Un salmone che non ha nulla di animale, ma è stato stampato in 3D a partire da micro proteine dei funghi: è il primo salmone "vegano" e sarà messo in vendita a breve.
Sembra un trancio di salmone è in effetti lo è, ma non viene da un salmone "vivo": è freschissima la notizia del primo trancio di salmone, che potremmo benissimo definire "vegano", stampato in 3D da Revo Foods, una start-up fondata nel 2020 e specializzata nella produzione di alimenti vegan. Si tratta di un prodotto identico a quello che si trova sui banchi delle pescherie: alla vista e al tatto, ma supponiamo anche al sapore, non cambia nulla. L'unica differenza è che per produrre questo trancio di salmone non è stato pescato nessun pesce.
Questo l'evocativo nome del progetto di Revo Foods, che punta a espandersi producendo altri prodotti animali stampati in 3D a partire da materiali differenti: il salmone appena messo in commercio, infatti, è stato prodotto a partire da una massa di microproteine, nello specifico albuminoidi, che vengono dai funghi. Non è il primo prodotto messo in vendita dalla start up: sui banchi di alcuni supermercati sono già comparsi il salmone vegano in busta, sia nella versione normale che in quella affumicata, e due mousse spalmabili.
Il video di presentazione dell'azienda mostra parte del processo di creazione, che è partito da uno studio approfondito delle percentuali di nutrienti contenuti prima di procedere alla stampa. Cosa che significa che il prodotto finale può essere variato, andando incontro alle esigenze del pubblico. Nel dettaglio si possono variare le quantità di proteine e la tipolgia, ma anche la quantità e tipologie di grasso.
Alla base del processo c'è questa massa di microproteine che viene inserita nella stampante 3D alimentare e viene trasformata da questa in qualcosa di appetibile: l'operazione di assemblaggio è uno dei processi più complessi di tutta la procedura, perché ogni singolo microelemento deve essere messo al posto giusto e nella sequenza corretta.
In sostanza, nel trancio di salmone di Revo Foods non c'è nulla di animale: l'azienda ha puntato su questo prodotto solo per la chiara fama presso il pubblico dei consumatori. Oltre all'appellativo di vegano, al prodotto può essere attaccata anche la "medaglietta" gluten free, caratteristiche che va incontro alla domanda sempre crescente di prodotti senza glutine e cruelty free.
Quando potremo provarlo anche in Italia? Il suo arrivo sul mercato è previsto il primo ottobre a 6,99 euro per una porzione da 130 grammi. È consigliabile consumare il trancio solo dopo averlo cotto qualche minuto in padella, in forno oppure nella friggitrice ad aria.