Secondo un'analisi condotta da Coldiretti, su dati Istat, a maggio viene confermato il trend dell'aumento dei prezzi dei beni alimentari, con conseguente segno meno per quanto riguarda la spesa degli italiani.
Calo del quasi 3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (il mese in oggetto è maggio) per quanto riguarda la spesa alimentare degli italiani. Per il quinto mese consecutivo, di fatto dall'inizio della guerra in Ucraina, si registra una diminuzione nell'acquisto di beni alimentari. Lo rende noto Coldiretti in una nota in cui comunica i risultati di una ricerca condotta attraverso dati Istat.
Si conferma, invece, il trend in crescita per quanto riguarda i prezzi dei beni alimentari, aumentati in media dell’8,8% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
A fare da traino a questo segno "più", in particolar modo, il +68,6% dell’olio di semi, il +27,7% del burro e la farina, con i prezzi in salita del 20,5%. La pasta, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, fa registrare un +18%, il pollo invece si assesta sul 15%. C'è anche un "insospettabile" +13,4% dei gelati, come fa sapere Coldiretti nella sua nota. La controtendenza rispetto al calo generalizzato della spesa si registra con un aumento delle vendite di prodotti del discount.
Le difficoltà di acquisto di tante famiglie italiane è testimoniata dalla tendenza di rivolgersi a canali di spesa a basso prezzo. "L’impatto dell’inflazione è evidente dal fatto che in controtendenza – sottolinea la Coldiretti – volano gli acquisti di cibo low cost con i discount alimentari che fanno segnare un balzo del +9,8% nelle vendite in valore".
Secondo l'analisi condotta da Coldiretti su dati Fead (Fondo per l'aiuto europeo agli indigenti), inoltre, circa 2,6 milioni di persone sono costrette a chiedere aiuto per mangiare, numero in crescita nel 2022 "a causa della crisi scatenata dalla guerra in Ucraina con l’aumento dell’inflazione, dei prezzi alimentari e i rincari delle bollette energetiche".
Non solo la guerra in Ucraina alla base di questi aumenti. La siccità che in questo periodo ha soprattutto colpito il Nord Italia, infatti, sta mettendo in ginocchio le coltivazioni di riso, con il rischio speculazione che tra poche settimane potrebbe abbattersi anche su questo prodotto.