Il gelato finisce sotto il radar delle buone maniere. Dalla tipologia di gusti alla vaschetta, passando per la sua versione torta, ecco come comportarsi quando lo si porta a tavola in chiave dessert al posto del dolce.
Quando arriva l’estate e le temperature si alzano, i gelati cominciano a fioccare non solo in versione da passeggio, ma anche come alternative fresche ai classici dessert. Invece del dolce alla fine di pranzi e cene, si opta per le vaschette multigusto o per le torte gelato: come si pronuncia il galateo a riguardo? Certo, non è il massimo dell’eleganza, ma seguendo poche e semplici regole di servizio, la bella figura è assicurata. Come ribadiamo spesso, il bon ton non deve essere visto come una costrizione, ma come una serie di buoni consigli per sapersi destreggiare nelle più disparate occasioni sociali, dall'accoglienza degli ospiti, all’aperitivo home made, passando per la condivisone del caffè a casa.
Servire il gelato in modo elegante è una questione di dettagli. Il primo da prendere in considerazione è la sua provenienza. Sia che scegli di offrirlo in veste di organizzatore sia che decidi di portarlo come dolce se invitato, il consiglio è quello di prediligere un prodotto artigianale rispetto a uno confezionato, perché la differenza in termini di consistenza e gusto è facilmente percepibile. Realizzalo in casa – sarà una vera soddisfazione – oppure punta su una buona gelateria e informati se ci sono preferenze rispetto ai gusti, facendoti segnalare eventuali allergie e intolleranza al lattosio. Da questo punto di vista, se non puoi accedere alle preferenze, il suggerimento è andare sul sicuro con i grandi classici, c'è meno possibilità di sbagliare. In base al menu che hai deciso di servire, opta per creme o alla frutta, da tenere separate al momento dell’acquisto, o in contenitori diversi o metà ciascuno, con la seconda tipologia che si abbina in particolare al pesce, mentre la prima tende a essere più sostanziosa.
Il gelato segue le regole del servizio del dolce a fine pasto. In chiave dessert si offre dopo i formaggi (se previsti) e prima della frutta e del caffè. La tavola deve essere privata del superfluo, eliminando tutto ciò che riguarda le portate precedenti (coltelli, forchette, piatti, piattini o cestino del pane, calici) lasciando solo i bicchieri per l’acqua, la caraffa o la bottiglia e i tovaglioli, introducendo degli altri calici quando si vuole accompagnare con un vino (difficile ma non impossibile se, per esempio, si opta per un passito).
L’undicesimo comandamento recita: non portare in tavola la vaschetta in polistirolo. Se hai acquistato il gelato più superlativo al mondo, sarebbe un peccato presentarlo all’interno del contenitore proveniente dalla gelateria, seppur rinomata. Raccogli le preferenze dei tuoi commensali e crea le porzioni individuali in cucina con l’apposito cucchiaio, creando le classiche palline (minimo 2) in ciotole di vetro o di ceramica, mai di plastica. Puoi scegliere anche delle coppe in acciaio inossidabile (le trovi online o nei negozi specializzati): sono realizzate appositamente con un’estetica elegante e si rivelano funzionali, in quanto mantengono la temperatura, rallentando lo scioglimento del gelato. Ricorda di tirare fuori il gelato dal freezer e testare la consistenza: se troppo duro, lascialo riposare qualche minuto.
Scenografiche, raffinate e golose: le torte gelato sono un’alternativa d’effetto che riscontra sempre un grande successo. In questo caso è d’obbligo mostrarle intere sulla tavola, che sarà stata apparecchiata con piattini da dolce e forchettina da dessert, di dimensioni ridotte e con tre rebbi. La torta si trasferisce su un piatto da portata e si serve con l’apposita paletta da dolce, usata anche per ricavare le diverse fette, che devono essere uniformi e avere tutte la stessa grandezza (a meno che non ci siano esplicite richieste da parte degli ospiti). Quando la compri, fatti indicare come conservarla correttamente (se nel congelatore o in frigorifero) e quanti minuti prima estrarla per averla morbida e cremosa.
In un pranzo o una cena formali, dove bisogna mantenere salda l’etichetta, a occuparsene è il padrone di casa. Tuttavia, se il contesto lo permette, si può delegare il compito a uno dei commensali nel momento in cui dovesse proporsi.
Una volta che si possiede un bel set di coppette, il bon ton prevede che si gusti con gli appositi cucchiaini da gelato: sono come le palettine in plastica che vediamo in gelateria, e si trovano in servizi in acciaio o in argento. Conferiscono un tocco di classe e di cura in più rispetto alla mise en place. Se c’è il biscotto come decorazione si mangia per primo e non si usa per raccogliere il gelato, per quanto il gesto possa essere irresistibile.