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20 Maggio 2024 11:00

Cerimonie e riti del tè nel mondo: dall’Inghilterra al Giappone, passando per la Russia

Per noi il tè è una semplice bevanda calda confortevole e gustosa, ma in alcune parti del mondo è molto più di questo: il momento del tè diventa un vero e proprio rito tradizionale, un'esperienza sociale e sensoriale parte integrante di diverse culture, da quella cinese a quella inglese.

A cura di Martina De Angelis
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Il è una delle bevande che ha segnato maggiormente la storia e la cultura dell'umanità, conquistando milioni di persone con i suoi sapori ricchi e raffinati. La sua storia è antichissima: inizialmente era un infuso usato per scopi medicinali, poi con il tempo divenne così apprezzata che gli uomini iniziarono a portare le foglie nei viaggi, condividerle e diffonderle nelle parti più varie del mondo. Così il tè iniziò ad assumere sempre più sfumature culturali differenti e pian piano cominciarono a nascere modi di preparalo e di condividerlo diversi a seconda dei popoli che incontrava. Il momento del tè divenne così per molte culture un momento sociale così importante da essere ritualizzato.

Oggi esistono tante varietà di rituali e cerimonie quante sono le varietà del tè, e noi ti accompagniamo a scoprire le più antiche, le più particolari, le più affascinanti, in un viaggio che ti condurrà dalla Cina al Marocco, dalla Turchia al Giappone, dall'Inghilterra al Tibet.

La cerimonia del tè cinese: il Gong fu cha

Il legame del tè con la Cina è più che stretto: sembra infatti che tutto sia nato proprio qui, la terra dove le foglie di tè venivano usate prima di tutto come medicina. E non solo, secondo alcuni scienziati le piante odierne di Camellia sinensis sarebbero proprio le eredi di alberi di tè selvatico che esistevano in Cina prima dell'era dei ghiacciai. Il tè nel corso dei secoli ha assunto un ruolo fondamentale nella vita dei cinesi, che ha hanno un infuso diverso per ogni periodo dell'anno e per ogni occasione sociale. Proprio per questo il rito del tè più affascinante, complesso e antico è proprio quello cinese: la sua prima menzione risale al XVII secolo.

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Gong fu cha, la cerimonia del tè cinese

Si chiama Gong fu cha ("tè preparato con maestria") ed è una cerimonia articolata che consente di apprezzare il sapore e l'aroma del tè, ma che vuole anche infondere pace e contemplazione. Avviene in un ambiente rilassante ed è una forma d'arte che richiede una serie di accessori e passaggi precisi, come la selezione e il risciacquo delle foglie di tè, il riscaldamento della teiera e delle tazze e il versamento del tè in un modo specifico.

Le cerimonie del tè giapponesi: il Cha no yu e il Senchado

Il vicino Giappone, nel corso dei secoli, ha sviluppato un fortissimo rapporto con il rituale del tè. Antico quanto quello cinese, il Cha no you (letteralmente "acqua calda per il tè") prevede la preparazione e il servizio del tè verde in polvere Matcha, di cui il Giappone è grandissimo produttore, attraverso una cerimonia intrisa di simbolismo. I movimenti, precisi e misurati, devono infondere un senso di pace e portare l'ospite a coltivare consapevolezza e apprezzare la bellezza del momento presente.

La cerimonia del tè giapponese viene eseguita solitamente in una Tea house o in una stanza tradizionale giapponese ed è guidata da un maestro del tè: oggi è caratterizzata da un approccio più semplice e minimalista rispetto alla cerimonia antica, più sontuosa e formale.

Proprio per contrastare la rigida etichetta della cerimonia tradizionale, nei secoli il Giappone ha sviluppato una seconda cerimonia del tè meno conosciuta, il Senchado, in cui il tè verde non viene macinato come nel caso del Matcha ma lasciato sfuso e preparato per infusione. Nacque proprio per essere meno codificata e con un approccio più libero volto alla ricerca della semplicità. I tè utilizzati per questo rito sono soprattutto Gyokuro e Sencha di alta qualità e regina incontrastata è la teiera kyusu.

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Cha no yu, la cerimonia del tè giapponese

La cerimonia del tè coreana: il korean dayre

Il rito del tè coreano, nello specifico della Corea del Sud, è molto più recente rispetto agli altri riti orientali: venne introdotto nel 1973 e si è sviluppato dalla filosofia del buddismo zen. È un rituale che si chiama korean darye in cui si utilizza molto i tè verde Panyaro, parola che significa “rugiada di saggezza illuminante”. Si tratta di una cerimonia che vuole rilassare mente e corpo dalla vita frenetica di tutti i giorni e, proprio per questo, si svolge con passaggi e tempi molto precisi e studiati.

Chi prepara e serve il tè è la padrona di casa, che deve munirsi in particolare di teiera, tazzine di stampo orientale e uno strumento tipico della cerimonia coreana, la ciotola di raffreddamento: qui viene versata l'acqua bollente in modo che possa raggiungere la giusta temperatura per l'infusione. Il tè viene poi servito in due tempi prima riempiendo le tazzine dalla prima all’ultima per metà e poi ricominciando dall’ultima fino alla prima e raggiungendo i tre quarti del volume di ciascuna tazzina. In questo modo è sicuro che ciascuno dei presenti abbia la stessa quantità e qualità di infuso.

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Korean dayre, la cerimonia del tè coreano

La cerimonia del tè inglese: l'afternoon tea

Lasciamo per un attimo i complessi riti orientali per raccontarti una cerimonia del tè sicuramente più semplice, ma altrettanto iconica e tipica dell'occidente. È l'afternoon tea inglese, istituito ufficialmente dalla regina Vittoria durante il suo regno ma originario dell'inizio del XIX, quando la duchessa Anna di Berford decise di indire incontri pomeridiani a base di tè accompagnati da stuzzichini dolci e salati.

Conosciuto anche come Five o'clock tea, il tè inglese del pomeriggio oggi è un evento sociale popolare e imprescindibile, servito in tea room o in alberghi di lusso e spesso accompagnato da forme di intrattenimento dal vivo. In questo appuntamento con il tè non possono mancare la teiera e la tazzine, la zuccheriera e la lattiera (il tè inglese è rigorosamente allungato con un goccio di latte) e i piattini di porcellana. Qui gli ospiti potranno servirsi di scones, sandwich, biscotti da tè e mono porzioni di torta, gli stuzzichini tradizionali che di solito vengono serviti su eleganti alzatine.

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La cerimonia del tè marocchina

La preparazione del tè e il momento del servizio hanno un'importanza fondamentale nella cultura del Marocco, dove questa cerimonia è un modo di esprimere l'accoglienza e l'ospitalità. Tipico di questa terra è il tè verde alla menta, infuso preparato con tè verde, foglie di menta fresca e una generosa dose di zucchero, ma anche il tè berbero, una variante usata dai popoli dei territori del sud più forte e concentrato. Viene di solito servito in piccoli bicchieri di vetro stretti e allungati, dove il tè viene versato da una teiera di metallo tenuta molto alta; maggiore è l'altezza, maggiore è la cordialità verso chi lo beve, e inoltre è una tecnica che serve a raffreddare velocemente la bevanda e a ottenere uno strato di schiuma che è segno di qualità e freschezza.

Viene preparato e offerto da una persona di sesso maschile, di solito il padrone di casa o un uomo a lui fidato, che oltre al tè propone anche dolcetti tipici e servito su vassoi d'argento o metallo. Rifiutare il tè è considerato molto scortese, perché è come rifiutare un'offerta di amicizia e di benvenuto.

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La cerimonia del tè in Turchia

La Turchia è uno dei principali produttori di tè al mondo, e infatti anche qui consumare il tè è diventata una pratica molto comune. La cerimonia del tè turca prevede un'infusione di tè nero locale dentro al caydanlik, un servizio di teiere messe una sopra l’altra verticalmente: nella prima si prepara l'infuso molto concentrato, nella seconda si tiene l'acqua bollente che serve per diluire il tè bei bicchieri, molto particolari con la loro forma a tulipano. L'unica aggiunta accettata è quella delle zollette di zucchero, mentre per accompagnare si usano i tipici dolcetti locali chiamati locum. Proprio come nel caso del Marocco, anche in Turchia offrire il tè è un'antica tradizione che simboleggia ospitalità, e il gesto di versarlo è un simbolo di generosità.

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La cerimonia del tè in Turchia

Il tè indiano: il Masala chai

Torniamo in Asia per scoprire una grande tradizione del tè, quella dell'India. Furono gli inglesi a coltivare e produrre tè in questa terra a partire dal 1850, ma tè speziato indiano è tutto frutto della popolazione locale. In antichità infatti gli indiani preparavano il masala, un mix di spezie molto aromatiche come impiego medicinale: è proprio questa mistura che venne unita al tè nero, di solito il fortissimo Assam, per creare il celebre Masala chai, globalmente conosciuto come chai tea.

Chiariamo subito che non esiste una ricetta unica ma infinite combinazioni tra ingredienti e procedimenti diversi; ogni famiglia ha il suo mix di Masala chai, di solito preparato in piccoli negozi o bancarelle. Il mix viene messo in infusione nell'acqua e una volto pronto viene filtrato per essere servito in caratteristiche ciotole di terracotta "usa e getta" (alla fine si rompono, per evitare che qualcuno di casta inferiore le abbia toccate) insieme a latte, altre erbe fresche e zucchero. Il risultato è una bevanda fortemente aromatica, a tutti gli effetti una componente quotidiana della vita di qualsiasi indiano e un simbolo di ospitalità, amicizia e condivisione.

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Masala chai, cerimonia del tè indiano

Il rito del tè in Russia

La Russia non è il primo paese che viene spontaneo ad associare il tè, e invece anche qui è un rito di una certa importanza, una tradizione arrivata tramite i mongoli nel 1638 ma che ha preso piede solo nel 1870, quando si è iniziato ad usare il tè nero sfuso. È questa varietà il protagonista assoluto del rito del tè in Russia insieme al samovar, un bollitore di metallo ereditato dai mongoli, dotato di un rubinetto che permette di versare sempre acqua calda per preparare il tè e diluirne l'intensità. Nella parte superiore è presente una teiera più piccola in cui si prepara l'infuso molto forte e molto concentrato chiamato zavarka.

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Una volto pronto, la padrona di casa versa la bevanda e la diluisce con l'acqua del samovar a secondo dei gusti degli ospiti; i bicchieri di solito sono di vetro e sono inseriti in appositi contenitori di metallo dotati di un piccolo manico per non bruciarsi. Secondo la tradizione il tè si può arricchire con miele o zucchero, e di solito viene servito con biscottini tipici e syrniki, frittelle di formaggio spesse servite con della confettura.

Il tè tibetano a base di latte di yak

Meno conosciuto rispetto agli altri rituali, il momento del tè in Tibet è una vera e propria esperienza. Ai forestieri in visita infatti, di solito seduti intorno al focolare, viene offerto come segno di ospitalità il Bò cha, una bevanda davvero unica al mondo: si tratta di tè nero bollito in una pentola d'acqua a cui si aggiungono sale e burro di latte di yak. Il composto viene emulsionato fino a che non si ricava una bevanda densa e corposa, dal grande potere energizzate e idratante, che i tibetani usano per affrontare i lunghi inverni e prevenire la malattia da altitudine. Tradizionalmente viene servito dentro una tazza di legno riempita fino all'orlo per scongiurare la cattiva sorte e l'ospite deve berlo solo per metà: vuol dire che lo sta apprezzando e che desidera un rimbocco. Se invece non ne vuole più deve versare il rimanente in terra.

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Il rito moderno made in USA: il Sun Tea

Come per tutto ciò che antico e tradizionale, anche nel caso del tè esistono dei nuovi riti, novità nate dall'avanzamento del mondo e delle popolazioni. Non sorprende dunque che la rivoluzione nel mondo del tè arrivi dal paese che più di tutti è avanti nelle invenzioni singolari, gli Stati Uniti d'America: qui, nel 1879, nasce il tè freddo. Viene citato per la prima volta in un ricettario dell'Old Virginia e 1870, in Nevada, viene documentata una riunione in cui si serve questa bevanda dolce, profumata e rinfrescante.

Da allora il tè freddo ha avuto una diffusione globale notevole, tanto che oggi siamo abituati a trovarlo facilmente negli scaffali dei nostri supermercati o a prepararlo in casa nelle calde giornate estive, ma negli stati degli USA del sud tutt'oggi è un vero e proprio rito, che non ha l'eleganza delle cerimonie orientali o la maestosità di quelle inglesi, ma che è dotato di un pizzico di magia e romanticismo tutti suoi. È il Sun Tea, il tè infuso alla luce del sole che scalda l'acqua naturalmente e permette alle foglie di infondersi con lentezza. E con lentezza va consumato, in un bicchiere di vetro con zucchero, limone e ghiaccio.

 

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