Frutto esotico diffuso in Centro America e poco conosciuto in Occidente, ma sorprendentemente coltivato in Sicilia, lo zapote nero è un frutto davvero particolare: simile ai cachi, di cui è cugino, ha la polpa nerissima, la consistenza di un budino e il sapore di puro cioccolato. Così buono che ne andavano matti anche i Maya.
Esiste un frutto che ha la consistenza di budino, il sapore del cioccolato e le calorie di un semplice frutto: sembra un sogno e invece è un vero prodotto naturale. Si chiama zapote nero (“black sapote” in inglese) ed è il frutto della pianta Diospiros digyna tipica dell’America Centrale, in particolare di Messico, Repubblica Domenicana, Cuba e Guatemala.
È soprannominato proprio “frutto del cioccolato” per la sua somiglianza con un budino al cioccolato e, anche se potrebbe sembrarti un prodotto ideato a tavolino, in realtà è un frutto totalmente naturale e anche piuttosto antico: proprio per il suo sapore particolarissimo veniva già consumato ai tempi dei Maya, che sembra ne andassero matti.
Lo zapote nero appartiene alla famiglia dei cachi, e proprio a questi frutti assomiglia nella forma, ma purtroppo è ancora piuttosto difficile da reperire in Occidente: le piantagioni si trovano soprattutto in Messico o tra le isole Caraibiche, perché il clima caldo ne favorisce la coltivazione. Ultimamente però lo zapote sta iniziando a essere coltivato anche in alcune zone della Sicilia, dove il particolare clima si presta sempre di più alla crescita di piante e frutti di solito esclusivamente tropicali.
La bellezza dello zapote nero non è solo nella sua bontà, ma anche e soprattutto nelle sue proprietà nutrizionali: nonostante al gusto sembri in tutto e per tutto un budino alla cioccolata, quindi un dolce, da tutti gli altri punti di vista ha i valori di un frutto.
Prima di tutto ha pochissime calorie, poco più di 40 per 100 grammi di prodotto, caratteristica che lo rende perfetto per i regimi dietetici, quando hai voglia di un dolce: considera che la stessa quantità di cioccolata, 100 grammi, ha circa 500 calorie.
Lo zapote nero contiene buone dosi di calcio e fosforo ed è un’ottima fonte di fibre, grazie alle quali è un valido alleato del processo digestivo e aiuta a dare un senso di sazietà prolungata. Anche dal punto di vista vitaminico lo zapote è molto ricco: ha la vitamina B6, ottima per combattere l’anemia e i sintomi della spossatezza, e la vitamina E, ottima per il bilanciamento ormonale.
A detta di tutti quelli che lo hanno assaggiato, il vero punto di forza dello zapote nero è il suo gusto irresistibile, dolce e cremoso e con un sapore che ricorda il cioccolato e la banana. Un vero e proprio budino naturale, a patto però che lo consumi quando è maturo: se non è al massimo della sua maturazione, infatti, risulterà invece acida e immangiabile.
Capire quando lo zapote è maturo è facile, perché quando è ancora acerbo la buccia esterna è di colore verde acceso, mentre quando arriva alla giusta maturazione diventa gallina, quasi tendente al marrone. Anche la consistenza indica il grado di maturazione – quando è pronto il frutto è morbido al tatto – ed è utile saper riconoscere il colore della polpa: più è nera e lucida più lo zapote è pronto per essere mangiato.
Lo zapote, proprio come avviene con i suoi cugini cachi, può essere gustato in purezza da solo, tagliato a metà e raccolto col cucchiaio come se fosse davvero un budino. Spesso nella sua terra d’origine viene spalmato su pane o fette biscottate, magari dopo averlo lasciato per un po’ in frigorifero, proprio come se fosse una crema al cioccolato. Non è raro trovarlo usato al posto del cioccolato per fare mousse, budini, gelati, torte, biscotti ma anche bevande come i frullati o granite.
In Messico lo zapote nero viene consumato anche con l'aggiunta del vino Porto oppure con altri liquori come rhum e brandy, a volte con un’ulteriore aggiunta di zucchero di canna e cannella.