Usatissima in Malesia, Thailandia e Indonesia, la radice ha una storia molto antica, e oltre essere usata in cucina viene da sempre impiegata come medicinale miracolo per i particolari poteri benefici che le sono stati attribuiti nel corso dei secoli.
Sono tantissimi i prodotti alimentari e ingredienti arrivati dall'Asia usati sempre più frequentemente anche in occidente, come la salsa di soia, i semi di sesamo o il curry, solo per citarne alcuni. A questo elenco si è aggiunta, ultimamente, anche la galanga: è una radice particolare dal sapore molto intenso, così usata nel sud est asiatico da essere definita “lo zenzero tahilandese”.
E a primo impatto, infatti, dello zenzero ha molto. Quando si impara a conoscerla, però, ci si rende conto che ha delle caratteristiche molto particolari, che ha grandi benefici per il corpo e che, secondo antiche credenze, ha anche dei poteri a dir poco miracolosi.
La galanga, il cui nome scientifico è Alpinia Officinarum, è una radice originaria dell’Asia Orientale, particolarmente diffusa in Thailandia ma molto usata anche in Malesia e Indonesia. Si tratta della parte commestibile di una pianta che cresce in zone molto umide, perché per sopravvivere ha bisogno di grandi quantità di acqua, dal sapore particolarmente pungente tendente al piccante.
Come molte radici, la galanga è ricchissima di proprietà ideali per l’organismo, soprattutto se consumata fresca. Nel corso dei secoli, addirittura, le sono stati attribuiti poteri miracolosi: sembra che già nell’antico Egitto venisse usata perle fumigazioni, mentre nel Medioevo veniva usata per un popolarissimo liquore speziato perché, secondo la leggenda, era in grado di stimolare la virilità maschile.
E non solo. La santa del X secolo Ildegarda di Bingen, la chiamava la “spezia della vita” e la usava per curare il "mal di cuore", mentre altre credenze volevano la galanga addirittura in grado di cacciare gli spiriti maligni.
Al di là delle storie e delle leggende, la galanga contiene davvero degli elementi che fanno molto bene al nostro organismo. Prima di tutto, è un grande digestivo naturale ed è quindi perfetto per combattere nausea e gonfiori addominali.
Tra le sue proprietà si annovera l’essere un valido tonico naturale, avere funzioni antibatteriche e aiutare a combattere dolori articolari e muscolari. Secondo la medicina cinese, ambito in cui è molto utilizzata, cura anche i problemi respiratori: una tisana di galanga, infatti, è ritenuto un ottimo rimedio per raffreddore e tosse.
In Italia è molto difficile trovare la galanga fresca: si può provare a chiedere in negozi alimentari etnici, ma normalmente la si trova con maggiore facilità secca o in polvere, una tipologia dal sapore molto più aromatico. Se doveste trovarla fresca, ricordate di seguire alcune accortezze per riuscire a conservarla qualche giorno: non tenetela all’aria, ma inseritela in un sacchetto di carta o in un tovagliolo, meglio ancora se riposta in frigo. L’umidità e l’aria, infatti, ne favoriscono il deperimento. Conservate la vostra radice di galanga intera, e tagliate solo i pezzi che vi servono con le mani, tagliandoli con le mani.
Visto il suo sapore intenso, la galanga viene usata per insaporire e rendere più piccanti i piatti. Può essere usata, ovviamente per preparare i piatti più famosi della asiatica – è molto usata, per esempio, nella famosa tom kha gai, la zuppa di pollo thailandese – ma può essere impiegata anche in ricette occidentali.
È ottima, per esempio, per dare una spinta di sapori ai risotti o alle preparazioni alla base di legumi, e si sposa bene anche con la carne e il pesce, per via del suo aroma che risulta fruttato, con un retrogusto di vaniglia. In Asia la usano spesso con aglio, limone, peperoncino o pepe bianco.
E se volete goderne a pieno i molti benefici, usatela come ingrediente per tè e tisane: basta metterne in infusione per 10 minuti una piccola quantità secca o un pezzetto fresca in acqua bollente, filtrare il tutto e goderne il potere rigenerante. Ancora più efficace se consumata prima dei pasti.