Una bevanda da meditazione molto spesso sottovalutata, il caffè all'americana sta conquistando anche i palati più scettici: ecco perché piace e come prepararlo alla perfezione.
Guai a chiamarlo "caffè allungato", il caffè all'americana è una bevanda ricca di gusto e sapore: un caffè che non ha nulla da invidiare al nostro espresso, da assaporare lentamente, in un momento di dolce relax. Il caffè americano e il caffè all'americana sono la stessa cosa? Potrebbe sembrare una differenza da poco ma parliamo di due bevande completamente diverse, per miscela e tecnica di preparazione. E il caffè filtro allora? Grande è la confusione sotto al cielo e sui banconi dei nostri bar, è arrivato il momento di fare chiarezza e riconoscere valore e dignità a un caffè molto spesso sottovalutato ma che necessita di attenzione e tecnica. Un caffè all'americana preparato alla perfezione e di buona qualità potrebbe convincere anche i più scettici amanti dell'espresso italiano: vediamo tutto quello che c'è da sapere su uno dei simboli della cultura a stelle e strisce e come farlo senza errori.
In Italia tendiamo quasi sempre a confonderli, dando per scontato che siano la stessa cosa eppure, il caffè americano e il caffè all'americana sono due bevande molto diverse. Qual è la differenza? Il caffè americano non è altro che un espresso allungato con acqua calda (ci perdoneranno i puristi del caffè, ambasciator non porta pena) mentre il caffè all'americana, anche detto caffè filtro, è la bevanda tipicamente statunitense, ottenuta per infusione e preparata con un apposita macchinetta. Una curiosità: il caffè filtro rappresenta circa l'80% dei consumi mondiali, risultando una delle bevande più bevute al mondo.
Il caffè all'americana, conosciuto anche come caffè filtro, viene preparato con un'apposita macchinetta, quella che vediamo sui banchi dei bar e delle case americane nei film e nelle serie televisive. Nello specifico, la macchina per il caffè all'americana è un estrattore che sfrutta la percolazione e la filtrazione per gravità: versando dell‘acqua calda su un filtro conico al cui interno è posto uno strato di miscela di caffè, questa scenderà lentamente verso la base della brocca e, percolando, scioglierà le sostanze idrosolubili contenute nella polvere del caffè.
Quello per filtrazione è un metodo antico, nato da un'intuizione curiosa quanto geniale di una donna tedesca agli inizi del ‘900: fu infatti Melitta Bentz la prima persona a usare un filtro di carta (e non di lino) per preparare il caffè. In alternativa, è possibile preparare il caffè filtro attraverso un processo di infusione: sfruttando delle caraffe simili a quelle usate per preparare il tè e lasciando il caffè in infusione per cinque minuti nell'acqua bollente. Come riconoscere un caffè filtro di buona qualità? Considerata una bevanda da meditazione, da assaporare lentamente, il caffè filtro è aromatico e ricco di gusto, contiene meno caffeina rispetto al nostrano espresso e, se fatto correttamente, si presenta naturalmente più dolce.
Durante la preparazione del caffè filtro, è importante fare attenzione ad alcuni fattori, in particolare: