Il Bloody Mary è uno dei cocktail più celebri al mondo, un long drink dal colore rosso intenso a base di vodka e succo di pomodoro e di limone, reso piacevolmente piccante al palato dalla presenza del tabasco, della salsa Worcestershire e di un pizzico di pepe macinato.
Perfetto da portare in tavola per un aperitivo tra amici, in Inghilterra viene sorseggiato anche come pick-me-up, ovvero come toccasana rigenerante per riprendersi dopo la sbornia della sera precedente. Farlo in casa non è difficile ma, per un risultato degno dei migliori bartender, ti suggeriamo di procurarti ingredienti di prima qualità e di munirti poi degli "strumenti del mestiere", ovvero di un tumbler alto, un bar spoon, il tipico cucchiaino dal manico lungo e, naturalmente, di uno shaker.
Una volta miscelati insieme il succo di pomodoro con il tabasco, la salsa Worcestershire, un pizzico di sale e uno di pepe, non ti rimarrà che aggiungere il succo del limone filtrato, la vodka e qualche cubetto di ghiaccio, agitare il tutto per qualche istante, e il gioco è fatto: il risultato sarà una bevanda alcolica dal sapore speziato e dal retrogusto leggermente amarognolo, da servire nei bicchieri alti e stretti e guarnire poi, come tradizione vuole, con una costa di sedano fresco e un po' di scorza di limone.
Ottimo in abbinamento a un pinzimonio di verdure, un tagliere di salumi e formaggi e a delle pietanze a base di carne, il Bloody Mary, come tutte le ricette più famose, può essere declinato in innumerevoli varianti diverse.
Il nome Bloody Mary fa riferimento al colore rosso sangue del cocktail anche se, secondo alcuni, sarebbe legato a dei personaggi storici femminili, primo fra tutti la regina Maria Tudor d'Inghilterra, soprannominata “la sanguinaria” a causa delle acerrime persecuzioni da lei perpetrate ai danni dei protestanti. Secondo altri, invece, fu la star di Hollywood Mary Pickford ad aver ispirato questo drink che, in precedenza, nella versione con rum, granatina e maraschino, portava il nome dell'attrice.
Scopri come preparare il Bloody Mary seguendo passo passo procedimento e consigli. Se ami i cocktail fatti in casa, prova anche il Negroni, il Martini cocktail e il Moscow Mule.
Versa in uno shaker la salsa di pomodoro 1.
Versa in uno shaker la salsa di pomodoro 1.
Aggiungi qualche goccia di salsa Worcestershire 2.
Aggiungi qualche goccia di salsa Worcestershire 2.
Prosegui con 3-4 gocce di tabasco 3.
Prosegui con 3-4 gocce di tabasco 3.
Aggiungi un pizzico di sale e di pepe 4 e mescola per bene gli ingredienti con un cucchiaino dal manico lungo.
Aggiungi un pizzico di sale e di pepe 4 e mescola per bene gli ingredienti con un cucchiaino dal manico lungo.
A questo punto, unisci il succo del limone filtrato 5.
A questo punto, unisci il succo del limone filtrato 5.
Inserisci 1-2 cubetti di ghiaccio 6.
Inserisci 1-2 cubetti di ghiaccio 6.
Termina con la vodka 7.
Termina con la vodka 7.
Chiudi lo shaker con l'apposito coperchio e agita per bene il tutto 8.
Chiudi lo shaker con l'apposito coperchio e agita per bene il tutto 8.
Trasferisci quindi il cocktail in un bicchiere alto e stretto 9.
Trasferisci quindi il cocktail in un bicchiere alto e stretto 9.
Guarnisci il Bloody Mary con un pezzetto di costa di sedano e un ricciolo di scorza di limone 10, porta in tavola e gusta.
Guarnisci il Bloody Mary con un pezzetto di costa di sedano e un ricciolo di scorza di limone 10, porta in tavola e gusta.
Se non hai a disposizione del succo di pomodoro, puoi farlo in casa in poche e semplici mosse: ti basterà centrifugare o passare a un passaverdure dei pomodori freschi tagliati a cubetti e filtrare poi il tutto con un colino a maglie strette. Se non ami i sapori piccanti puoi omettere il tabasco e la salsa Worcestershire, oppure puoi aggiungere o diminuire il quantativo di vodka secondo il gusto personale.
Il Bloody Mary è un cocktail molto amato e, come tale, potrai trovarlo declinato in tantissime varianti. Tra le più note si possono annoverare sicuramente la Virgin Bloody Mary, analcolica, ma sono diffuse anche il Ruddy Mary, col gin al posto della vodka, e il Bloody Maria, che sostituisce la vodka con Tequila o Mescal. Se ti trovi in Giappone, invece, non esitare a ordinare un Bloody Geisha, con l'utilizzo del sakè come componente alcolica.
Le storia del Bloody Mary è avvolta da un alone di mistero. Secondo alcuni, la paternità è da attribuire all'attore George Jessel, che lo avrebbe inventato intorno al 1939. Tuttavia, anche la Francia rivendica l'origine di questo cocktail, attribuita a Fernand Petiot il quale, sul New Yorker Magazine del luglio del 1964, scrisse di aver dato vita al Bloody Mary odierno, aggiungendo alla ricetta di Jessel il tabasco e la salsa Worcestershire. Infine, secondo altri, il Bloody Mary non sarebbe altro che una variazione del Mary Pickford cocktail.