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27 Maggio 2024
11:00

Centrifugati di frutta e verdura: come sceglierli e quando berli

I centrifugati e gli estratti di frutta e verdura possono essere una valida alternativa ai vegetali da sgranocchiare interi. A patto di inserirli nei momenti più opportuni e abbinarli a ingredienti che ne abbassino l'indice glicemico.

A cura di Emanuela Bianconi
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Con la bella stagione e le temperature in aumento il desiderio di bere un succo fresco e dissetante si fa sempre più impellente. Deliziosamente dolci e rinfrescanti, se realizzati al momento e senza l'aggiunta di zuccheri artificiali, succhi e centrifugati possono essere una preziosa ricarica di fibre, vitamine e sali minerali.

Mangiare frutta e verdura nella sua interezza resta comunque il migliore dei suggerimenti, ma, di tanto in tanto e in alcune occasioni speciali, possono essere inseriti con grande serenità.

Per completare con una dose di fibre vegetali un pasto più scarno e veloce, come piacevole spuntino di metà mattina o pomeriggio, magari accompagnati da un pugno di mandorle, o ancora come "sostituto" del classico prosecco nel caso in cui non si voglia, o non si possa, consumare alcol durante un aperitivo in compagnia degli amici.

Questi prodotti, rispetto alla frutta intera, hanno sicuramente un indice glicemico maggiore e per tale ragione non devono mai sostituirla all'interno della propria alimentazione quotidiana; succhi e centrifugati, inoltre, non impegnando la masticazione, saziano meno rispetto a questa e non sono altrettanto appaganti.

L'importante è consumarli nelle giuste dosi e frequenze, dunque senza eccedere, e imparare ad associarli in modo funzionale, al fine di bilanciarne l'importante carico insulinemico. Scopriamo insieme come fare.

I migliori abbinamenti per i centrifugati

A piacere, puoi sbizzarrirti con le combinazioni che più preferisci: seleziona frutta e verdura rigorosamente di stagione, possibilmente biologica, non trattata chimicamente e proveniente da un fornitore di fiducia. In questo caso puoi utilizzare dei vegetali con tutta la buccia, per fare il pieno di fibre vegetali; in caso contrario è preferibile pelarli.

Il consiglio è quello di inserire sempre almeno uno o due ortaggi, da abbinare a un frutto stagionale, più o meno zuccherino a seconda del gusto personale. Qualche esempio? Pera, rapa rossa e carote; fragole, spinacino baby e finocchio; ananas, sedano, menta e cetriolo, per un benefico effetto drenante; pomodoro, sedano, mela e basilico, per un "aperitivo" alternativo.

Per una merenda golosa e più sostanziosa, puoi provare uno di questi deliziosi smoothie o preparare un frullato con banana, fragole o mirtilli, per fare il pieno di antiossidanti naturali, a cui aggiungere del latte di mandorla, di soia, di cocco o delle yogurt bianco senza zuccheri aggiunti. Ottimo anche per i più piccoli di casa, da proporre come salutare alternativa a qualunque succo industriale.

Questi sono solo alcuni dei moltissimi mix che è possibile realizzare: basta poi aggiungere altre erbette aromatiche a piacere, spezie, come cannella o cardamomo, radici, tipo zenzero o curcuma, alga spirulina o succo di limone, per poteziarne benefici e fragranze.

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Quando bere i centrifugati

Contrariamente a quanto si pensi, il momento migliore per bere estratti e centrifugati non è a stomaco vuoto: soprattutto se realizzati con sola frutta, hanno un quantitativo di zuccheri davvero importante e un indice glicemico piuttosto alto.

Questo non vuol dire che non possano essere consumati come spuntino, ma, semplicemente, che vanno abbinati a una piccola fonte proteica o lipidica per modulare in maniera più dolce il rilascio degli zuccheri.

Quindi al nostro succo possiamo accostare qualche gheriglio di noce, una manciata di anacardi o due, tre noci di Macadamia, per esempio; se stiamo facendo un aperitivo, invece, possiamo optare per delle olive, delle mandorle o un tocchettino di parmigiano oppure possiamo realizzare un frullato con l'aggiunta di un goccino di latte di mandorla, un paio di cucchiai di yogurt bianco naturale vaccino o di soia.

Anche a colazione può rappresentare una scelta valida: come già detto, è sempre preferibile "masticare" la frutta fresca, più saziante e ricca di fibre, vitamine e sali minerali, ma occasionalmente possiamo accompagnare i nostri pasti mattutini con un buon succo fatto in casa. Se siamo al bar, ordiniamo una spremuta di arancia, un succo di melagrana o un frullato di frutta fresca, realizzati rigorosamente espressi al momento.

Accertati, in particolare, che estratti e centrifugati non siano già stati preparati da diverse ore: a causa del processo di ossidazione gran parte dei preziosi micronutrienti andrebbero persi.

Discorso a parte per i succhi di frutta confezionati: questi contengono il doppio degli zuccheri di qualunque alternativa casalinga (oltre a quelli presenti naturalmente nella frutta, ne vengono aggiunti anche altri), sono privi di fibre e il processo di pastorizzazione a cui sono stati sottoposti ha inattivato enzimi e vitamine, e diminuito il quantitativo di sali minerali.

Possono, inoltre, contenere coloranti, conservanti e acidificanti, e, a seconda della categoria commerciale, contenere percentuali piuttosto variabili di frutta: dal succo realizzato al 100 per cento fino ad arrivare alla bevanda "al gusto di frutta", che ne contiene meno del 12 per cento. Evitiamoli categoricamente.

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Chi deve limitarli

Chi soffre di insulino-resistenza, diabete di tipo 2 o è in sovrappeso deve limitare il consumo di questi prodotti ad alcune occasioni eccezionali: sempre meglio evitare di berli a stomaco vuoto, e aggiungendo una piccola fonte lipidica, come un pugno di nocciole o di mandorle, per abbassarne il carico glicemico.

Chi pratica un'intensa attività sportiva può gustare succhi e centrifugati fatti in casa senza alcun tipo di problema: nelle giornate più calde, inoltre, è possibile aggiungere un pizzicotto di sale marino integrale proprio per reintegrare i sali minerali persi a causa della sudorazione.

Nel caso in cui si soffra di disbiosi o gonfiore addominale, è bene limitare il consumo di frullati e smoothie: questi, per diventare cremosi e voluminosi, devono necessariamente inglobare aria che può provocare discomfort intestinale. Centrifugati ed estratti possono, invece, essere meglio tollerati, ma il consiglio è ascoltarsi e percepire sensazioni ed eventuali effetti.

Esistono alcune patologie croniche intestinali in cui addirittura si consiglia di sostituire la frutta intera con estratti e centrifugati: in questi casi si potrebbe avere bisogno delle vitamine e dei sali minerali di cui sono ricchi i vegetali, ma non delle fibre. Per evitare eventuali residui, si può anche passare il liquido attraverso un colino a maglie strette, così da filtrarlo e renderlo ancora più limpido e puro.

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A cura di
Emanuela Bianconi
Giornalista professionista dal 2013, sono una grande appassionata di tematiche legate al benessere e promotrice di un'alimentazione sana, naturale e "consapevole". Al punto che ne ho fatto un mestiere. Datemi una vellutata di zucca - ma anche un'ottima pizza napoletana - e mi renderete una donna felice.
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