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15 Luglio 2024
11:00

Bere tanta acqua aiuta a dimagrire? Lo abbiamo chiesto alla nutrizionista

Bere la giusta quantità di acqua è di fondamentale importanza, ma cosa accade al corpo se ne introduciamo un quantitativo maggiore? Può contribuire al dimagrimento o addirittura essere controproducente? Lo abbiamo chiesto alla nostra esperta di fiducia, la dottoressa Arianna Rossoni.

A cura di Emanuela Bianconi
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Intervista a Dott.ssa Arianna Rossoni
Dietista, docente di nutrizione e responsabile del progetto "Equilibrio Donna"
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Bere acqua favorirebbe la perdita di peso: fake news o affermazione che avrebbe una sua validità scientifica? Certamente senza acqua non si può vivere: possiamo sopravvivere almeno una settimana senza cibo, ma non più di due o tre giorni senza bere. Basti pensare che oltre la metà del nostro corpo è costituita da questo elemento e che uno squilibrio elettrolitico, o un deficit idrico, può portare a disidratazione, perdita di lucidità mentale, ritenzione di liquidi e ipertensione.

Ma l'acqua può davvero aiutare a dimagrire? Abbiamo chiesto l'aiuto della nostra esperta di fiducia, la dottoressa Arianna Rossoni, che subito cerca di fare chiarezza sulla questione. "Assolutamente no" è la sua risposta definitiva, ma vediamo tutto nel dettaglio.

L'acqua fa dimagrire?

L'acqua, elemento vitale e dalle molteplici funzioni, non aiuta in alcun modo ad aumentare il metabolismo corporeo. "Bere è un fabbisogno primario per l'essere umano, ma non esiste alcun fondamento scientifico in proposito", ci spiega la nutrizionista. In alcuni contesti di scarsa idratazione si può notare che, bevendo di più, vi sia un aumento della diuresi e un miglioramento del quadro di ritenzione dei liquidi. "In questi casi è possibile che si verifichi una piccola deflessione di qualche etto – prosegue Rossoni – questo non è dovuto a un dimagrimento, però, ma a uno stato di migliore idratazione e maggiore apporto di liquidi".

Bere la giusta quantità di acqua è fondamentale anche per favorire il senso di sazietà – può capitare, per esempio, che fame e sete possano essere confusi – ma superarla può essere addirittura controproducente: berne troppa, soprattutto se a bassissimo residuo, ci predispone a ritenzione di liquidi e, controintuitivamente, a disidratazione. Quindi si può essere disidratati pur bevendone due litri al giorno.

Com'è possibile? Il meccanismo è molto semplice: si ritengono i liquidi nella sede sbagliata, ovvero nei compartimenti tra una cellula e l'altra, senza avere la capacità di incamerare quest'acqua nella cellula, che pian piano si atrofizzerà, diventando sempre più piccola, e si disidraterà.

Quindi la scelta dell'acqua sbagliata, unita all'errore di limitare fortemente – o addirittura eliminare – il sale, ci predispone ad accumulare liquidi extracellulari, favorendo cellulite e pelle a buccia d'arancia. L'esatto opposto di ciò che ci hanno fatto credere in questi anni (ricordi il claim "l'acqua che elimina l'acqua"?) e che ancora capita di leggere sul web.

Se non introduciamo la corretta dose di sale attraverso l'alimentazione, il corpo metterà in atto dei meccanismi di compensazione per fare in modo di trattenerlo, ma anche per assumerne in quantità maggiore; paradossalmente, evitando il sale, saremo ancora più desiderosi di alimenti salati, snack e junk food.

Il sale, soprattutto d'estate, quando le temperature si fanno bollenti, va anche a migliorare un tono di ipotensione, molto frequente nelle donne per via di una predisposizione estrogenica. Un apporto leggermente superiore rispetto alla stagione invernale e l'inserimento di almeno due, tre bicchieri di acqua mineralizzata al giorno possono aiutare a prevenire eventuali sbalzi pressori e a migliorare uno stato di gonfiore.

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I benefici dell'acqua

Nonostante l'acqua non faccia dimagrire, questa svolge numerose e fondamentali funzioni: mantiene idratate le mucose, favorisce gli scambi elettrolitici e dà vigore ai tessuti; aiuta il transito intestinale e la formazione di feci, a livello renale è il veicolo di allontanamento delle scorie e, in caso di stress cronico o durante attività fisiche intense e protratte, aiuta a modulare l'azione dell'ormone cortisolo.

L'acqua è contenuta nella maggior parte dei cibi che introduciamo quotidianamente: frutta e verdura ne sono particolarmente ricche, ma questa è presente anche in pasta, riso e cereali – che la assorbono durante la cottura – carne e pesce, legumi freschi, frutta secca e via dicendo. Ogni giorno ingeriamo circa 400 ml di acqua proveniente dalla dieta, introito che può aumentare se maggiore è il consumo di vegetali freschi.

Ma quanta acqua è opportuno bere al giorno? Il fabbisogno varia notevolmente a seconda di diversi fattori: costituzione fisica, stagione in cui ci si trova, presenza di eventuali patologie, livello di attività fisica… In media, si dovrebbero assumere circa 1 litro e mezzo di acqua (l’equivalente di una bottiglia o di otto bicchieri), ma il consiglio più efficace, per verificare che ci sia una buona idratazione, è quello di osservare la propria pipì: questa deve essere limpida, ma non trasparente, e si dovrebbe andare in bagno circa 6-8 volte al giorno.

Non solo acqua, ma anche altre bevande, come tè, caffè, tisane e infusi possono contribuire al computo giornaliero: a patto che siano senza zuccheri aggiunti o tanto meno dolcificati con edulcoranti artificiali come l'aspartame, per esempio.

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A cura di
Emanuela Bianconi
Giornalista professionista dal 2013, sono una grande appassionata di tematiche legate al benessere e promotrice di un'alimentazione sana, naturale e "consapevole". Al punto che ne ho fatto un mestiere. Datemi una vellutata di zucca - ma anche un'ottima pizza napoletana - e mi renderete una donna felice.
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