Ricchi di vitamine e sali minerali, i cachi sono tra i frutti autunnali più amati. Polpa succosa e dolce come il miele, hanno origini antichissime e in Italia se ne contano diverse varietà. Ecco una piccola guida per scoprire questo frutto, con qualche consiglio per assaporarlo al meglio, non solo al naturale.
Frutti di origine antichissima, coltivati più di 2000 anni fa in Cina e Giappone, i cachi – anche detti loti – sono i frutti autunnali molto diffusi nella zona del Mediterraneo dove, a partire dal XIX secolo, trovarono un habitat naturale. Da un punto di vista botanico, i cachi sono considerati bacche, frutti del Diospyros Khaki, appartenente alla famiglia delle Ebenacee: l'aspetto ricorda quello di una mela, hanno buccia gialla o arancione e polpa molle. Il sapore varia a seconda del grado di maturazione: un cachi acerbo ha una polpa asprissima, quasi immangiabile, che però diventa incredibilmente dolce appena il punto di maturazione raggiunto è quello giusto.
In Italia se ne coltivano in particolare tre varietà, rispettivamente in tre aree a cui sono state riconosciute le denominazioni di tipicità Pat (Prodotti Agroalimentari Tradizionali): Loto di Romagna, Kaki vaniglia napoletano e Kaki di Misilmeri. Buoni freschi, cotti o secchi, i cachi sono dei veri e propri alleati naturali della nostra salute: ecco perché e come usarli al meglio in cucina.
I cachi sono composti principalmente di acqua (82%) e zucchero e sono frutti incredibilmente nutrienti ed energetici: ricchi di vitamina C e vitamina A, i cachi apportano un discreto quantitativo di calorie (70 kcal per circa 100 grammi di prodotto edibile) mentre non mancano sali minerali, in particolare potassio, fosforo e calcio. Oltre alla presenza di fibre, nei cachi troviamo un buon quantitativo di carboidrati (16 grammi) mentre sono praticamente assenti alcool, amidi e colesterolo. I cachi contengono delle sostanze antiossidanti chiamate tannini: è proprio questa componente che, nei cachi non ancora maturi, genera la sensazione di "allappante" o di "bocca legata"; durante la maturazione, la quantità di tannini si riduce notevolmente, rendendo il frutto dolce e amabile al gusto.
Forse non tutti sanno che la pianta di cachi aveva inizialmente un ruolo decorativo ma, ben presto, grazie ai numerosi benefici che i suoi frutti apportavano alla salute dell'uomo divennero famosi e apprezzati in tutto il mondo, dalla Cina al Brasile. Tra i numerosi effetti benefici dei cachi infatti, troviamo:
In cucina i cachi possono essere consumati freschi, cotti o essiccati: oltre a delle classiche macedonie, i cachi possono arricchire e insaporire le nostre colazioni autunnali. Ottimi se aggiunti a tocchetti nello yogurt, i cachi possono essere utilizzati per preparare fragranti e profumate crostate o cremose marmellate. Consigliato il budino, semplicissimo da fare in casa e perfetto per un dopo cena all'insegna del gusto.