Il caffè cortado è un caffè tipico spagnolo che somiglia al nostro caffè macchiato, ma non è esattamente la stessa cosa. Ecco quali so no le sue caratteristiche, quali le varianti e come si prepara.
Il caffè cortado è un vero e proprio classico della tradizione spagnola: nato dall'esigenza di temperare l'intensità dell'espresso con una nota cremosa e dolce, il cortado si è diffuso in molti Paesi, diventando un'alternativa apprezzata al classico caffè macchiato. Ma cosa lo rende così speciale? Scopriamo insieme le caratteristiche uniche di questa bevanda e come prepararlo a regola d'arte.
Il caffè cortado, con la sua semplice ma raffinata combinazione di espresso e latte, è una bevanda che ha conquistato il cuore di molti amanti del caffè in tutto il mondo. Il nome deriva dallo spagnolo cortar, che significa "tagliare": un termine che si riferisce all'azione di "tagliare" l'intensità dell'espresso con il latte, creando una bevanda più morbida e bilanciata.
Ma da dove nasce questa tradizione? Sebbene sia diventato un simbolo della cultura del caffè spagnola, il cortado viene dal Sud America, più precisamente in Argentina, in cui gli amanti del caffè cercavano un modo per mitigare l'intensità e l'amarezza dell'espresso locale, spesso molto forte. L'aggiunta di una piccola quantità di latte caldo si rivelò la soluzione perfetta per creare una bevanda più equilibrata e piacevole al palato.
Grazie agli scambi della Spagna con L'America Latina, dall'Argentina il cortado fece presto il suo ingresso in Spagna, dove trovò un terreno fertile per la sua diffusione: i caffè spagnoli, con la loro tradizione di espresso forte e di alta qualità, accolsero con entusiasmo questa nuova bevanda, che si adattava perfettamente al loro stile. In breve tempo, il cortado divenne una delle bevande più popolari nei bar spagnoli, apprezzato sia dai locali che dai turisti. Oltre a Spagna e Argentina, anche in Portogallo il cortado è molto apprezzato, spesso accompagnato da un pasteis de nata.
Il caffè cortado ha delle caratteristiche precise, che lo distinguono dagli altri prodotti di caffetteria.
Il caffè cortado e il caffè macchiato, pur essendo entrambi preparati con espresso e latte, presentano alcune differenze significative che ne caratterizzano il gusto e l'aspetto. Al di là di origini e storia, una delle differenze principali sta nelle proporzioni: nel caffè cortado, infatti, il latte viene aggiunto in una quantità maggiore rispetto al macchiato, creando un equilibrio tra l'amarezza dell'espresso e la dolcezza del latte. La schiuma è presente, ma è più sottile e cremosa rispetto al macchiato, servendo principalmente a creare una texture vellutata.
Il gusto del cortado è più corposo e rotondo, con un equilibrio tra l'amaro dell'espresso e la dolcezza del latte, mentre il gusto del macchiato è più vicino a quello dell'espresso, con una leggera nota cremosa data dalla schiuma. Il cortado, in fatti, nasce con l'intento di "tagliare" l'intensità dell'espresso, rendendolo più bevibile per tutti i palati, mentre nel caffè macchiato il latte serve a dare un tocco di cremosità all'espresso, senza alterarne troppo il gusto.
Il caffè cortado, nella sua semplicità, ha dato origine a numerose varianti, ognuna con una propria personalità e un tocco unico. Queste varianti nascono spesso da adattamenti regionali o da sperimentazioni con ingredienti diversi. Ecco alcune delle principali:
In questa versione, al posto del latte vaccino viene utilizzato il latte condensato: questo conferisce al cortado un gusto più dolce e cremoso, perfetto per chi ama i sapori decisi. È tipico delle Canarie, ma è molto usato anche in vari Paesi dell'America Latina.
Simile al precedente, il leche y leche combina il latte condensato con la crema di latte, creando una bevanda ancora più ricca e golosa. A Cuba, il leche y leche è una vera e propria istituzione, ma si usa molto anche in Repubblica Dominicana.
Letteralmente "lacrima", questa variante è un gioco di proporzioni. Invece di aggiungere il latte al caffè, si versa una goccia di caffè in un bicchiere già riempito di latte caldo, un po' come il nostro latte macchiato ma in versione mini. Il risultato è una bevanda molto delicata e dal sapore leggero. È in Argentina che il lágrima ha la diffusione maggiore, ma anche in Uruguay e Cile.
Questa variante è molto simile al cortado classico, ma spesso viene preparata con una miscela di caffè più robusta e aromatica. Il cortadito è la versione cubana del cortado, e si differisce leggermente dall'originale per la miscela di caffè utilizzata, spesso più robusta e aromatica. A Cuba, il cortadito è una bevanda molto popolare e viene consumato a qualsiasi ora del giorno, ma si usa anche in altri Paesi dei Caraibi.
Il tallat è praticamente sinonimo di cortado, con piccole variazioni regionali nella preparazione. Anche in questo caso, il tallat rappresenta versione catalana del cortado: sebbene sia molto simile al cortado classico, il tallat ha alcune piccole differenze nella preparazione e nella presentazione. È molto popolare in tutta la Catalogna e viene spesso servito in bicchieri di vetro spessi.
Preparare un buon cortado richiede pochi semplici passaggi: