Il burro, alimento basilare in molte cucine, si presenta in due principali varianti: salato e non salato. Sebbene possano sembrare simili, queste due tipologie presentano differenze sostanziali in termini di gusto, utilizzo e composizione.
Il burro, alimento prezioso e versatile, è presente sulle nostre tavole da secoli e non solo su quelle italiane o europee. Ma sapevi che non tutti i burri sono uguali? Dietro la semplicità di questo ingrediente si nasconde un mondo di sfumature e differenze, in parte legate alla presenza o assenza di un ingrediente fondamentale: il sale.
La differenza fondamentale tra burro salato e non salato risiede, come suggerisce il nome, nella presenza o assenza di sale. Il burro salato contiene una piccola quantità di sale aggiunto durante la lavorazione, mentre il burro non salato ne è completamente privo.
Il sale conferisce al burro salato un sapore più deciso e caratteristico, che lo rende ideale per molte preparazioni salate. Al contrario, il burro non salato ha un gusto più delicato e neutro, perfetto per esaltare altri sapori, soprattutto in pasticceria. A parte il sale, la composizione del burro salato e non salato è sostanzialmente la stessa: entrambi sono composti principalmente da grassi del latte. La scelta tra burro salato e non salato dipende dal tipo di preparazione che si intende realizzare:
In linea di massima, è possibile sostituire il burro salato con quello non salato aggiungendo una piccola quantità di sale alla ricetta. Al contrario, se si utilizza il burro salato al posto di quello classico in una ricetta salata, potrebbe essere necessario aggiungere meno sale nella preparazione finale. Quello che non devi fare, naturalmente, è usare il burro salato per i dolci: se è vero che non caratterizza in modo eccessivo la sapidità, diventa difficile poi gestire l'aggiunta di zuccheri.