nel 1999 si decide ad aprire il suo primo ristorante a Parigi, in rue d'Assas, nel VI arrondissement. Contemporaneamente la famiglia vende il locale storico. Qui si esprime al meglio e mette i punti ai due cardini della sua filosofia, basata su emozione e memoria. Fin da subito la critica francese si accorge di aver scovato un cavallo di razza: dopo due anni ottiene la prima Stella Michelin, nel 2003 ottiene anche la seconda. Nel 2019 il ristorante viene totalmente rinnovato e oggi si chiama Marsan, ha ancora le 2 Stelle.

Il successo parigino e un carattere cordiale ma combattivo la portano sulle copertine dei più importanti giornali gastronomici d'Europa e comincia a viaggiare per il mondo ancor più di prima, lei che da sempre ha fatto dei viaggi la sua più grande passione. Questa volta però nei viaggi lavora parecchio, tra ospitate varie, anche perché viene scelta spesso per fare il catering ai grandi eventi della politica mondiale. Questo networking la porta a Londra perché le affidano la cucina del lussuoso hotel The Connaught a Mayfair, uno degli alberghi più belli e prestigiosi del mondo. Dopo un lavoro certosino, nel 2021, la Guida Michelin le assegna le 3 Stelle Michelin, diventando una delle poche donne tristellate del mondo. Nel suo ristorante londinese, Hélène ha portato la stessa filosofia di cucina, adattandola alle aspettative di una clientela cosmopolita. Il menu si distingue per l’eleganza e la precisione, con piatti iconici come l’agnello dei Pirenei con melanzane affumicate e yogurt, o il foie gras servito con spezie dolci e chutney di agrumi e la celebre astice tandoori. In Francia la sua filosofia è un po' diversa ma comunque trasforma i piatti in racconti perché per lei, cucinare, significa trasmettere emozioni, evocare ricordi e costruire un'esperienza sensoriale completa. Ogni piatto nasce da una storia personale, da un viaggio o a un ricordo d'infanzia. Uno dei suoi elementi distintivi è il forte legame con territorio e materia prima. La sua cucina è profondamente radicata nelle Landes, con prodotti come il foie gras, il pollo delle Landes, i funghi porcini e i tartufi, ma è anche aperta al mondo, grazie ai numerosi viaggi che hanno arricchito il suo repertorio gastronomico. La sua sensibilità si riflette anche nella scelta degli ingredienti. Predilige piccoli produttori locali, selezionando con cura ogni elemento del suo menu. Un concetto chiave nella sua filosofia è quello di "cucina di cuore", una cucina che si basa più sulle emozioni che sulla pura tecnica.

Immagine
Quello che i piatti non dicono
Segui i canali social di Cookist
api url views