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9 Giugno 2024 15:00

Che cos’è l’okra, la verdura esotica che dovresti imparare a usare

Originaria dell’Africa e molto diffusa nelle cucine più varie, da quella indiana a quella del Sud degli USA, l’okra è conosciuta anche come gombo ed è una verdura esotica davvero particolare.

A cura di Martina De Angelis
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Una verdura che sembra un peperoncino, ha un sapore che ricorda gli asparagi e una consistenza un po’ gelatinosa: si chiama okra, oppure gombo, ed è diffusa in diverse parti del globo ma ancora poco conosciuta in Italia. È un ortaggio che si trova spesso nelle cucine più varie, da quella indiana a quella brasiliana, da quella dell’Asia Minore a quella degli stati del Sud degli USA, ma nel nostro paese fa ancora fatica a imporsi. Esistono, attualmente solo delle micro coltivazioni sperimentali concentrate in Sicilia e in parte anche in Sardegna.

Eppure l’okra è un ortaggio che dovresti imparare a conoscere a utilizzare in cucina, perché ha un gusto davvero particolare, è un ingrediente molto versatile ed è anche ricchissima di proprietà benefiche per l’organismo.

Che cos'è l'okra

L’okra è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Malvacee che probabilmente è originaria dell’Africa, ma che oggi viene coltivata in generale nei paesi caldi, in particolare in Asia e Asia minore. È facilmente riconoscibile per i fiori molto grandi e tendenti al giallo, motivo per cui è spesso usata come pianta ornamentale. Questa pianta produce i frutti omonimi, che crescono solo nei mesi più caldi dell’anno e hanno una forma particolare che ricorda un mignolo, motivo per cui uno dei loro soprannomi più diffusi è “dita di donna”. La forma ricorda anche quella di un peperoncino verde, ma è l’unica somiglianza.

L’okra è croccante e duro all’esterno ma più gelatinoso all’interno, mentre il sapore è molto particolare, un connubio di gusti che ricordano sia il sapore raffinato degli asparagi sia quello più incisivo dei carciofi.

I baccelli dell’okra, per essere mangiati, devono essere raccolti ancora acerbi, massimo 8 giorni dopo la fioritura, altrimenti diventano troppo fibrosi e non sono più buoni. E anche una volta raccolti devono essere mangiati in fretta, entro pochi giorni: sono particolarmente deteriorabili ma reagiscono bene alla conservazione in frigorifero.

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Tutte le proprietà dell’okra

Uno dei molti motivi per cui dovresti provare a conoscere e utilizzare l’okra è che si tratta di un alimento decisamente benefico per il nostro organismo. Prima di tutto è ricco di vitamina A, B1, B2, B6, C, ma contiene anche contiene un'elevata quantità di acido folico e di e minerali come calcio e zinco. Proprio per questo motivo contribuisce ad abbassare il colesterolo e la quantità di zuccheri nel sangue, e inoltre aiuta la digestione perché ricco anche di fibre.

L’okra è composto in buona parte dall0acqua e quindi, grazie al suo effetto idratante, aiuta a ridurre i gonfiori di pancia, oltre a essere poco calorico: 100 grammi di okra contengono poco più di 30 calorie, caratteristica che rende questa verdura adatta per i regimi dietetici o per chi vuole seguire uno stile alimentare sano.

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Come si usa l’okra in cucina

Ora sai cosa è l’okra, quale è il suo sapore e quali sono le sue proprietà, ma come si usa in cucina? L’okra è un ingrediente molto versatile che puoi utilizzare sia crudo sia cotto, a patto di non usare una cottura troppo aggressiva ma di preferire invece un fuoco basso e lento.

Una versione molto diffusa e comune dell’okra la vede passata nella farina di mais e fritta nell’olio di girasole, un'alternativa naturale ma gustosissima delle comuni patatine fritte. Si prepara in Lousiana in occasione del celebre Mardi Gras di New Orleans, ma non fritto di trova anche in una ricetta iconica dello stesso stato americano, il gumbo, una zuppa di pesce cremosa.

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Infatti l’okra si presta benissimo a essere aggiunta a minestre, risotti e zuppa, ma anche per essere usata a crudo in insalate fredde. In generale, puoi usarla esattamente come utilizzi altri ortaggi come melanzane e zucchine, ma non solo: puoi anche tritarla fine e aggiungerla al mix per il soffritto. In molti paesi dai semi viene ricavato un olio da tavola, mentre dalla macinatura di ottiene una polvere particolare usata come alternativa al classico macinato di caffè e con cui si preparano delle tisane rilassanti.

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