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4 Aprile 2023 12:49

Cambia la legge sulla scadenza delle uova. Ecco cosa bisogna sapere

Per ridurre al minimo gli sprechi alimentari è stata apportata una modifica al regolamento europeo 2022/2258. Ora le uova fresche (categoria A) potranno essere acquistate fino al 28esimo giorno dalla deposizione, estendendo questo limite temporale di una settimana rispetto a prima.

A cura di Alessandro Creta
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Una settimana in più di tempo per acquistare le confezioni di uova. È quanto recentemente stabilito a livello comunitario per quanto riguarda la vendita al pubblico di uova fresche di categoria A, disponibili sugli scaffali fino al 28eimo giorno dalla deposizione.

Importante variazione per quanto riguarda la legge sulla scadenza delle uova. Da poche settimane infatti l'Unione Europea con una modifica al regolamento europeo 2022/2258 ha esteso la data di scadenza delle uova fresche da 21 a 28 giorni dalla deposizione. Che cosa cambia rispetto a prima? Se fino a oggi potevano essere vendute confezioni di uva sino al 21esimo giorno dalla deposizione, lasciando al cliente una settimana per la loro preparazione da fresche, ora queste possono essere commercializzate sino al giorno precedente la scadenza dei 28 giorni.

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Una modifica alla normativa dettata da una motivazione anti spreco: se prima una volta scaduto il 21esimo giorno le confezioni di uova, anche se ancora buone (previa adeguata cottura), venivano ritirate dal mercato, gettate o destinate all'industria, ora si permette ai clienti di poter acquistare queste stesse confezioni sino all'ultimo giorno disponibile. I venditori, in sostanza, in questo modo hanno la possibilità di tenere esposta la merce per qualche giorno in più, ritardando il ritiro del prodotto (e il suo uso poi industriale) dagli scaffali con l'obiettivo anche di ridurre lo spreco alimentare.

Più tempo per le uova sullo scaffale: cosa cambia per il cliente

"Le uova devono essere consegnate al consumatore entro un termine massimo di 28 giorni dalla data di deposizione, – recita il regolamento dopo la modifica – per le uova delle galline della specie Gallus gallus, il termine minimo di conservazione come definito all’articolo 2, paragrafo 2, lettera r) del regolamento UE 1169/2011 è fissato a non più di 28 giorni dalla data di deposizione".

Con una settimana in più sullo scaffale il cliente vede sì estesa la possibilità temporale di acquistare le confezioni delle uova fresche, ma rispetto a prima in caso di acquisto tardivo non ha più 7 giorni per consumarle bensì solamente uno. Una modifica al regolamento europeo che tenta sì di ridurre gli sprechi alimentari e al contempo porta il cliente ‘ritardatario', per così dire, a preparare immediatamente le uova se troppo a ridosso del 28esimo giorno dalla deposizione.

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"Per il consumatore non è cambiato nulla – spiega Antonia Ricci, direttrice dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, come riportato anche da Il Fatto Alimentare – adesso si possono comprare uova deposte da tre settimane prima e mettere in padella il giorno dopo proprio come prima. La scadenza è importante, ma un altro aspetto forse meno conosciuto riguarda le modalità d’uso. La criticità maggiore nell’impiego delle uova in cucina si riscontra nella preparazione di ricette in cui non è prevista la cottura".

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