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Cookist da bere
rubrica
3 Maggio 2022
13:00

Bellini, Puccini e Rossini: le ricette dei cocktail spiegate da un grande bartender

Tre cocktail semplici e deliziosi: Bellini, Puccini e Rossini sono l'ideale per i tuoi aperitivi perché molto facili da realizzare e con una bassissima gradazione alcolica. Impara a prepararli insieme a Vincenzo Iencharelli, bartender dell'Antiquario a Napoli, 82° bar al mondo per la World's 50 Best.

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A leggerli tutti in fila sembrano i protagonisti delle Tartarughe Ninja, una serie di drink con i nomi di artisti importanti e con delle peculiarità molto specifiche: Bellini, Puccini, Rossini. Sono tutti cocktail molto facili da fare, veloci, gustosi, ideali per l'aperitivo perché hanno una gradazione alcolica davvero bassa. Insieme a Vincenzo Iencharelli, bartender dell'Antiquario a Napoli, vediamo come fare il Bellini, il Puccini e il Rossini con la ricetta spiegata passo passo e come abbinarli a qualche piatto sfizioso.

Breve storia di Bellini, Puccini e Rossini

Cominciamo col dire che il Bellini è il "papà", Puccini e Rossini sono i "figli", ovvero due varianti del drink principale. Secondo le fonti più comuni il Bellini sarebbe nato nel 1948 grazie a Giuseppe Cipriani, bartender dell'Harry's Bar a Venezia, che avrebbe dedicato questo cocktail al Giambellino di Giovanni Bellini perché il colore del drink ricorda la toga di un angelo del dipinto. In realtà i cocktail a base di frutta e champagne sono molto più antichi e ricette simili (per non dire uguali) sono state ritrovate a Cuba risalenti al Proibizionismo. L'isola caraibica è stata la Mecca dei viaggiatori più ricchi d'America vogliosi di concedersi un goccetto al di fuori delle leggi federali. Per ingolosire i turisti statunitensi i bartender cubani hanno unito prodotti semplici e gustosi ad alcolici molto costosi, come nel caso dello champagne.

La versione dell'Harry's di Venezia è comunque quella più famosa e oggi tutti accettano questo bar storico come il vero inventore del Bellini, lo stesso locale che tra l'altro ha dato vita al carpaccio, prevede il prosecco al posto del vino francese ma per il resto è uguale ai drink cubani: polpa di pesca e prosecco per un gustosissimo Bellini.

Nel corso degli anni le varianti del Puccini, con il succo di mandarino, e del Rossini, con la polpa di fragole, hanno affiancato il Bellini prima all'Harry's Bar e poi in tutto il mondo risultando essere tre dei drink più venduti del pianeta. In particolare gli americani hanno apprezzato e apprezzano tutt'oggi il Bellini grazie alle grandi catene di ristoranti italo-americani: spesso questo cocktail è usato in abbinamento ai piatti per i clienti che preferiscono qualcosa di più dolce rispetto al nostro vino italiano.

Come si fa il Bellini

Il nostro Vincenzo Iencharelli ci mostra come preparare un Bellini tradizionale. Bastano due ingredienti come abbiamo detto: prosecco o spumante e polpa di pesca. Per preparare il Bellini frulla mezza pesca col minipimer per ottenere la polpa, versa tutto nel bicchiere e colma con il vino frizzante.

La ricetta di Cipriani prevedeva l'utilizzo della pesca bianca veronese perché negli anni '40 era difficile comprare della frutta in grosse quantità da altre regioni ma tu puoi utilizzare qualsiasi pesca bianca che trovi dal fruttivendolo. La varietà cromatica è però fondamentale: solo la bianca dona il caratteristico colore a questo drink. Altra variazione rispetto alla ricetta dell'Harry's Bar è sull'estrazione della polpa: la ricetta antica prevedeva la pesca schiacciata e poi mescolata lentamente al prosecco, il tutto servito in un flûte. Consigliamo di abbinare il Bellini a un crostino caldo con burro e salmone.

Come si fa il Rossini

Anche questo è un drink molto semplice e pure il Rossini è dedicato a un artista: non un pittore però ma il celebre musicista Gioacchino Rossini. La preparazione di questo cocktail consiste nella semplice unione dei due ingredienti, prosecco e polpa di fragole. L'unico dettaglio importante sta nella purea di fragole: ovviamente vanno frullate non essendo un frutto con del succo ma una volta ottenuta la polpa aggiungi il succo di mezzo limone e, se vuoi una base meno aspra, un cucchiaino di zucchero. L'abbinamento classico del Rossini è con la macedonia o la frutta fresca, due preparazioni che richiamano l'ingrediente principale. Le fragole sono un prodotto ostico per il food pairing perché hanno un sapore molto singolare e complesso: ti consigliamo di provare con un crostino di pane leggermente abbrustolito, del caprino fresco spalmabile e una fragola tagliata in verticale. I tre elementi insieme creano un sapore davvero esplosivo.

Come si fa il Puccini

A differenza dei primi due, questo può essere servito sia in un flûte sia in una coppa da champagne. Il cocktail è dedicato al grande compositore toscano Giacomo Puccini e si prepara a base prosecco o spumante e succo di tre mandarini. Questo consigliamo di abbinarlo a una tagliata di frutta come per il Rossini oppure a una deliziosa caciottina fresca.

Chi è Vincenzo Iencharelli dell'Antiquario

Vincenzo Iencharelli è uno dei più promettenti bartender della Campania, uno di quei "ragazzi" che stanno contribuendo alla new wave della mixology campana con talento e voglia di proporre qualcosa di nuovo. Il Cicerone di queste puntate di "Cookist da bere" ha 28 anni ed è nativo di Pozzuoli, in provincia di Napoli. Ha cominciato a lavorare in caffetterie, disco club e lounge bar del capoluogo per arrivare nel 2015 all'Antiquario, poco dopo l'apertura di quello che è il primo speakeasy della città partenopea. Oggi Vincenzo Iencharelli è l'head bartender del locale guidato da Alexander Frezza: insieme hanno ottenuto un risultato straordinario  quest'anno, diventando uno dei 100 bar migliori al mondo per la World's 50 Best.

Nato giornalista sportivo, diventato giornalista gastronomico. Mi occupo in particolare di pizza e cocktail. Il mio obiettivo è causare attacchi inconsulti di fame.
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Quello che i piatti non dicono
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