Di antica origine orientale, i ceci vantano innumerevoli proprietà benefiche: ottima fonte di proteine vegetali, fibre e micronutrienti preziosi, sono anche versatili e deliziosi. Dei veri e propri alleati in cucina, con cui dare vita a ricette tradizionali e più sfiziose.
Versatili e dal gusto delicato, ma caratteristico, i ceci sono i semi di una pianta erbacea – la Cicer arietinum – appartenente alla famiglia delle Fabacee, o leguminose, la stessa di cui fanno parte fagioli, lenticchie, fave & co. Di antica origine orientale – le primissime testimonianze risalgono addirittura all'età del bronzo –, e coltivata in gran parte delle zone del Mediterraneo, in Italia questa pianta è presente in Umbria, Lazio, Toscana e soprattutto Liguria, regione in cui dà vita a una specialità tipica locale a base di farina di ceci, la farinata per l'appunto.
Nonostante si qualifichi al terzo posto per produzione globale, dopo soia e fagiolo, la pianta del cece non viene molto coltivata nel nostro Paese, a causa del terreno poco adatto, della bassa resa e della scarsa richiesta di mercato. Decisamente un peccato, visto l'eccezionale profilo nutritivo di questo legume: fonte essenziale di proteine vegetali, è ricco di fibre, vitamine e di alcuni importanti sali minerali, come magnesio e fosforo; contiene una discreta quantità di acidi grassi polinsaturi, soprattutto l'acido linoleico, e svolge un'importante azione prebiotica e antiossidante. Se opportunamente inserito e ben bilanciato, rappresenta un alimento completo e saziante con cui è possibile realizzare zuppe dai sapori rustici, piatti unici gustosi e fresche insalate. Vediamo tutto nel dettaglio.
Appartenenti al IV gruppo fondamentale degli alimenti, lo stesso di lenticchie, fagioli, piselli, lupini e così via, i ceci sono particolarmente energetici e nutrienti: 100 grammi di quelli secchi apportano circa 340 calorie, mentre, una volta ammollati e lessati, ne forniscono circa 110; sono principalmente composti da carboidrati e proteine a medio valore biologico, pari a circa 20 grammi. Ricordiamo che le proteine vegetali sono per loro stessa natura carenti di uno o più aminoacidi essenziali, ma, abbinate in maniera corretta e funzionale, è possibile ovviare al problema. In che modo? Aggiungendo, per esempio, a una zuppa o a un'insalata di legumi una porzione di cereali o dei crostini di pane tostato: in questo modo otterremo un pasto non solo gustoso, ma anche bilanciato dal punto di vista nutrizionale, equilibrato e saziante.
La quantità di lipidi è piuttosto scarsa, ma di ottima qualità; gli acidi grassi sono prevalentemente polinsaturi e altissima è la percentuale di acido linoleico, un omega 6 fondamentale al mantenimento di una buona condizione di salute. Tra gli aminoacidi essenziali, spiccano la lisina e il triptofano, fondamentali per la sintesi proteica e la produzione di ormoni; il secondo, precursore della serotonina, regola inoltre appetito, sonno e umore. Buono il contenuto vitaminico e minerale, in particolare in acido folico, vitamine del gruppo B, potassio, magnesio, ferro e fosforo. Ricchi di fibre vegetali, i ceci rappresentano un alimento importante per il buon funzionamento del transito intestinale e per prevenire eventuali problemi di stipsi.
Come tutti i legumi, anche i ceci contengono fitati e ossalati, degli antinutrienti che possono interferire con la loro digestione o con il nostro funzionamento metabolico a livello gastrointestinale, cerebrale o ormonale; i primi inibiscono l’assorbimento di diversi minerali, mentre i secondi hanno un’azione diretta sul calcio. L'ammollo in acqua di almeno 12 ore, seguito da una cottura prolungata, consente l‘eliminazione parziale di queste sostanze; è importante anche cambiare l'acqua almeno un paio di volte durante il riposo.
Alimento dall'eccellente profilo nutritivo, i ceci, così come i legumi in generale, rappresentano un'ottima fonte di proteine vegetali, grassi buoni, perlopiù insaturi e polinsaturi e fibre insolubili e solubili; apportano un buon quantitativo di carboidrati e una discreta quantità di micronutrienti. Per questa ragione, sono davvero tanti i benefici di cui si può godere con un loro consumo regolare. Vediamoli insieme:
Questi legumi, oltre a vantare le numerose proprietà sopra citate, sono anche dei preziosi alleati in cucina, protagonisti di numerose ricette della tradizione italiana e di quella di molti paesi dell'area mediterranea. In Portogallo accompagnano pietanze a base di carne e di pesce, specie il bacalhau, mentre in Spagna è possibile gustarli nelle tipiche tapas, come il garbanzos con espinacas, ricetta tipica sivigliana, e nel cocido madrileño, una zuppa invernale a base di ceci, verdure, maiale e manzo.
Ridotti in crema, insieme a salsa tahina, succo di limone, olio extravergine di oliva e aglio, danno vita a uno dei piatti simbolo della cucina mediorientale: l'hummus di ceci, una salsa di antichissima origine libanese; viene consumato tradizionalmente come meze, parola turca che significa "gusto, "sapore", "condimento", e si abbina a focaccine di pane azzimo o pane injera, una specialità da forno tipica etiope, oppure si spalma sul pane pita e si accompagna a falafel, polpettine a base di ceci frullati, e preparazioni a base di carne speziata e poi cotta alla griglia. Sono un ingrediente fondamentale della gastronomia indiana, dove vengono impiegati per realizzare curry vegetali, zuppe e stufati.
In Italia i ceci, tanto quanto i suoi "fratelli", sono gli ingredienti principali di zuppe, minestre e insalate ricche; uniti al cereale, poi, hanno saputo creare un piatto gustoso e completo dal punto di vista nutritivo: la pasta e ceci, emblema della cucina povera e contadina. Mescolati a uova, formaggi grattugiati o altre verdure, possono dare corpo a polpettine e burger sfiziosi, mentre con la sua farina è possibile realizzare farinate, panelle, "cotolette" e gnocchi. Per la serie "non si butta via niente": anche la stessa acqua di cottura, chiamata acqua faba, può essere usata per la preparazione di meringhe, gelati, mousse e altre delizie dolci. Dal gusto delicato, quasi neutro, è composta principalmente da proteine, fibre e zuccheri; montata a neve con le fruste elettriche, può sostituire l'uovo, e in particolare l'albume, nelle ricette dedicate a chi segue un'alimentazione di tipo vegano.
Tanti benefici ma anche qualche piccola controindicazione, a cui è possibile porre rimedio. Oltre alla presenza di alcuni antinutrienti, come scritto in precedenza, i ceci e i legumi in generale possono provocare fermentazione a livello intestinale e un fastidioso gonfiore addominale. Per renderli più digeribili e "tollerabili", anche nei soggetti più delicati, è importante rispettare i tempi di ammollo e di cottura; i ceci vanno messi a bagno in acqua fredda, pari almeno al doppio del loro volume, per 12-16 ore (l'acqua va cambiata un paio di volte); è fondamentale, inoltre, che questi vengano cotti a lungo e non lasciati al dente. Un trucchetto per migliorarne la digeribilità? Inserite un pezzetto di alga kombu sia nell'acqua di ammollo sia in quella di cottura e associate ai legumi delle erbe aromatiche, come rosmarino, alloro, salvia e finocchietto, e delle spezie, tipo peperoncino, curcuma o zenzero fresco. Evitate di associarli ad altre fonte proteiche, come carne, uova e formaggi, per evitare di rallentare i processi digestivi rendendoli così più lunghi e laboriosi.