La bagna caoda, o bagna cauda, è un piatto tipico della cucina del Basso Piemonte. Il nome significa letteralmente "salsa calda": si tratta di un intingolo saporito a base di acciughe sotto sale, aglio e olio extravergine di oliva, servito tradizionalmente con verdure crude, in particolare il cardo gobbo di Nizza Monferrato, carote, finocchi, sedano, topinambur e indivia, ma anche ortaggi cotti, come patate lesse, barbabietole, cipolle al forno, peperoni arrostiti e zucca fritta.
Le sue origini sono poco note e risalgono probabilmente al tardo Medioevo, quando veniva preparato dai vignaioli per festeggiare la spillatura del vino nuovo. Dapprima considerata una pietanza povera, appannaggio dei contadini e ritenuta "sconveniente" per il suo forte odore di aglio dalle classi più agiate, con il passare del tempo la salsa è stata rivalutata, tanto che è diffusa in numerosi ristoranti e trattorie piemontesi, ed è nata una vera e propria festa in suo onore: ogni anno ad Asti, tra fine novembre e inizio dicembre, si celebra infatti il Bagna Caoda Day, evento dedicato esclusivamente a questa preparazione.
Si tratta di una pietanza prelibata e conviviale, consumata tipicamente come piatto unico o antipasto all'interno del dian, un tegame in terracotta posizionato su uno scaldino di coccio riempito di braci, detto s-cionfetta, che la mantiene alla giusta temperatura: posizionata a centro tavola, permette a tutti i commensali di intingere le verdure di accompagnamento. È possibile proporla anche negli appositi fujot, recipienti individuali in coccio o in rame dotati di fornellino, per stupire i tuoi ospiti con delle "monoporzioni" sfiziose e più pratiche.
La nostra ricetta è quella depositata dalla Delegazione di Asti dell'Accademia Italiana della Cucina nel 2005: per prepararla, si tagliano a fettine gli spicchi d'aglio, pelati e privati del germe interno, e si raccolgono in un tegame con una parte dell'olio d'oliva. Si aggiungono poi le acciughe, precedentemente dissalate, poi diliscate, bagnate con il vino rosso e asciugate; si copre con il restante olio e si porta il tutto a cottura, a fuoco dolcissimo, per circa mezz'ora, mescolando spesso e badando che gli ingredienti non soffriggano, fino a ottenere una salsina cremosa e fragrante. Una volta pronte le verdure, non ti rimarrà che gustarle con la bagna caoda, insieme a un buon calice di Barbera d'Asti.
Scopri come preparare la bagna caoda seguendo passo passo procedimento e consigli. Se ti è piaciuta questa ricetta, prova altre specialità piemontesi, come la salsa verde per insaporire il bollito, il bagnetto rosso e il vitello tonnato.
Stacca gli spicchi d'aglio dalle teste 1, pelali, elimina il germe interno e tagliali a fettine sottili.
Stacca gli spicchi d'aglio dalle teste 1, pelali, elimina il germe interno e tagliali a fettine sottili.
Raccogli l'aglio a fettine in un pentolino e tienile da parte 2.
Raccogli l'aglio a fettine in un pentolino e tienile da parte 2.
Sistema le acciughe sotto sale in un recipiente, coprile con acqua fredda e lasciale in ammollo per almeno 2 ore, cambiando spesso l'acqua. Trascorso il tempo di riposo, scolale, elimina le interiora e la lisca interna, quindi sciacquale sotto l'acqua corrente fredda, asciugale con carta assorbente e distribuiscile in una pirofila 3.
Sistema le acciughe sotto sale in un recipiente, coprile con acqua fredda e lasciale in ammollo per almeno 2 ore, cambiando spesso l'acqua. Trascorso il tempo di riposo, scolale, elimina le interiora e la lisca interna, quindi sciacquale sotto l'acqua corrente fredda, asciugale con carta assorbente e distribuiscile in una pirofila 3.
Versa il vino rosso 4 e mescola molto delicatamente.
Versa il vino rosso 4 e mescola molto delicatamente.
Scola le acciughe dal vino, sistemale su un piatto e asciuga nuovamente con un foglio di carta assorbente 5.
Scola le acciughe dal vino, sistemale su un piatto e asciuga nuovamente con un foglio di carta assorbente 5.
Versa 100 millilitri di olio nel pentolino con l'aglio 6.
Versa 100 millilitri di olio nel pentolino con l'aglio 6.
Cuoci per 5 minuti a fiamma dolce 7.
Cuoci per 5 minuti a fiamma dolce 7.
Unisci le acciughe e il restante olio 8.
Unisci le acciughe e il restante olio 8.
Cuoci a fiamma dolce per 30 minuti, finché le acciughe non saranno dissolte e avrai ottenuto una crema 9.
Cuoci a fiamma dolce per 30 minuti, finché le acciughe non saranno dissolte e avrai ottenuto una crema 9.
Pulisci i peperoni e tagliali a listerelle, dividi in due la cipolla e disponi le verdure su una teglia, foderata con carta forno, quindi cuoci in forno ventilato a 180 °C per 20 minuti 10.
Pulisci i peperoni e tagliali a listerelle, dividi in due la cipolla e disponi le verdure su una teglia, foderata con carta forno, quindi cuoci in forno ventilato a 180 °C per 20 minuti 10.
Lessa le patate in abbondante acqua per circa 20 minuti dal bollore, poi scolale, sbucciale e tagliale a spicchi 11. Riduci anche le carote e la barbabietola precotta a listerelle.
Lessa le patate in abbondante acqua per circa 20 minuti dal bollore, poi scolale, sbucciale e tagliale a spicchi 11. Riduci anche le carote e la barbabietola precotta a listerelle.
Disponi le verdure nel piatto da portata, sistema la salsa nel tipico fujot o in una ciotolina e gusta la tua bagna caoda 12.
Disponi le verdure nel piatto da portata, sistema la salsa nel tipico fujot o in una ciotolina e gusta la tua bagna caoda 12.
Non ci sono notizie certe su chi abbia inventato la bagna caoda, né quando e dove sia nata: anche se le sue origini risalgono probabilmente al Medioevo, la ricetta attuale fu riportata solo nel 1875 da Roberto Sacchetti, scrittore e giornalista. Pare che le vie del sale, che collegavano il Piemonte con le saline francesi, furono di cruciale importanza per la sua nascita: tramite queste rotte, infatti, i commercianti si approvvigionavano dell'ingrediente principale del piatto, ovvero le acciughe. Oggi è largamente consumata in tutto il Piemonte, abbinata spesso, oltre che alle classiche verdure, anche a carne e formaggi, e utilizzata anche per insaporire diversi tipi di piatti, dai primi alle torte salate.