Può sembrare una domanda scontata, e invece non lo è: anche se in Italia si mangiano circa 5 milioni di pizze al giorno, non siamo noi il Paese che ne consuma di più.
Quando si dice pizza, si dice Italia: riconosciuta come un patrimonio culturale intangibile dell'umanità dall'Unesco, la squisita ricetta è uno dei cibi più amati non solo nel paese che le ha dato i natali, ma in tutto il mondo. Di anno in anno, infatti, il consumo di pizza cresce a dismisura in moltissimi ristoranti del mondo, per merito del suo gusto irresistibile, della sua varietà ma anche del suo essere il cibo per eccellenza adatto a momenti di condivisione.
Basti pensare che, nell’ultimo quinquennio, la produzione di pizza ha subito un incremento impressionante in diversi luoghi del mondo, diventando un elemento integrato nelle comunità globali. Tanto che si è raggiunto un vero paradosso: al contrario di quanto si possa pensare, non è l’Italia il paese che consuma più pizza al mondo.
Ebbene sì, nella particolare classifica dei paesi del mondo che consumano una maggiore quantità di pizza l’Italia non è in testa. Viene battuta infatti da due nazioni che hanno fatto della pizza una vera e propria ragione di vita.
A livello globale sono gli Stati Uniti a stravincere, con i numeri incredibili di 90.000 pizzerie attive in tutto il territorio (ricerca BoldData), circa 13 kg di pizza consumati a testa in un anno e una percentuale del 93% degli americani che consuma la pizza almeno una volta al mese. Insomma, la specialità approdata in America grazie agli immigrati italiani oggi è un vero must che ha anche dato vita a varianti tutte locali come la deep dish pizza di Chicago e la famigerata pizza con l’ananas (la cui origine però è rivendicata anche dai canadesi).
In Europa, invece, il primato non ce lo toglie nessuno: secondo i dati più recenti gli italiani consumano un quantitativo di pizza che si stima intorno ai 7.6 kg l'anno a testa. In seconda posizione, invece, si piazzano gli spagnoli con 4.4 kg, mentre i nostri cugini d'Oltralpe, i francesi che fino a qualche anno fa erano i maggiori consumatori di pizza del Vecchio Continente, arrivano terzi a pari merito con i tedeschi (4.2kg). Anche nel caso della Francia sono nate delle versioni locali tutte particolari come la flammkuchen, la tarte flambée alsaziana.
A seguire, nella classifica dei maggiori estimatori della pizza troviamo britannici, belgi e portoghesi, mentre gli austriaci chiudono la classifica europea con soli 3.3 kg. Oltre i confini dell’Europa spicca il Brasile, che si conferma uno dei paesi al mondo con il più alto consumo di pizza. La pizza brasiliana è unica, anche perché integra nei condimenti ingredienti locali come il catupiry (un tipo di formaggio), il mais e la banana.
In crescita anche il consumo in Asia, dove storicamente la pizza era meno diffusa tra gli abitanti locali, che preferivano invece consumare cibo tipicamente asiatico. Negli ultimi anni, invece, soprattutto in Cina è cresciuto incredibilmente il consumo della pizza grazie anche a un vero boom del cibo d’asporto, mercato in cui la pizza di conferma leader indiscusso.
Ovviamente la pizza è uno dei must culinari del nostro paese, e in Europa riguardo a consumo e preparazione della pizza non ci batte nessuno. Basti pensare che, secondo i dati pubblicati da Cna a giugno 2022, dati relativi all’anno 2021, il nostro paese vanta circa 121.200 esercizi specializzati nella produzione e/o nella vendita di pizza. Un numero significativo, che conferma quanto gli italiani amino la loro specialità più conosciuta. Infatti su una popolazione tra i 60 e i 70 milioni di abitanti, si consumano ogni giorno circa 5 milioni di pizze tra pizze rotonde, al taglio, al tegamino e al metro. Come conferma ulteriore di quanto la pizza sia radicata nell’alimentazione e nella cultura italiana spicca il numero dei professionisti: si stima infatti che, in tutta la penisola, lavorino circa 15 mila pizzaioli.
Fonte: Ricercaitaliana.it