Frutto simbolo delle terre nord americane, è coltivato nelle provincie atlantiche del Paese, la più paludosa. E quando è il momento della raccolta, i campi sono un vero spettacolo grazie alla tecnica del galleggiamento.
Se vi trovate in Canada nel periodo autunnale, in particolare nelle zone atlantiche del Paese, vi capiterà di vedere interi campi allagati, in cui galleggiano distese di minuscoli pallini rosso fuoco. Vi trovate di fronte alla raccolta dei “cranberry”, conosciuto come mirtillo rosso americano o ossicocco (Vaccinium macrocarpon): una pianta originaria di queste terre diventata una vera e propria fonte di commercio per i coltivatori canadesi. Con il mirtillo rosso – venduto fresco, lavorato o essiccato – si preparano tante ricette tipiche del Nord America, ma non solo. Il mirtillo rosso, infatti, è un frutto ricchissimo di benefici e nutrienti, e che può essere utilizzato in cucina nei modi più vari.
Il mirtillo rosso canadese è una varietà diversa da quello che siamo abituati a vedere in Europa, proveniente dalle aree alpine anche italiane. Se nelle nostre foreste cresce infatti sul terreno tra gli alberi, il mirtillo d’oltreoceano preferisce terreni umidi di sabbia e torba, tanto che i campi in cui cresce sono chiamati “le paludi dei mirtilli rossi”. Si trova allo stato selvatico, usato dagli animali come pasto succulento, ma nel tempo sono state create delle vere e proprie grandi coltivazioni industriali: proprio questi tipi di campi richiedono una gestione di acqua molto attenta, e un diverso tipo di raccolto a secondo se il prodotto deve essere venduto secco o utilizzato fresco.
Il periodo di raccolta del mirtillo rosso, in Canada, va da fine settembre a metà ottobre, quando i frutti hanno raggiunto un ricco colore rosso brillante che indica la loro maturazione completata. La tecnica di raccolta cambia molto in base al tipo di prodotto che si vuole ottenere. Le bacche che sono destinate alla vendita immediata vengono raccolte a secco, con l’utilizzo di un macchinario a pettine: sono i frutti che vengono venduti come sono, da consumare freschissimi.
La raccolta più affascinante è quella che avviene per la parte di mirtilli destinata a essere lavorata e trasformata in succhi, salse e conserve. In questo caso i campi vengono letteralmente allagati fino a ottenere acqua profonda circa 10 centimetri: poi si usano macchine scuotitrici che agitano i cespugli per fare cadere i frutti. E a questo punto, ecco la “magia”: i mirtilli affiorano alla superficie, e galleggiano grazie alle bolle d’aria al loro interno. Così è molto più facile raccoglierli usando una pompa aspiratrice e, inoltre, si crea un panorama davvero spettacolare, con queste distese immense di piccole palline rosse galleggianti.
Il mirtillo “annacquato” deve essere lavorato al più presto, perché da bagnato non riesce a conservarsi a lungo come quando è raccolto “a secco”, ed è per questo che questa particolare raccolta viene fatta solo per il prodotto destinato alla lavorazione industriale.
Di mirtillo non ne esiste una sola varietà, bensì 3, ognuna con caratteristiche precise. In natura possiamo trovare:
C’è un motivo per cui il mirtillo rosso americano è così amato, in Canada e non solo: pur essendo tanto piccolo, è un vero concentrato di proprietà benefiche. Prima di tutto, contiene tantissima vitamina C, tanto che in passato i nativi lo usavano come antibatterico. Inoltre, contiene anche tanta vitamina A e vitamine del gruppo B, entrambe fondamentali per la regolamentazione del nostro organismo. Come le altre tipologie di mirtilli, anche il rosso è ricco di polifenoli antiossidanti, ottimi per combattere l’invecchiamento dei tessuti, difendere i vasi sanguigni e contrastare i radicali liberi.
Anche il mirtillo rosso rinforza la vista ed è utile per numerosi disturbi oftalmici, mentre tra le sue caratteristiche specifiche c’è il rimedio alle infezioni delle vie urinarie, proprio grazie alle sue proprietà antibatteriche, ma anche il rimedio alle infiammazioni dell’apparato digerente.
In cucina, il mirtillo rosso è un ingrediente molto versatile, utilizzabile nel dolce come nel salato, ma con cura: a differenza di quello nero, infatti, il mirtillo rosso ha un gusto più acidulo. Proprio per questo, di solito si tende a evitare il consumo fresco, e a preferirlo essiccato oppure sotto forma di marmellate, salse, sciroppi e frullati. Per esempio, gli americani usano proprio la salsa a base di mirtillo rosso per accompagnare il celebre tacchino durante il giorno del Ringraziamento.
Il mirtillo rosso, infatti, si sposa molto bene con la carne, soprattutto con arrosti e filetti in particolare di maiale, di cui può essere glassatura o ripieno, magari accompagnato da frutta secca. Sotto forma di marmellata il mirtillo rosso si sposa benissimo con dolci come torte e ciambelle, mentre le bacche essiccate ed edulcorate sono ideali come componenti per barrette nutritive, mix di frutta secca, mix di cereali e snack.
Le bacche esiccate sono perfette anche per la preparazione di dolci sfiziosi, come fagottini, plumcake, muffin.