Arriva anche in Italia il supermercato senza casse: è questo il futuro che vogliamo?

Un supermercato a suo modo rivoluzionario quello aperto in questi giorni nel centro storico di Verona: "Prendi&Vai" è infatti il primo supermarket in Italia ad offrire un’esperienza di acquisto cashierless, senza alcun commesso o cassiere. Per fare la spesa basta prelevare i prodotti dagli scaffali come se fosse la dispensa di casa, senza passare gli alimenti in cassa per pagarli. Ogni cliente può infatti riporre gli acquisti nella propria borsa, nel proprio zaino, perfino nelle tasche. Una rete di sensori e telecamere inviano all'intelligenza artificiale un identificativo del cliente che verrà unito ai prodotti che ha acquistato così da creare un carrello per il pagamento. Ovviamente tutto è digitale quindi si può pagare con carte, smartphone o tramite l’applicazione iOS e Android: tutto ad eccezione dei contanti. Lo scontrino virtuale arriva sull'app a pochi minuti dall'emissione del pagamento. Vediamo nel dettaglio le implicazioni di questa innovazione.

Come funziona il supermercato senza casse

La tecnologia è stata sviluppata dalla portoghese Sensei che ha collaborato con il gruppo Dao, una cooperativa legata alle insegne Conad in Italia e Maxì in Trentino-Alto Adige, Veneto e Lombardia. Il supermercato ha delle telecamere a infrarossi che comunicano con dei sensori installati sugli scaffali che rilevano i prodotti e li associano all'essere umano che li preleva. Dall'azienda ci tengono a sottolineare che il tutto avviene nella massima tutela della privacy e senza l’utilizzo di dati biometrici.

I clienti devono semplicemente entrare nel supermercato e usare ciò che più gradiscono al posto del carrello. Il sistema così come rileva un prodotto prelevato da uno scaffale, rileva anche quando il cliente cambia idea e quel prodotto lo ripone. Non vi è alcun rischio di pagare beni sui quali abbiamo cambiato idea. Il pagamento avviene direttamente all'uscita tramite carte, smartphone o direttamente attraverso l’app Prendi&Vai. Scaricare l'applicazione è fondamentale per accedere al supermercato.

Specifichiamo comunque che nonostante l'assenza di casse ci sono comunque dei commessi: a turno saranno presenti sette persone, qualificate e formate, per assistere i clienti e guidarli attraverso la nuova esperienza d’acquisto.

Nel mondo ci sono diversi esempi simili: il primo a introdurre la novità è stato Amazon, con il suo store Amazon Go di Seattle a cui ne sono seguiti altri negli Stati Uniti e in Europa. Nel 2022 la catena tedesca Aldi ha aperto il suo primo supermercato completamente automatizzato a Greenwich.

La tecnologia al servizio dei clienti o viceversa?

L'automatizzazione è inarrestabile, un processo cominciato con la Rivoluzione industriale, che prosegue tutt'oggi. Negli ultimi anni ci sono stati passi da gigante e secondo molti ci stiamo trasformando in una distopia moderna con ultra-tecnologici supermercati che non hanno bisogno di ausili umani nell'esperienza di acquisto. L'automazione ha sempre spaventato le persone e da più parti c'è chi chiede che venga messo un freno a questa cosa.

I primi a introdurre la novità sono stati gli americani con Amazon e i suoi Amazon Go, dei supermercati senza cassieri né casse, ma solo con tornelli, app, sensori e telecamere, inaugurati a gennaio 2018 a Seattle dopo cinque anni di sperimentazione e uno di ritardo sulla data di apertura prevista. Una tecnologia molto sofisticata che è poi stata venduta in gran segreto dal colosso tech. Ad oggi non sappiamo neanche il prezzo ufficiale della vendita. L'azienda di Jeff Bezos con gli Amazon Go in giro per gli Stati Uniti ha raccolto migliaia di dati sulle abitudini dei consumatori al di là dei propri negozi. Ha parametrato cosa piace e cosa non piace, ha captato le cose che le persone comprano di istinto e quelle più ragionate. Lo stesso "ripensamento" sull'acquisto è un dato da vendere alle aziende terze. Da qui la domanda: in una location del genere acquistiamo dei prodotti senza avere il "fastidio" di interagire con altri umani, ma cosa cediamo inconsapevolmente? A prescindere dalle nostre inclinazioni dobbiamo constatare che questo tipo di supermarket non sta avendo lo sviluppo previsto dai dati. A inizio 2023 Amazon ha deciso di disfarsi di circa un terzo dei propri supermercati hi tech. Tra le ragioni, pare l’uso inappropriato delle tecnologie e le previsioni sbagliate. Dei 29 Amazon Go ne restano solo 20, due dei quali sono in coabitazione con un altro colosso americano con sede a Seattle, Starbucks. Ce n'era uno anche a Londra ma ha chiuso a luglio.

In una nota alla CNN l'azienda ha minimizzato il caso dicendo di valutare periodicamente il proprio portfolio di negozi e di prendere decisioni di conseguenza. Secondo i media americani i motivi che porterebbero a un possibile dietrofront di Amazon sono diversi. Ricordiamo che in base alle previsioni del 2018 ci sarebbero dovuti essere centinaia di supermercati senza casse e invece ne sono rimasti 20. Il primo problema riscontrato è quello più facilmente intuibile: un servizio assente. Il volume di clienti nei primi mesi è stato più alto rispetto alle previsioni iniziali e questo ha portato a code interminabili che hanno scoraggiato le persone a tornare nel supermercato. La mancanza di personale è stata vissuta come un elemento di criticità da molti clienti. Altro problema molto importante, che non dovrebbe esserci nell'indirizzo veronese, è dato dagli errori della tecnologia che porta questi negozi a fare addebiti errati sulle ricevute. Questa casistica si è drasticamente ridotta col tempo ma forse un po' troppo tardi rispetto alla disaffezione da parte dei clienti. Su tutto questo incide anche una causa tutt'ora in atto tra Amazon e una class action americana che ha denunciato l'azienda per non aver avvisato in modo appropriato i clienti dello store di New York sulle informazioni biometriche raccolte e tracciate dall'IA.