L’arrivo dell’autunno vuol dire solo una cosa: le castagne! Se vuoi provare un’esperienza diversa e andarle a raccogliere, invece di acquistarle come ogni anno, devi conoscere alcune nozioni base per rendere l’esperienza perfetta. Ecco tutti i trucchi e i consigli da sapere per raccogliere e selezionare le castagne migliori.
Autunno fa rima con castagne: al pari della zucca, dei funghi e della cannella, questo prezioso frutto è simbolo della stagione ed è incredibilmente versatile in cucina. Di solito sei abituato a comprarle nei supermercati, ma perché non provare un’esperienza diversa quest’anno? Se abiti in una zona con boschi di castagni puoi andare a raccogliere le castagne tu stesso.
Prima di tutto devi controllare le norme locali per assicurarti che il bosco non sia privato e che il comune della zona non imponga un limite alla quantità che puoi raccogliere, e poi devi conoscere alcune regole base. Le castagne, infatti, sono frutto di un albero spontaneo e quindi richiedo una raccolta che non vada a rovinare l’ecosistema del bosco.
Ecco le regole, i trucchi e consigli da seguire se vuoi andare a raccogliere le castagne, ma anche qualche consiglio su come selezionare le castagne migliori e su cosa fare una volta che hai il tuo cesto pieno di castagne fresche.
Raccogliere le castagne è un’operazione semplice e piacevole, perché permette di stare a contatto con la natura, ma richiede qualche accorgimento come tutte le attività all’aria aperta. Per prima cosa ricordati di indossare l’abbigliamento adeguato: sei in un bosco, ovvero in una zona di montagna, quindi indossa pantaloni lunghi e scarponcini, porta con te una giacca in caso cambi il tempo e ricorda di portare un paio di guanti da giardinaggio per maneggiare i ricci delle castagne in sicurezza.
Accertato che il bosco dove ti sei recato non è privato, ricorda che le castagne mature si staccano naturalmente dall’albero nel periodo che va da settembre a novembre. Quindi evita di scuotere i rami del castagno: è invasiva nei confronti della pianta e, inoltre, farebbe cadere solo castagne acerbe.
Apri invece i ricci che sono per terra, esercitando una leggera pressione con il piede e facendo leva con un bastoncino; se hai portato guanti spessi puoi anche aiutarti ad aprire il riccio con le mani. Quando estrai le castagne dal riccio o raccogli quelle già fuoriuscite da sole riponile in un cestino di vimini o in un sacco di juta, mentre evita la plastica: serve un contenitore traspirante affinché le castagne si mantengano fresche.
In teoria il comportamento più corretto sarebbe raccogliere in una busta a parte tutte le castagne e tutti i gusci che trovi in terra con un aspetto visibilmente danneggiato: probabilmente sono attaccati da parassiti o insetti e quindi rimuoverli da terra vuol dire evitare che danneggino anche le castagne mature ancora buone. Per smaltirli andrebbero bruciati, in un falò o anche nel camino.
Molti commettono l’errore di pensare che, raccolte le castagne, il lavoro è terminato. Invece no, continua a casa perché magari non tutte quelle che hai raccolto sono in perfette condizioni per essere mangiate, come invece ti sembrava quando erri nel bosco. Arrivato a casa, quindi, è importante che tu faccia una seconda selezione tra le castagne davvero commestibili e quelle che invece è meglio scartare. È un controllo da eseguire in due step: per prima cosa puoi fare un controllo visivo ed eliminare tutte le castagne annerite, rinsecchite o che presentano la superficie bucata.
La seconda fase prevede l’utilizzo di un trucco antico ma sempre efficace. Devi riempire una ciotola d’acqua e metterci dentro le castagne: in pochi minuti le castagne sane si depositeranno sul fondo mentre quelle danneggiate saliranno a galla. Questo perché all’interno, se sono danneggiate, si sarà formata dell’aria che le fa galleggiare.
Una volta compiuta anche la seconda selezione puoi seguire due strade: o asciugare le castagne e cucinarle come preferisci per mangiarle subito, oppure seguire il consiglio molto diffuso di lasciare che le castagne appena raccolte riposino all’aria per un paio di giorni. In entrambi i casi ricorda le castagne fresche vanno consumate entro 15 giorni dalla raccolta perché poi la polpa perde tono, altrimenti le puoi conservare con tanti metodi che ne allungano la conservazione.