Una festività fondamentale per la cultura cinese, quella del Capodanno: il 12 febbraio 2021 si entra nell'anno del Bufalo. Durante queste celebrazioni, che durano ben 16 giorni, i piatti tipici assumono un ruolo molto importante: sono simbolo di fortuna, lunga vita, amore, ricchezza, abbondanza. Per questo, ognuno di questi piatti dovrebbe essere assaggiato almeno una volta durante i 16 giorni di festa. Ecco quali sono, con le dovute varianti regionali, i piatti simbolo del Capodanno cinese.
Venerdì 12 febbraio entreremo ufficialmente nell'anno del Bufalo (o del Bue), anno che, come da calendario tradizionale si ripeterà fra 12 anni. Stiamo parlando del Capodanno cinese, la festività più importante dell’anno per i cinesi, anche conosciuta come Festa di primavera: una data che inaugura un periodo di celebrazioni che dura 16 giorni, dalla vigilia di Capodanno fino alla Festa delle lanterne. In questa celebrazione il cibo ha un valore simbolico molto importante: esistono, infatti, devi veri e propri piatti portafortuna, 7 in tutto, che vanno provati tutti almeno una volta durante i 16 giorni di festa, come gesto ben augurale. Il significato simbolico è legato non solo agli ingredienti, ma anche alla forma e al nome: sono importanti sia il piatto in sé, sia la sua preparazione e la sua presentazione.
Naturalmente, i piatti cambiano sia nella preparazione sia nella ricetta a seconda della specifica cucina regionale: nei ristoranti cinesi in Italia, ad esempio, vengono preparati piatti tipici della provincia di Zhejiang, perché la maggior parte dei ristoratori sono emigrati proprio da questa provincia. Fra questi anche pietanze come le Uova dei cent'anni (da sole o accompagnate dal tofu), le lingue d'anatra, le zampe di gallina con aceto e coriandolo, gli yuanxiao, di cui parleremo a breve.
Vediamo quali sono le ricette più celebri da cucinare per il Capodanno cinese.
Fra le ricette più classiche della cucina cinese, gli involtini primavera non possono mancare sulle tavole del Capodanno: il loro nome, infatti, è legato proprio alla festa della primavera e si usano per celebrare la fine della stagione fredda. Ci sono molte varianti di questi involtini: solitamente sono ripieni di verdure o carne, ma in alcune zone della Cina si trovano anche con ingredienti dolci, ingredienti crudi o cotti, e diversi tipi di impasto. Anche la loro cottura varia molto: nella gran parte dei casi sono fritti, ma possono essere anche soffritti, stufati e cotti al vapore. La ricetta, infatti, appartiene anche della cucina vietnamita e si usa in diversi Paesi orientali come Cambogia, Indonesia, Hong Kong e, naturalmente, a Taiwan.
I golosissimi jiǎozi simboleggiano la ricchezza: più se ne mangiano durante questo periodo, più florido sarà l'anno a venire, dal punto di vista economico. Sono fatti con una pasta molto semplice fatta con farina, acqua e sale, sottile ma non troppo, e ripieni con carne e verdure: esistono però anche varianti che prevedono un ripieno a base di pesci o crostacei. Per tradizione i ravioli cinesi vanno disposti sempre in fila: disporli in cerchio, infatti, rappresenterebbe una vita che gira su se stessa senza trovare uno scopo. Inoltre, spesso si nascondono un filo bianco e una monetina al loro interno: chi trova il primo dono è destinato a una vita lunga, chi trova il secondo riceverà grande ricchezza.
Sulle tavole del Capodanno cinese compaiono anche un particolare tipo di noodles: più lunghi di quelli classici, vengono serviti in brodo oppure saltati in padella. Non devono essere assolutamente spezzati perché simboleggiano una vita lunga e piena.
Il pesce in cinese si pronuncia Yú, parola che ha un suono simile al vocabolo “abbondanza”: è una delle portate più importanti del Capodanno. Sono diverse le tipologie di pesce che si possono cucinare, alcune delle quali scelte in base al nome: la carpa carassio (quella comune), ad esempio, su usa perché la sua pronuncia è simile alla parola “buona fortuna”, mentre il pesce gatto viene cucinato si pronuncia allo stesso modo di “surplus”. I pesci possono essere fritti, stufati o cotti alla brace e sono solitamente ricoperti di verdure croccanti e guarniti con sale di vario tipo: se ne mangia una parte durante la cena di Capodanno e una parte il giorno successivo, in modo da estendere la fortuna a tutto l'anno che sta per iniziare.
Chiamata anche torta di riso, torta dell'anno o torta del Capodanno cinese, il Niángāo è un dolce preparato con riso glutinoso, considerato un cibo portafortuna anche in questo caso per il nome, perché il suono di questa parola è omofono a quello dell'espressione "anno migliore". Anche in questo caso, ci sono numerose varianti locali che si trovano a seconda della zona: unico punto fermo, però, è il riso glutinoso, che viene triturato o ammassato a formare una pasta. Sono molto celebri le varianti di Shanghai, del Fujian e quella cantonese.
Il Tangyuanx è una piatto cinese formato da tante palline dolci glutinose, che possono essere vuote o ripiene e sono tendenzialmente bollite. È un piatto che si mangia durante il periodo del Capodanno e soprattutto in occasione della Festa delle lanterne, Yuanxiao, celebrazione che chiude il ciclo delle festività del Capodanno. Questo piatto è conosciuto con nomi diversi a seconda della regione, ideati durante dei precisi periodi storici: la Dinastia Ming, infatti, si diffuse proprio con il nome di Yuanxiao, che significa letteralmente "prima sera" ed è ancora usato nel Nord della Cina. Nel Cina del Sud, invece, viene chiamato Tangyuan, oppure Tangtuan. Ad ogni modo, durante il Capodanno e la Feste delle lanterne, è tradizione preparare e mangiare una zuppa di yuánxiāo: la loro forma arrotondata, infatti, simboleggia la pienezza, la famiglia riunita e la soddisfazione dei bisogni.
Per la cena del Capodanno è tradizione servire anche della frutta, in particolare mandarini e semi di melone, come buon augurio e portafortuna. È importante però ricordare che nella cucina cinese non ci sono delle vere e proprie portate, come in quella italiana: tutto viene infatti servite quasi contemporaneamente.