Cardamomo: cos’è, quali sono i benefici e come usarlo in cucina

Originario dell’India, il cardamomo viene utilizzato in molte ricette, soprattutto in quelle della cucina indiana, araba, scandinava e centro asiatica. Versatile al punto da poter essere usato sia in piatti salati, per insaporire riso, zuppe, carni, formaggi e pesce, ma anche dolci come biscotti e torte al cioccolato, persino per aromatizzare bevande come il caffè. Oggi parliamo del cardamomo e del suo utilizzo in cucina.

Com'è fatta la pianta di cardamomo

Originaria dell’India e appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae, la stessa del ginger e della curcuma, il cardamomo era conosciuto, utilizzato e amato sin dai tempi dei Greci e dei Romani. La pianta, che cresce nelle regioni calde e umide, è una sempreverde che può raggiungere i 4 m di altezza. Ha foglie ellittiche molto belle e lunghe circa 60 cm e fiori simili a quelli dell'orchidea. Produce dei frutti simili a delle capsule che contengono i semi che possono usati in cucina interi o pestati.

Il cardamomo è disponibile in due varietà principali: il cardamomo verde e il cardamomo nero. Il primo, più comune, ha un sapore fresco e fruttato con note di limone e menta. Il secondo ha un sapore più intenso e piccante, con note di fumo e terra. Ha un profumo balsamico, caldo e intenso che sa di miele, lime, rosa, legno di sandalo ed eucalipto.

Proprietà terapeutiche e benefici

Ricco di sali minerali, vitamine e oli essenziali, il cardamomo è una spezia dalle spiccate proprietà antisettiche e digestive. Inoltre, essendo ricco di antiossidanti e sostanze anti-infiammatorie, sembra riduca il rischio di malattie cardiache e tumorali, e in molti lo trovano efficace per alleviare il mal di testa. Spesso usato per migliorare l'umore e ridurre lo stress. Alcune ricerche suggeriscono che può aiutare a ridurre i sintomi di depressione e ansia e molti ritengono sia anche afrodisiaco.

Cosa sapere quando lo acquisti

In commercio il cardamomo è disponibile in semi, particolarmente indicato per la preparazione di profumatissime tisane e per aromatizzare il tè, e in polvere. Se scegli quest'ultimo devi fare molta attenzione alle quantità poiché eccedendo rischieresti di avere un risultato troppo speziato che copre gli altri sapori. Aggiunto alla farina può caratterizzare impasti sia dolci sia salati. Il costo si aggira intorno ai 7 e i 14 euro per etto, ma a seconda delle zone di provenienza può anche aumentare.

Come usare il cardamomo in cucina

In cucina il cardamomo può essere utilizzato in molti piatti diversi per aggiungere un tocco di sapore unico e aromatico. Pur essendo una spezia dal sapore molto intenso e particolare, che oscilla dal piccante ad un sentore di menta e di agrumi, è un ingrediente davvero molto versatile e può essere utilizzato in semi, nelle tisane o macinato. Se acquisti i semi puoi anche macinarlo al momento, cosa ti farà aggiungere anche molto profumo oltre ad avere un sapore più intenso: prova a metterne un pochino nella zuccheriera e poi usa lo zucchero, per addolcire bevande o per preparare dolci. Oppure usalo per preparare il te chai.

Il cardamomo è usato anche per aromatizzare il gahwa, il caffè arabo tradizionale dal sapore forte, solitamente servito in occasioni sociali e culturali, ma anche nei matrimoni, che rappresenta un simbolo di ospitalità e benvenuto nella cultura araba. È facile trovare il cardamomo anche in altre miscele come il curry, o altre spezie come il Garam Masala. Garam in hindi significa caldo o riscaldante, mentre masala significa "miscela di spezie". Insieme, il nome significa "miscela di spezie riscaldanti". Questo mix di spezie macinate comprende, oltre al cardamomo, pepe nero, cumino, coriandolo, cannella, chiodi di garofano e noce moscata e viene usato per insaporire piatti di carne, pesce, verdure e legumi.

Tra gli altri abbinamenti puoi provare a insaporire carne e pesce, ma anche verdure e formaggi. Se ami i legumi prova la zuppa di lenticchie turca o il Biryani di pollo, ricetta persiana. Tra i dolci potresti provare le Gulab jamun, le frittelle dolci tipiche indiane, o il kheer, pane alla curcuma.