In alcuni paesi del Maghreb si mangia solo con la destra, in Giappone è vietato chiedere un coltello, in India ringraziare per un invito a cena è maleducazione: sono tante e davvero varie le usanze a tavola nel mondo. Dalle più logiche, che hanno motivazioni storiche, alle regole più inspiegabili: ecco le 10 regole di bon ton più curiose al mondo.
Il cibo è cultura e la cultura si declina localmente: questo vuol dire che ogni paese, regione e zona del mondo ha le sue regole da seguire a tavola, consolidate spesso da centinaia di anni. Se andate in Giappone ci saranno una serie di norme da osservare quando si mangia il sushi, così come se decidete di sedervi in un ristorante italiano, cinese, indiano o etiope. Oggi vi raccontiamo le regole di bon ton più strane al mondo:quali sono le richieste da non fare mai, o i comportamenti da non mettere in atto, quando siete seduti a tavola in 10 paesi diversi.
Partiamo da casa nostra e da quello che ci dà più fastidio: il parmigiano sulla pizza. Forse molti di noi non lo sanno, ma nel resto del mondo mettere il parmigiano grattugiato sulla pizza, come aggiunta al tavolo, non è un reato; ma dovrebbe esserlo: siamo sicuri che questa è la frase a cui tutti stanno pensando! Per rispetto della nostra cultura alimentare – lo diciamo ai lettori stranieri – è meglio evitare di fare questa richiesta, a meno che non si tratti di un ristorante "per turisti", cioè che ha modificato le nostre ricette per andare incontro ai gusti di una clientela più internazionale (eh sì, neanche questo è reato!). Naturalmente, questo consiglio potrebbe valere per molti ingredienti, ad esempio il formaggio sempre grattugiato sulla pasta con il pesce, o il cappuccino dopo pranzo: ma a questo ci arriveremo pian piano.
Nella tradizione cinese capovolgere un pesce per mangiare l'altra metà significa attirare "Dao Yue", ovvero la sfortuna. I cinesi infatti pensano che "capovolgere il pesce è come dire che la barca del pescatore sta per ribaltarsi". Quindi, meglio estrarre semplicemente la lisca per mangiare l’altra metà del pesce.
Se siete in India e un amico vi invita a cena ricordate di non ringraziarlo; perché, vi starete chiedendo. È presto detto: in India si ringraziano solo le persone con cui si hanno rapporti formali e non un legame intimo. Se ringraziate il vostro amico per l'invito a cena, cosa per lui oltremodo normale, potrebbe offendersi perché potrebbe sentirsi trattato con distacco.
Fra le tante convenzioni dei giapponesi a tavola, ce ne sono due che ci hanno colpiti: il sushi si può mangiare con le mani, ma in un solo boccone, e non si deve chiedere mai un coltello. I coltelli, infatti, ricordano ai giapponesi eventi poco felici della loro storia e chiedere un coltello è considerato in molte zone una sorta di minaccia. Ah, ricordatevi che, al contrario della ristorazione cinese, qui è maleducazione lasciare anche un solo piccolo boccone nel piatto.
In Thailandia, non usate mai una forchetta per mangiare qualsiasi piatto con riso cotto: una regola applicata ad alcuni piatti tailandesi del Nord e del Nord-est che richiedono l'uso delle mani a causa della viscosità del riso. Allo stesso modo, gli alimenti a sé stanti che non fanno parte di un pasto a base di riso possono essere mangiati con una forchetta.
In alcuni Paesi del Maghreb e del Medio Oriente, così come nel sud dell'India mangiare usando la mano sinistra è un segno di maleducazione. La spiegazione non ha nulla a che vedere con la religione: in questi territori la mano sinistra è quella deputata alla pulizia del corpo e in molti casi è percepita come inappropriata per mangiare. E i mancini? Coloro che usano prevalentemente la mano sinistra posso continuare a usarla: in questo caso però useranno la mano destra per le pulizie e quindi non potranno usarla per mangiare.
Se siete in Ungheria evitate di far tintinnare i bicchieri per brindare, limitatevi ad alzarli, come poi direbbe anche il nostro galateo. Per gli ungheresi, però, il motivo non è solo l’etichetta: sembra infatti che i soldati austriaci festeggiarono la sconfitta della rivoluzione ungherese del 1848 con un tintinnar di calici, meglio non ricordarlo.
Una tradizione che risale a quando i coltelli erano fatti prevalentemente d'argento: a contatto con il condimento, in particolare con l'aceto, si ossidavano, annerendosi. Per cui era assolutamente vietato tagliare ulteriormente l'insalata con il coltello: questa usanza sopravvive ancora oggi. L'uso del coltello e il suo divieto riguarda anche il pane: ma, in questo caso, la simbologia è legata all'aspetto religioso, che ricorda come nell'ultima cena Gesù spezzò il pane con le mani.
In Cile si mangia solo con coltello e forchetta: le mani sono vietate. Anche quando si tratta di snack da passeggio è sempre bene usare forchetta e coltello, magari appoggiati in su un tavolino. Per i cileni usare le mani è segno di maleducazione e scarsa igiene.
Ok non si parla di tutti i canadesi, ma in particolare degli eschimesi Inuit: per tradizione, infatti, quando si invita a cena qualcuno, se l'amico si esibisce in flatulenze è considerato un segno di apprezzamento per l'ottima preparazione del pasto.